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Rapporti ISTISAN 10/3 - Istituto Superiore di Sanità

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<strong>Rapporti</strong> <strong>ISTISAN</strong> <strong>10</strong>/36. eccesso <strong>di</strong> velocità, al mancato rispetto della <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> sicurezza7. guida <strong>di</strong>stratta8. stato psicofisico alterato per:– ebbrezza da alcool– uso <strong>di</strong> sostanze psicotrope– uso <strong>di</strong> farmaci– per patologie (tra cui problemi visivi e malattie)9. fatica e il sonno<strong>10</strong>. commercializzazione <strong>di</strong> vetture con potenzialità sempre più elevate11. mancato uso dei <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> sicurezza12. uso <strong>di</strong> apparecchi mobili alla guidaConoscenze e grado <strong>di</strong> informazioneNon c’è dubbio che l’informazione è una componente essenziale dell’educazione, maessenziale non vuol <strong>di</strong>re né unica, né sufficiente. La salute costituisce certamente un valore, maassume una posizione preminente soltanto quando il soggetto sia convinto che essa sia in serioed imme<strong>di</strong>ato pericolo. All’infuori <strong>di</strong> tale evenienza, la salute è un valore come tanti altri e inuna ideale scala <strong>di</strong> valori la sua posizione può variare nei <strong>di</strong>versi in<strong>di</strong>vidui e nei <strong>di</strong>versi momentidella vita <strong>di</strong> ciascuno <strong>di</strong> essi.Parlando <strong>di</strong> atteggiamenti, si deve considerare che essi <strong>di</strong>pendono da una serie <strong>di</strong> fattori chevariano continuamente. Uno <strong>di</strong> questi è costituito dalla scala dei valori, che cambia in misurapiù o meno grande, in funzione degli stimoli istintuali e dell’esperienza vissuta dal soggetto, <strong>di</strong>cui l’informazione è parte integrante. Ma, l’informazione nel nostro Paese, non risulta efficacein quanto non viene fornita in modo mirato, puntuale, costante e continua nel tempo (Bisi eBrunello, 2009). Risulta, infatti, evidente la constatazione che non è possibile mo<strong>di</strong>ficare ilcomportamento dell’utente della strada con interventi <strong>di</strong> breve durata: in quanto si possonoavere risultati costanti nel tempo solo se l’in<strong>di</strong>viduo ha sviluppato comportamenti adeguati allasicurezza stradale e ne ha fatto schemi comportamentali nei perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> strutturazione dellapersonalità come nella seconda infanzia, e nella preadolescenza.Percezione del rischio e della propria vulnerabilitàIl fatto <strong>di</strong> non considerare se stessi come soggetti potenzialmente a rischio <strong>di</strong> incidentestradale costituisce uno degli aspetti più frequenti alla base della sottovalutazione del pericolo edel mantenimento <strong>di</strong> comportamenti <strong>di</strong> guida insicuri. Oltre alla percezione del pericolo, anchela valutazione della gravità delle conseguenze che un incidente stradale comporta con<strong>di</strong>ziona laprobabilità che un in<strong>di</strong>viduo adotti comportamenti <strong>di</strong> guida più o meno corretti.Così, ad esempio, in un adolescente, che non si percepisce a rischio <strong>di</strong> incidente, leargomentazioni sulla necessità dell’uso del casco, per evitare la possibilità <strong>di</strong> fratture o <strong>di</strong> lesionigravi o mortali durante gli incidenti stradali, trovano scarso eco.Un altro aspetto da considerare relativamente la percezione del rischio riguarda il locus ofcontrol cioè il grado <strong>di</strong> controllo che un soggetto ritiene <strong>di</strong> esercitare sul proprio destino. Unlocus of control interno corrisponde ad una capacità <strong>di</strong> costruire la propria esistenza essendone<strong>di</strong>rettamente responsabile mentre un locus of control esterno attribuisce alla fortuna o al casogli acca<strong>di</strong>menti relativi alla propria esistenza (Galeazzi, 2004). La possibilità <strong>di</strong> incorrere inincidenti stradali rappresenta per molti soggetti che posseggono un locus of control esterno unrischio impreve<strong>di</strong>bile, non calcolabile, che si verifica secondo probabilità non sottoponibili a5

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