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Scarica la ricerca - vol I (13,1 MB) - federcasa lombardia

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Federcasa LombardiaRegione LombardiaLa quasi totalità dei casi trattati presenta basamenti a contatto con il terreno, soprattutto in quellerealtà dove è possibile sfruttare gradienti di temperatura favore<strong>vol</strong>i con il terreno profondo (energiageotermica), in grado di agevo<strong>la</strong>re <strong>la</strong> produzione di energia per il riscaldamento dell’acqua sanitaria.Significativo in tal senso il caso di Ceraso per lo sfruttamento di gradiente con il terreno.Molto frequente il ricorso (per le parti strutturali e/o per l’in<strong>vol</strong>ucro esterno) a blocchi intermo<strong>la</strong>terizio ecologico porizzati (alveo<strong>la</strong>ri), ottenuti con farina di legno o altri materiali naturali.Spesso sono utilizzati blocchi di grosso spessore (es: 30-38 cm) a <strong>vol</strong>te con forma a “T”, e ilcollegamento dei blocchi è in alcuni casi effettuato utilizzando una malta a base di calce ecemento pozzo<strong>la</strong>nico naturale.Questo tipo di tamponamento resistente garantisce buone prestazioni in termini di contenimentodelle dispersioni termiche e favorisce una certa permeabilità all’aria ed al vapore.Nel caso di edifici con struttura in cemento armato, necessaria in caso di maggiore impegnostrutturale e comunque da prendere in opportuna considerazione se <strong>la</strong> progettazione deve esserecondotta in luoghi di conc<strong>la</strong>mata sismicità, è normalmente previsto l’impiego di cementi pozzo<strong>la</strong>nicie a <strong>vol</strong>te l’utilizzo, per le armature, di metallo a bassa conduttività elettromagnetica e/o <strong>la</strong> messa aterra del ferro e interruzioni (si veda <strong>la</strong> scheda ad esempio del “Modello Torino 2006”).L’edificio residenziale (non pubblico) “Casanova” in Reggio Emilia presenta <strong>la</strong> partico<strong>la</strong>rità diessere costituito da una struttura interamente a secco in blocchi-cassero di legno mineralizzato,integrati da un getto di conglomerato cementizio armato; le prestazioni energetiche sono moltoelevate ma probabilmente lo sono anche i costi (da verificare rispetto a soluzioni costruttiveconvenzionali).In un caso di natura partico<strong>la</strong>rmente sperimentale(“Sa<strong>la</strong>vatierra”, Rennes, Francia), che si ritienescarsamente replicabile nel<strong>la</strong> realtà mi<strong>la</strong>nese, <strong>la</strong> struttura è di tipo misto calcestruzzo-terra-legno:facciate est/ovest/nord pannelli in legno con iso<strong>la</strong>nte in <strong>la</strong>na di fibre di canapa; facciata sud mattoni di “bauge” protetti da un intonaco a base di calce (sintesi di terra cruda e pagliacompattata: elevato livello di iso<strong>la</strong>mento termico e acustico, elevata inerzia termica e accumulo dicalore, riutilizzabilità e ricic<strong>la</strong>bilità, compatibilità ambientale e basso impatto).Il legno, probabilmente per i costi e <strong>la</strong> ridotta disponibilità, nell’area padana risulta raramenteimpiegato come materiale per <strong>la</strong> realizzazione dell’in<strong>vol</strong>ucro esterno; importante valutarne leconseguenze anche in funzione delle normative vigenti di prevenzione incendi, che nec<strong>la</strong>ssificano l’utilizzo imponendo scelte restrittive.La tipologia di copertura risulta a <strong>vol</strong>te piana e a <strong>vol</strong>te a falde, in numero più o meno corrispondentenei casi esaminati; <strong>la</strong> soluzione venti<strong>la</strong>ta è risultata impiegata in un ridotto numero di casi tra quellianalizzati e lo stesso vale per <strong>la</strong> tipologia di tetto verde. Da rilevare che in rare occorrenze sonostate previste coperture trasparenti o con aperture tali da consentire passaggio di luce ed aria.Più in generale:i. I so<strong>la</strong>i in diversi casi-studio sono realizzati con struttura mista c.a. e legno oppure inlegno; in molti casi-studio non è disponibile una informazione di dettaglio in merito.ii. Per gli iso<strong>la</strong>menti sono molto frequentemente utilizzati materiali in fibre vegetali (es:pannelli in fibra di legno, pannelli in sughero, <strong>la</strong>na di canapa, <strong>la</strong>na di legno, fibra di juta,cellulosa, pannelli in vetro cellu<strong>la</strong>re) oppure perlite (es: per caldane termoiso<strong>la</strong>nti).iii. In un caso-studio (abitazioni a Bagnolo in Piano (RE), peraltro non di edilizia pubblica)l’intercapedine di spessore 5 cm delle partizioni interne contiene due strati di pannelliCelenit N® (pannello in <strong>la</strong>na di legno di abete mineralizzata e legata con cementoPort<strong>la</strong>nd ad alta resistenza: spessore 20 mm; massa superficiale: 10 kg/m²).iv. I serramenti sono frequentemente in legno trattati con vernici di origine vegetale ecomunque senza sostanze nocive / tossiche con vetri doppi a camera o comunquebasso emissivi e siliconi a base vegetale per <strong>la</strong> sigil<strong>la</strong>tura. Va tenuto presente che lenuove realizzazione dovranno incorporare vetri e serramenti ad elevate prestazioni intermini di trasmittanza, in quanto i requisiti di legge (d.lgs. 311/2006) sono moltorestritivi. Ai fini del contenimento dei consumi complessivi le superfici vetrate vanno158

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