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Scarica la ricerca - vol I (13,1 MB) - federcasa lombardia

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Federcasa LombardiaRegione Lombardia0,51%9%Adeguat oNon adeguat oAdeguat oNon adeguat o99,49%91%6,49%1% 9% 6% 0%Nessuno interventoSolo coibentazione Legge 10Adeguat oNon adeguat oSolo Coibentazione Legge373Solo doppi vetri K 0,793,51%Coibentazione Legge 373 edoppi vetri K 0,784%Confronto delle percentuali di adeguamento alle normative e prescrizioni connesse a risparmio energeticoe alle emissioni di anidride carbonica nell’atmosferaIn queste analisi occorre, tuttavia, precisare che nel presente studio si sono mantenute le dizionipresente nelle schede delle centrali termiche fornite dall’ALER, per facilitare eventuali ulterioriapprofondimenti e <strong>la</strong> parametrazioni dei dati stessi.In partico<strong>la</strong>re si segna<strong>la</strong> che tali schede non considerano <strong>la</strong> vetustà degli edifici e <strong>la</strong> data dicostruzione degli immobili, elemento certamente non trascurabile per <strong>la</strong> verifica dell’obbligatorietàdi adeguamento ad alcune leggi menzionate (es. legge 10). Anche in questo caso l’impossibilitàdi accedere a dati più completi non hanno consentito una verifica generale e un dettagliatoapprofondimento del tema. Tale assenza è certamente dipesa anche dallo stato giuridico del<strong>la</strong>proprietà degli immobili di cui sono state fornite le schede tecniche delle caldaie, che, comeanalizzato in dettaglio precedentemente, sono anche di proprietà comunale.Emblematici appaiono dunque i casi dei comuni di Legnano e Limbiate. Nel primo comunel’ALER gestisce quattro centrali termiche situate in complessi residenziali per il 75 % di proprietàcomunale e, di conseguenza, privi di indicazioni cronologiche. Per quanto concerne gli edificiresidenziali di edilizia popo<strong>la</strong>re siti nel territorio comunale di Limbiate, invece, occorre precisarediscrasie e contraddizioni nei dati forniti dall’ALER stesso. Mentre le schede re<strong>la</strong>tive le singolecaldaie indicano l’ALER come ente proprietario di alcuni edifici, essi risultano completamenteassenti dall’inventario patrimoniale generale.Per le ragioni sopra esposte non è stato possibile effettuare dei calcoli compiuti e dettagliaticapaci di offrire uno scenario completo di sviluppo e di dettagliate ipotesi di intervento. Si puòtuttavia proporre alcune rapide ipotesi sui consumi dell’intero patrimonio immobiliare dell’ALER.In base a parametrazioni inerenti i consumi medi nazionali e del territorio mi<strong>la</strong>nese è possibile,infatti, ipotizzare un consumo annuo, per il solo settore residenziale di 4.514.681,2 litri di gasolioe di 31.248.180 mc. di metano. Da questo primo scenario ipotizzato si può prevedere che, sel’intero patrimonio residenziale ALER fosse completamente riscaldato a metano, si potrebbeavrebbe una diminuzione dei consumi variabile dal 20 al 30 % e un risparmio di immissione diCo2 di circa 119.639 tonnel<strong>la</strong>te annue.Parimenti si può ipotizzare che inserendo caldaie di nuova generazione si otterrebbero deirendimenti superiori del 20-30 % e che sostituendo le caldaie vetuste con un’età maggiore di 15110

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