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Rapporti ISTISAN 10/3 - Istituto Superiore di Sanità

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<strong>Rapporti</strong> <strong>ISTISAN</strong> <strong>10</strong>/3PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICIAlba Rosa Bianchi (a), Alessandra Bran<strong>di</strong>marte (b), Carmelina Certo (b), Bruno Corda (c), Maurizio DiGiorgio (d), Barbara Giu<strong>di</strong>ceandrea (c), Silvia Iacovacci (e), Amalia Iannone (f), Maria Rosaria Loffredo(g), Nunzio Molino (h), Milena Morabito (a), Maria Musto (g), Anna Pecora (b), Aldo Pierangelini (b)(a) ISPESL, (b) ASL RM E, (c) ASL RM A, (d) Centro Nazionale <strong>di</strong> controllo delle malattie – Ministerodel Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, (e) ASL <strong>di</strong> Latina, (f) Laziosanità – Agenzia <strong>di</strong> <strong>Sanità</strong>Pubblica della Regione Lazio, (g) ASL RM D, (h) ASL RM H, ASL RM FIntroduzioneGli infortuni domestici rappresentano un rilevante problema <strong>di</strong> sanità pubblica, sia per la suaincidenza nella popolazione che nella gravità degli esiti.I dati nazionali relativi al fenomeno infortunistico in Italia evidenziano un incremento <strong>di</strong> talieventi, sia nel numero <strong>di</strong> infortuni che nelle persone coinvolte.L’Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale della <strong>Sanità</strong> ha in<strong>di</strong>viduato l’obiettivo <strong>di</strong> riduzione del 25% deicasi fatali, e la problematica degli infortuni domestici è stata inserita nel programma “La saluteper tutti nel 2000”.Il piano sanitario nazionale 2006 - 2008 ha tra gli obiettivi prioritari la prevenzione degliincidenti domestici ed in particolare “ridurre l’incidenza <strong>di</strong> lesioni o invali<strong>di</strong>tà dovute a<strong>di</strong>ncidenti domestici”. Inoltre viene evidenziata l’importanza del contributo della scuola,attivando anche interventi destinati alla prevenzione degli incidenti domestici.Tali obiettivi, variamente articolati e contestualizzati si ritrovano nei piani sanitari regionali.Infine il Piano <strong>di</strong> prevenzione attiva del Ministero della Salute in<strong>di</strong>ca, fra gli obiettiviprioritari per le Regioni, l’attuazione <strong>di</strong> piani regionali per la prevenzione <strong>di</strong> tali eventi.In Italia sono state realizzate <strong>di</strong>verse iniziative a carattere Istituzionale (ISTAT: Indaginemultiscopo, ecc; ISPESL: Indagine multicentrica su nove regioni italiane, ecc.) e iniziativelocali (sorveglianza degli infortuni domestici nel Lazio ad esempio) volte a raccogliereinformazioni per la in<strong>di</strong>viduazione dei fattori che intervengono nella <strong>di</strong>namica infortunistica alfine <strong>di</strong> mettere in atto politiche <strong>di</strong> prevenzione, educazione sanitaria e sicurezza.Aspetti generali dell’approccio al problemaIl fenomeno degli incidenti domestici e la presenza in casa <strong>di</strong> rischi e pericoli contrasta conl’idea che comunemente si ha <strong>di</strong> essa, ritenuta per lo più un luogo sicuro; è proprio da tale idea,a nostro avviso, che scaturiscono le <strong>di</strong>fficoltà a percepirne adeguatamente i rischi in essapresenti.Il numero consistente <strong>di</strong> incidenti domestici nel Lazio nella fascia d’età compresa tra i 0 ed i4 anni, è un valido in<strong>di</strong>catore della sottostima del rischio presente nelle abitazioni, soprattutto daparte degli adulti.Molti incidenti nei bambini potrebbero essere evitati me<strong>di</strong>ante l’adozione <strong>di</strong> comportamentiadeguati ed accorgimenti da parte dei genitori, per cui, la conoscenza dei possibili rischicostituisce un primo ed utile passo per prevenirne un buon numero.I fattori che possono intervenire nel favorire o determinare un incidente sono numerosi e <strong>di</strong>tipo <strong>di</strong>verso: ambientali, psico - sociali, familiari e personali.75

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