Danno biologico e mobbing nel rapporto di lavoro - Frareg
Danno biologico e mobbing nel rapporto di lavoro - Frareg
Danno biologico e mobbing nel rapporto di lavoro - Frareg
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
GUIDA al LAVORO<br />
A PPROFONDIMENTI<br />
to il profilo della responsabilità<br />
solidale del datore con il prestatore<br />
che ha effettuato le molestie<br />
(ve<strong>di</strong> supra).<br />
La giurisprudenza penale<br />
L’attualità del fenomeno del<br />
<strong>mobbing</strong> ha trovato riscontro in<br />
tempi recenti pure <strong>nel</strong>l’ambito<br />
penalistico, il che fa ritenere la<br />
rilevanza del <strong>mobbing</strong> sotto i<br />
due profili come un dato ormai<br />
acquisito della nostra elaborazione<br />
giurisprudenziale.<br />
Assume particolare rilievo, per<br />
la risonanza giuri<strong>di</strong>ca e sociale<br />
che l’ha caratterizzata, la copiosa<br />
sentenza (conta ben 157 pagine!)<br />
del Tribunale Penale <strong>di</strong> Taranto<br />
(sentenza n. 742 del 2002) per il<br />
caso più eclatante <strong>di</strong> <strong>mobbing</strong><br />
collettivo riguardante la vicenda<br />
della famigerata «Palazzina<br />
LAF» (ex Laminatoio a freddo)<br />
dello stabilimento dell’Ilva <strong>di</strong> Taranto,<br />
azienda pubblica acquistata<br />
dall’industriale milanese Riva<br />
per 2.400 miliar<strong>di</strong>, e dove, <strong>nel</strong><br />
luglio 1998, per esuberi in seguito<br />
ad un asserito processo <strong>di</strong> riorganizzazione<br />
e ristrutturazione<br />
aziendale, vennero mandate <strong>di</strong>verse<br />
decine <strong>di</strong> lavoratori che si<br />
erano rifiutati <strong>di</strong> accettare la novazione<br />
del contratto (passaggio<br />
<strong>di</strong> qualifica da impiegati <strong>di</strong> settimo<br />
e ottavo livello a operaio <strong>di</strong><br />
terzo livello, pur conservando il<br />
medesimo livello retributivo),<br />
senza che al suo interno si svolgesse<br />
alcuna attività lavorativa.<br />
Nel processo, dall’istruttoria <strong>di</strong>battimentale<br />
per tentata violenza<br />
privata e frode processuale è risultato,<br />
attraverso prove testimoniali<br />
e documentali, che i lavoratori<br />
erano tenuti soltanto a timbrare<br />
il cartellino e ad osservare<br />
l’orario <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong>, ma erano inibiti<br />
ad operare in quanto la struttura,<br />
essendo ormai in <strong>di</strong>suso ed<br />
esclusa dal ciclo produttivo, era<br />
totalmente priva <strong>di</strong> qualsivoglia<br />
supporto o strumento <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong>,<br />
come se<strong>di</strong>e, tavoli <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong>, scrivanie,<br />
carta, computer, telefoni,<br />
cosicché i lavoratori erano tenuti<br />
a far niente per tutta la giornata<br />
lavorativa, passeggiando come<br />
ebeti e <strong>di</strong>sperati in un clima ambientale<br />
simile ad un «manicomio».<br />
Da simile pregiu<strong>di</strong>zievole con<strong>di</strong>zione<br />
erano derivati ai lavoratori<br />
notevoli <strong>di</strong>sturbi mentali qualificati<br />
come «depressione ansiosoreattiva»<br />
all’ambiente <strong>di</strong> <strong>lavoro</strong><br />
e «<strong>di</strong>sturbi post-traumatici da<br />
stress», con una grave compromissione<br />
del loro stato <strong>di</strong> salute,<br />
la cui lesione ha determinato il<br />
<strong>di</strong>ritto al risarcimento a loro favore.<br />
Rilevando inoltre che la «fattispecie<br />
rientra negli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> settore<br />
<strong>di</strong> tali patologie», ormai inquadrate<br />
secondo classificazioni internazionalmente<br />
riconosciute come<br />
