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Rapporti ISTISAN 10/3 - Istituto Superiore di Sanità

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<strong>Rapporti</strong> <strong>ISTISAN</strong> <strong>10</strong>/3La Task Force raccomanda l’attuazione a livello <strong>di</strong> comunità <strong>di</strong> una campagna <strong>di</strong> tipoinformativo ed applicativo sull’uso dei seggiolini <strong>di</strong> sicurezza per bambini, nonché <strong>di</strong>programmi <strong>di</strong> incentivazione e <strong>di</strong> educazione all’uso <strong>di</strong> tali <strong>di</strong>spositivi.Modalità progettuali attuate in ItaliaNegli ultimi anni numerose sono state le iniziative proposte, sotto forma <strong>di</strong> progetti, pereducare alla sicurezza stradale. Molti dei progetti proposti si avvalgono <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> messi a<strong>di</strong>sposizione dalle Province, dalle Regioni o Comuni dell’intero territorio nazionale. Per alcuniComuni, in particolare, si è attivata nell’educazione stradale la Polizia Municipale, costruendo,all’interno dei loro siti, delle area apposite che permettono <strong>di</strong> acquisire conoscenze fondamentidel co<strong>di</strong>ce della strada, con parti interattive che permettono <strong>di</strong> valutare tali acquisizioni, tramitetest, giochi ecc.Inoltre, in alcune Regioni, la Polizia Municipale è entrata attivamente nelle scuole, conformazione in aula, aprendo un <strong>di</strong>alogo con i giovani, non solo per <strong>di</strong>ffondere nozioni ma perriqualificare nell’immaginario degli studenti la figura professionale del vigile, affinché vengavissuto non solamente come agente <strong>di</strong> controllo, ma anche come garante della sicurezzastradale.Su tale linea si sono mosse anche le Province e le Regioni in sinergia con alcune associazionicostruendo interi siti o aree <strong>di</strong> siti già esistenti utilizzabili sia dai ragazzi che dagli adulti, conalcune aree riservate a particolari categorie professionali per:− fornire informazioni sul co<strong>di</strong>ce della strada− fornire materiale <strong>di</strong>dattico ai docenti− fornire test e giochi (in base al tipo <strong>di</strong> utenza) con cui verificare sia le informazioniacquisite sia la sicurezza <strong>di</strong> alcuni comportamenti− utilizzare una chat e un forum <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento e <strong>di</strong>scussioneAnche alcune Aziende Sanitarie Locali, <strong>di</strong> varie Regioni, si sono attivate prestandoparticolare attenzione ai comportamenti non sicuri adottati alla guida, in particolare l’interesse èrivolto ai giovani e all’utilizzo <strong>di</strong> alcol e droghe, agli effetti psico-fisici che ne derivano, maanche agli effetti sull’organismo della stanchezza e del sonno; il tutto in un’ottica <strong>di</strong>prevenzione rispetto alle stragi del sabato sera. Tali progetti molte volte si inseriscono inspecifici contesti: scuole, <strong>di</strong>scoteche, pub, contesti ricreativi ecc. Una parte importante riguardala formazione rivolta <strong>di</strong>rettamente ai ragazzi ma anche agli insegnanti e ai genitori. Tra le figureprofessionali coinvolte ci sono me<strong>di</strong>ci, psicologi, operatori della pubblica sicurezza, insegnantidelle autoscuole, operatori sanitari (in particolare provenienti dai Servizi <strong>di</strong> Tossico<strong>di</strong>pendenze edal Pronto Soccorso), operatori <strong>di</strong> strada ecc.Molti progetti prevedono la <strong>di</strong>struzione <strong>di</strong> materiale informativo relativo all’uso <strong>di</strong> sostanze enuove droghe e <strong>di</strong> etilometri. Di seguito si riportano alcuni esempi <strong>di</strong> tali iniziative.Il Pe<strong>di</strong>BusIspirato ad un’idea nata in Inghilterra, è un autobus che va a pie<strong>di</strong>, formato da una carovana<strong>di</strong> bambini che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da due adulti, un “autista” davanti e un“controllore” che chiude la fila, con capolinea, fermate pre<strong>di</strong>sposte lungo il cammino e orariprecisi. Fermata dopo fermata, i bambini vengono affidati agli operatori e, creando delle piccolecarovane, si <strong>di</strong>rigono fino a scuola.È datato aprile 2003 il progetto sperimentale Scuolabus a pie<strong>di</strong>, lanciato nella città <strong>di</strong> Romadall’Assessorato alle Politiche <strong>di</strong> Promozione dell’Infanzia e della Famiglia. Il progetto è partito16

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