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Rapporti ISTISAN 10/3 - Istituto Superiore di Sanità

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<strong>Rapporti</strong> <strong>ISTISAN</strong> <strong>10</strong>/3ContenutiAlle scuole materne si è mostrato, a livello elementare, ciò che avviene per la strada: traffico,veicoli, interruzioni, pedoni, attraversamenti, e proposti i comportamenti corretti da tenere invarie situazioni semplici, mostrando che succede se le regole non vengono osservate. Nellescuole elementari inoltre, sono state introdotti elementi <strong>di</strong> segnaletica stradale e le prime nozioni<strong>di</strong> guida corretta, nonché l’uso <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> sicurezza (cinture, seggiolini, casco, ecc.). Nellescuole me<strong>di</strong>e inferiori le nozioni per il ciclo precedente sono state integrate con nozioni <strong>di</strong>normativa. Nelle scuole me<strong>di</strong>e superiori quanto sopra è stato esteso con nozioni <strong>di</strong> meccanica,con complementi <strong>di</strong> guida corretta, con esempi <strong>di</strong> situazioni e comportamenti a rischio(assunzione <strong>di</strong> sostanze alcoliche e/o stupefacenti, uso <strong>di</strong> farmaci, ecc.), <strong>di</strong> incidenti, <strong>di</strong> possibiliconseguenze me<strong>di</strong>che e legali <strong>di</strong> comportamenti non corretti. Per ogni livello e classe <strong>di</strong> etàsono stati sviluppati ed utilizzati adeguati supporti <strong>di</strong>dattici.ContinuitàPer il raggiungimento degli obiettivi del progetto (aumento delle conoscenze e attitu<strong>di</strong>ni acomportamenti corretti sulla strada e nella guida) si è resa necessaria una totale collaborazioneda parte <strong>di</strong> ASL, Comune, insegnanti, genitori e ragazzi.Obiettivi <strong>di</strong> sicurezza stradale per la scuola primariaLa percezione del pericolo dei bambini, con<strong>di</strong>zionata dall’inesperienza ed immaturità, èsicuramente <strong>di</strong>versa da quella degli adulti, questo fa sì che circolando sulla strada, affrontino ipericoli in modo <strong>di</strong>verso rispetto agli adulti.La loro statura li fa accedere ad un campo visivo più ristretto rispetto ad un adulto, inparticolare le <strong>di</strong>fferenze emergono rispetto la valutazione delle <strong>di</strong>stanze e delle <strong>di</strong>mensioni siaspaziali che temporali, che influiscono anche sulla percezione della velocità <strong>di</strong> avvicinamentodegli oggetti. Il non raggiungimento del completo sviluppo cognitivo pone dei limiti oggettivirispetto alla valutazione del rischio e del pericolo: il movimento <strong>di</strong> oggetti è registrato perscansione <strong>di</strong> immagini isolate, l’elaborazione <strong>di</strong> tale acquisizione richiede un tempo e unacapacità <strong>di</strong> attenzione superiore rispetto agli adulti. Se a quanto detto si aggiunge l’esiguobagaglio esperienziale posseduto dal bambino si comprende la loro <strong>di</strong>fficoltà a calcolare la<strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> frenata, la visione <strong>di</strong> veicoli nascosti (la visione periferica), il riconoscimento dellaprovenienza <strong>di</strong> un suono e tanto altro (Tabella 2 e Tabella 3).Obiettivi <strong>di</strong> sicurezza stradale per la scuola secondaria <strong>di</strong> I e II gradoIl fatto <strong>di</strong> non considerare se stessi come soggetti potenzialmente a rischio <strong>di</strong> incidente stradalecostituisce uno degli aspetti più frequenti alla base della sottovalutazione del pericolo e delmantenimento <strong>di</strong> comportamenti <strong>di</strong> guida insicuri. Oltre alla percezione del pericolo, anche lavalutazione della gravità delle conseguenze che un incidente stradale comporta con<strong>di</strong>ziona laprobabilità che un in<strong>di</strong>viduo adotti comportamenti <strong>di</strong> guida più o meno corretti.Un’alta attitu<strong>di</strong>ne al rischio definisce il comportamento che spinge la persona a ricorrere asensazioni forti, a vivere una vita avventurosa e a correre rischi e pericoli che possono costituire unaminaccia per la sua incolumità fisica e psicologica in una continua sfida con i propri limiti. Nellapopolazione generale il grado <strong>di</strong> attitu<strong>di</strong>ne al rischio è massimo nel periodo adolescenziale e tende aridursi con l’avanzare dell’età (Yao, 1990).Altro aspetto da considerare è l’influenza sociale esercitata dagli amici, dalla famiglia e dalgruppo dei pari. Per quanto concerne quest’ultima, va detto che gli atteggiamenti in<strong>di</strong>viduali sono21

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