«<strong>mobbing</strong>», la citata sentenza<br />
del Tribunale penale <strong>di</strong> Taranto si<br />
sofferma sulla pretesa risarcitoria<br />
inerente al danno esistenziale richiesto<br />
dalle parti lese.<br />
Pur palesando favore per questa<br />
nuova figura <strong>di</strong> danno, ed attribuendo<br />
anche all’articolo 2043 del<br />
co<strong>di</strong>ce civile il valore <strong>di</strong> natura<br />
primaria, in linea con la sentenza<br />
delle Sezioni Unite della Cassazione<br />
n. 500 del 23 luglio 1999<br />
(«la lesione <strong>di</strong> ogni interesse normativamente<br />
qualificato, costituisce<br />
un danno risarcibile»), la<br />
sentenza <strong>di</strong> Taranto in oggetto<br />
non ha accolto le domande risarcitorie<br />
avanzate per il danno esistenziale,<br />
quale fonte autonoma<br />
<strong>di</strong> risarcimento, e ha fatto confluire<br />
questa voce (danno esistenziale)<br />
in quelle del danno <strong>biologico</strong><br />
e del danno morale, citando per<br />
quest’ultimo la giurisprudenza<br />
più recente della Suprema Corte<br />
<strong>di</strong> Cassazione a sezioni unite n.<br />
2515 del 7 <strong>di</strong>cembre 2001 - 21<br />
febbraio 2002).<br />
Di recente anche il Tribunale penale<br />
<strong>di</strong> Torino, con sentenza 1˚<br />
agosto 2002, si è pronunciato<br />
<strong>nel</strong>l’ambito della teoria del<br />
«<strong>mobbing</strong>» condannando un impren<strong>di</strong>tore<br />
torinese a sei mesi <strong>di</strong><br />
reclusione per lesioni personali<br />
colpose ai danni <strong>di</strong> un <strong>di</strong>pendente<br />
mobbizzato (una guar<strong>di</strong>a giurata<br />
alle <strong>di</strong>pendenze <strong>di</strong> un Istituto<br />
<strong>di</strong> Vigilanza Privata <strong>di</strong> Torino),<br />
colpito da infarto al miocar<strong>di</strong>o<br />
per stress lavorativo ed usura<br />
psico-fisica (cfr. Cass., sez.<br />
lav., n. 2455 del 1997 e Cass.,<br />
sez. lav., n. 8267 del 1997;<br />
Cass., sez. lav., n. 1307 del 5<br />
febbraio 2000). A riprova della<br />
sempre maggior frequenza della<br />
magistratura penale ad occuparsi<br />
del fenomeno «<strong>mobbing</strong>», definito<br />
dalla Commissione Ministeriale<br />
appositamente creata sull’argomento<br />
dal Ministro per la<br />
funzione pubblica dell’epoca<br />
Frattini come «atti, atteggiamenti<br />
o comportamenti <strong>di</strong> violenza<br />
morale o psichica in occasione<br />
<strong>di</strong> <strong>lavoro</strong>, ripetuti <strong>nel</strong> tempo in<br />
modo sistematico o abituale, che<br />
portano ad un degrado delle con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>di</strong> <strong>lavoro</strong> idoneo a compromettere<br />
la salute, o la professionalità<br />
o la <strong>di</strong>gnità del lavoratore»,<br />
si segnala una interessante e<br />
recente sentenza della Suprema<br />
Corte <strong>di</strong> Cassazione sezione penale<br />
n. 3779 del 24 gennaio<br />
2003, (u.p. del 13 novembre<br />
2002, Pres. Valente, est. Laudati)<br />
che ha ravvisato la sussistenza<br />
del reato <strong>di</strong> estorsione ex articolo<br />
629 del co<strong>di</strong>ce penale <strong>nel</strong><br />
caso <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti<br />
<strong>di</strong> un’impresa <strong>di</strong> pulizia costretti<br />
ad accettare trattamenti retributivi<br />
deteriori e non corrispondenti<br />
alle effettive prestazioni lavorative,<br />
e senza che l’accordo tra datore<br />
<strong>di</strong> <strong>lavoro</strong> e <strong>di</strong>pendente in<br />
violazione dei minimi retributivi<br />
escluda <strong>di</strong> per sé la sussistenza<br />
dei presupposti dell’estorsione.<br />
I SUPPLEMENTI<br />
n. 2 - maggio 2003 67