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Danno biologico e mobbing nel rapporto di lavoro - Frareg

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APPROFONDIMENTI<br />

GUIDA al LAVORO<br />

I SUPPLEMENTI<br />

Lesione della salute<br />

e risarcibilità come danno <strong>biologico</strong><br />

Affrontiamo, alla luce <strong>di</strong> quanto sopra esposto, il tema della<br />

risarcibilità del danno <strong>biologico</strong> quale lesione alla salute della<br />

persona, in particolare del lavoratore.<br />

Prendendo le mosse dalla realtà europea, che fin dal 1975 si è<br />

occupata del danno alla persona, analizziamo l’evoluzione della<br />

dottrina e della giurisprudenza in materia che <strong>nel</strong> nostro Paese è<br />

venuta formandosi non senza <strong>di</strong>somogeneità.<br />

Infatti, quasi ogni sede <strong>di</strong> Tribunale ha il proprio metodo <strong>di</strong><br />

valutazione e liquidazione del danno <strong>biologico</strong>.<br />

Ciò ha portato alla più volte e da più parti auspicata esigenza <strong>di</strong><br />

uniformità su tutto il territorio nazionale che - nonostante il<br />

riconoscimento legislativo (Dlgs n. 38 del 2000) del danno <strong>biologico</strong><br />

- non si è ancora pienamente realizzata<br />

Allorquando in Italia il danno<br />

<strong>biologico</strong> stentava a<br />

farsi largo attraverso qualche<br />

isolato spiraglio della giurisprudenza<br />

<strong>di</strong> merito (ve<strong>di</strong> oltre),<br />

e la <strong>di</strong>cotomia tra danni patrimoniali<br />

e danni non patrimoniali costituiva<br />

per le Corti, <strong>di</strong> merito e<br />

<strong>di</strong> legittimità, un <strong>di</strong>lemma ed un<br />

limite <strong>di</strong>fficile da superare [11] ,il<br />

Comitato dei Ministri del Consiglio<br />

d’Europa adottava, in data<br />

14 marzo 1975, la «Résolution<br />

relative à la riparation dès dommages<br />

en cas de lesion corporelles<br />

et de decès» [12] .<br />

Attraverso detta Risoluzione il<br />

Comitato dei Ministri del Consiglio<br />

d’Europa formulava una<br />

proposta agli Stati membri in<strong>di</strong>cativa<br />

dei vari tipi <strong>di</strong> pregiu<strong>di</strong>zi<br />

risarcibili e dei principi guida utili<br />

per la loro liquidazione.<br />

Si deve tuttavia constatare che la<br />

citata Risoluzione europea non<br />

riscosse l’attenzione e l’interesse<br />

che avrebbe meritato tra gli<br />

operatori del <strong>di</strong>ritto dell’epoca,<br />

tranne che in Francia e in Inghilterra.<br />

Tuttavia, la nostra Corte <strong>di</strong><br />

Cassazione, seppur a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong><br />

molto tempo, ne riaffermava la<br />

«valenza interpretativa» (Cass.,<br />

sez. III, 11 gennaio 1997, n.<br />

3170, in Monateri-Bona, Il danno<br />

alla persona, Padova, 1998,<br />

474 ss.).<br />

È certo che, <strong>nel</strong>la sua ampia<br />

esposizione del sistema risarcitorio<br />

previsto, <strong>nel</strong>la citata Risoluzione<br />

del 1975 troviamo già principi<br />

poi sviluppatisi <strong>nel</strong>la dottrina<br />

e <strong>nel</strong>la giurisprudenza italiana<br />

evolutesi fino all’introduzione<br />

della figura del danno <strong>biologico</strong><br />

(cfr. Corte Costituzionale,<br />

sentenza n. 184 del 1986), riconoscendo<br />

come risarcibile - nei<br />

casi <strong>di</strong> lesioni personali - anche<br />

il pregiu<strong>di</strong>zio da mancato guadagno,<br />

il danno fisico ed estetico,<br />

nonché le sofferenze psichiche<br />

(<strong>nel</strong>la Risoluzione del 1975<br />

«troubles et désagrements», «<strong>di</strong>minution<br />

des plaisirs de la vie»,<br />

e il «nervous shock»).<br />

Uno sforzo armonizzatore a livello<br />

europeo veniva in seguito<br />

compiuto in sede <strong>di</strong> Colloqui <strong>di</strong><br />

Parigi del 1988, cui presero parte<br />

illustri stu<strong>di</strong>osi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto comparato<br />

della comunità europea,<br />

compiendo un ulteriore passo<br />

per la costruzione <strong>di</strong> un sistema<br />

risarcitorio a livello europeo e<br />

con una serie <strong>di</strong> «raccomandazioni»<br />

spesso <strong>di</strong>sattese all’interno<br />

degli Stati membri, anche per la<br />

<strong>di</strong>fficoltà obiettiva <strong>di</strong> dover fare<br />

i conti con gli assetti assicurativi<br />

e previdenziali, con le modalità<br />

<strong>di</strong> accesso alla giustizia, con il<br />

grado della professionalità forense,<br />

con i vari tipi <strong>di</strong> processo,<br />

con i parametri me<strong>di</strong>co-legali ed<br />

i criteri <strong>di</strong> quantificazione del<br />

danno.<br />

Ma simile esigenza è pure avvertita<br />

molto anche <strong>nel</strong> nostro Paese,<br />

ed è <strong>di</strong>ffuso l’auspicio che<br />

ciò avvenga senza sgretolamenti<br />

e sconquassi dell’attuale sistema<br />

risarcitorio (M. Bona, Progetto<br />

<strong>di</strong> legge 1.3.2000 n. 6817 e il<br />

contributo dell’Ipseg alla riforma<br />

del danno alla persona in Tagete<br />

- Rivista me<strong>di</strong>co-giuri<strong>di</strong>ca -<br />

n. 2, Giugno 2000) gestendo una<br />

«nuova <strong>di</strong>sciplina» e dei «nuovi<br />

equilibri», e tenendo conto che<br />

da più parti si ritiene attribuibili<br />

al legislatore la responsabilità <strong>di</strong><br />

avere sino ad oggi rinunciato a<br />

una <strong>di</strong>sciplina organica, viste le<br />

incertezze della giurisprudenza<br />

che permangono negli Uffici<br />

Giu<strong>di</strong>ziari (D. Spera, Cresce la<br />

giungla... in Guida al Diritto<br />

Dossier 1˚ gennaio 2002) riguardo<br />

alla <strong>di</strong>sparità <strong>di</strong> liquidazione<br />

del danno alla persona.<br />

[11] P.G. Monateri, M. Bona e U. Oliva, Verso una <strong>di</strong>mensione europea. Leggi ed altri atti normativi in Il nuovo danno<br />

alla persona, Giuffrè E<strong>di</strong>tore, 1999.<br />

[12] Lambert Faivre, Droit du dommage corporel, Dallez, Paris, 3 a Ed., 1996.<br />

10 n. 2 - maggio 2003

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