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Scarica la ricerca - vol I (13,1 MB) - federcasa lombardia

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Linee guida per una casa dure<strong>vol</strong>e e sostenibile in re<strong>la</strong>zione al parco edilizio esistente nel territorio di Mi<strong>la</strong>noPer quanto riguarda <strong>la</strong> valutazione delle caratteristiche microclimatiche e ambientali degli spaziaperti adiacenti agli edifici 76 , sono fondamentali le caratteristiche dei materiali di pavimentazionee rivestimento, nonché di quelli che costituiscono gli elementi di arredo esterno e <strong>la</strong> dotazione dielementi vegetali. La loro scelta richiede lo stesso grado di attenzione posto per altre partidell’edificio. Tali elementi, assieme alle pareti che li delimitano, influiscono in modo determinantesul benessere termico degli utenti degli spazi stessi, oltre a rappresentare un valore autonomodal punto di vista estetico-funzionale.La temperatura superficiale costituisce <strong>la</strong> principale variabile per <strong>la</strong> definizione delle interazionitermiche fra i materiali e l’ambiente esterno 77 ed essa è influenzata dalle condizioni diirraggiamento delle superfici e dal coefficiente di emissività (spettro di lunghezze d’ondadell’infrarosso); quest’ultimo è funzione del tipo di materiale, del colore, del trattamento e/o dellecondizioni d’usura del<strong>la</strong> superficie.Le superfici chiare hanno ovviamente un'albedo 78 più alta delle superfici scure e pertanto <strong>la</strong>scelta di colorazioni chiare dell’in<strong>vol</strong>ucro e del<strong>la</strong> pavimentazione esterne all’edifico (strade,marciapiedi, parcheggi, etc.) permette <strong>la</strong> riduzione delle temperature superficiali e <strong>la</strong> riduzione deicarichi so<strong>la</strong>ri ai fini del condizionamento degli spazi chiusi. Il ricorso ad un adeguato progetto delverde e ad elementi architettonici dotati di fontane o specchi d’acqua dovrà essere dimensionatoin modo da produrre effetti control<strong>la</strong>ti sul microclima dell'area, specie per i picchi di temperaturaestivi e per control<strong>la</strong>re l'irraggiamento so<strong>la</strong>re diretto sugli edifici e sulle superfici circostantidurante le diverse ore del giorno.Anche altre soluzioni di progetto possono consentire riduzioni sia dell'assorbimento del<strong>la</strong>radiazione so<strong>la</strong>re, in estate, sia delle dispersioni per convezione, in inverno.Buona norma, del resto già ampiamente diffusa è anche quel<strong>la</strong> di curare l'ombreggiamento dellezone adibite a parcheggio o delle zone stradali che sono utilizzate per lo stazionamento deiveicoli. In generale l'esperienza indica che è bene garantire una copertura dell’ombreggiatura dialmeno il 50% del<strong>la</strong> superficie lorda del parcheggio.1.3. Tipologia Edilizia e coefficiente di formaIl Coefficiente di forma, altro parametro selezionato anche dal<strong>la</strong> normativa come elementoprimario in questa categoria di interventi, 79 indica che ad una superficie disperdente più ampiarispetto al <strong>vol</strong>ume riscaldato, corrispondono maggiori perdite di calore. Un rapporto ridotto tra <strong>la</strong>superficie dell’in<strong>vol</strong>ucro e quel<strong>la</strong> dei piani consente un sensibile risparmio di energia. Per questaconfigurazione del fabbricato peraltro, non si prevedono costi aggiuntivi in termini di costruzione,ma piuttosto si valuta un risparmio.Oltre al coefficiente di forma <strong>la</strong> qualità complessiva in termini di risparmio energetico dipendeanche dell’orientamento del fabbricato, che ovviamente incide a sua <strong>vol</strong>ta sul<strong>la</strong> tipologia daadottare. La c<strong>la</strong>ssica disposizione del fabbricato, con sviluppo longitudinale secondo l'asseeliotermico, oggi si rapporta ad una ulteriore condizione: l’integrazione dei sistemi di captazioneso<strong>la</strong>re con l’architettura del fabbricato.La soluzione che vede come scelta prevalente <strong>la</strong> disposizione degli appartamenti con fronte Est-Ovest (zona notte a est, zona giorno a ovest) si alterna quindi ad una disposizione che vede ilfronte maggiore con esposizione sud-nord (zona notte e zona giorno passanti nord-sud).L’assetto est-ovest non è invece adeguato per il massimo sfruttamento dell'energia so<strong>la</strong>reattraverso pannelli integrati con <strong>la</strong> forma del fabbricato.76 PREFER-G. Scudo-Manuale per <strong>la</strong> progettazione integrata “energy saving”- parte prima77 PREFER-G. Scudo-Manuale per <strong>la</strong> progettazione integrata “energy saving”- parte prima78 L'albedo (dal <strong>la</strong>tino albēdo, “bianchezza”, da album, “bianco”) di una superficie è <strong>la</strong> frazione di luce o, più ingenerale, di radiazione incidente che viene riflessa indietro. L’esatto valore del<strong>la</strong> frazione dipende, per lo stessomateriale, dal<strong>la</strong> lunghezza d’onda del<strong>la</strong> radiazione considerata. Se <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> albedo viene usata senza ulteriorispecifiche, si intende <strong>la</strong> luce visibile.79 parametro necessario all’individuazione dell’indice di prestazione energetica per <strong>la</strong> climatizzazione invernale,espresso in kWh/m 3 anno.217

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