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Rapporti ISTISAN 10/3 - Istituto Superiore di Sanità

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<strong>Rapporti</strong> <strong>ISTISAN</strong> <strong>10</strong>/3sicurezza stradale e l’autonomia <strong>di</strong> movimento dei soggetti deboli quali bambini edanziani– l’istituzione <strong>di</strong> un autobus per le zone a bassa densità abitativa o per le ore notturne achiamata o tariffe ridotte per il taxi.Ci sono poi ancora altre forme <strong>di</strong> intervento ancora poco <strong>di</strong>ffuse come il car pooling, cioèl’uso collettivo <strong>di</strong> un’auto privata e il car sharing, cioè l’uso privato <strong>di</strong> un’auto in comproprietà,il ticket trasporto cioè il contributo del datore <strong>di</strong> lavoro per l’acquisto dell’abbonamento delTrasporto Pubblico.Le azioni sopra descritte lavorano sull’offerta, cioè concorrono ad offrire maggioriopportunità, ma perché esse <strong>di</strong>ano buoni risultati è necessario che siano accompagnate da unaintensa azione <strong>di</strong> comunicazione, per spiegare le finalità dei nuovi interventi, illustrare laconvenienza per il citta<strong>di</strong>no e per l’ambiente, rafforzare nei citta<strong>di</strong>ni la motivazione e laconsapevolezza <strong>di</strong> intraprendere comportamenti virtuosi. I sistemi <strong>di</strong> comunicazione nondevono essere solamente dall’alto verso il basso, cioè semplice informazione, ma devono esseregestiti in un reale ambito partecipativo, coinvolgendo i citta<strong>di</strong>ni in processi <strong>di</strong> agenda 21 osimili.Una semplice regola per praticare la mobilità sostenibile <strong>di</strong>ce:Fino a 400 metri vai a pie<strong>di</strong>Da 400 metri a 1,5 – 2 km vai in biciclettaDa 2 km e oltre vai con il bus, oppure se inevitabile l’automobileIl Mobility ManagerIl DM 27 marzo 1998 per la mobilità sostenibile nelle aree urbane ha istituito il MobilityManager (MM) con finalità <strong>di</strong> promuovere gli spostamenti casa – lavoro con i sistemi dellamobilità sostenibile. Si tratta <strong>di</strong> una figura <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento della mobilità articolata su duelivelli: il MM aziendale e il MM <strong>di</strong> area.Compito del MM aziendale è <strong>di</strong> fare un’indagine tra il personale per conoscere le abitu<strong>di</strong>ni ele esigenze <strong>di</strong> mobilità casa – lavoro, valutare l’opportunità e conoscere il gra<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>possibili soluzioni alternative e re<strong>di</strong>gere il Piano degli Spostamenti Casa – Lavoro dei<strong>di</strong>pendenti dell’azienda che da un lato risulta la fotografia della situazione attuale e dall’altra è ilpiano strategico finanziario delle azioni <strong>di</strong> intraprendere per raggiungere gli obiettivi <strong>di</strong> mobilitàsostenibile con<strong>di</strong>visi con l’azienda.Compito del MM <strong>di</strong> area è <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare le politiche e le azioni <strong>di</strong> mobilità sostenibile conle esigenze delle singole aziende espresse dai propri MM aziendali facendo sinergie su bisognicomuni, ad esempio miglioramento del trasporto pubblico in determinate aree e per determinatefasce <strong>di</strong> orario, mo<strong>di</strong>fica e armonizzazione degli orari ingresso uscita, realizzazione <strong>di</strong> pisteciclabili, parcheggi e noleggi bici, ecc.Le istituzioni scolastiche primarie e secondarie benché generatrici <strong>di</strong> ingente traffico <strong>di</strong> tiposistematico casa – scuola non sono soggette all’istituzione del Mobility Manager. Le scuoleinvece, sia come luogo <strong>di</strong> alta affluenza concentrata che come luogo preposto alla formazione,potrebbero giocare un ruolo importante nella promozione della mobilità sostenibile.La sicurezza stradale come prerequisito per la mobilità sostenibileQuando si pensa alla sicurezza stradale molta gente pensa all’aspetto hard, ingegneristicoalcuni all’aspetto soft, educativo e comunicativo ma la maggior parte pensa che non ci sia nulla58

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