12.07.2015 Views

Scarica la ricerca - vol I (13,1 MB) - federcasa lombardia

Scarica la ricerca - vol I (13,1 MB) - federcasa lombardia

Scarica la ricerca - vol I (13,1 MB) - federcasa lombardia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Federcasa LombardiaRegione Lombardiada case che hanno un fabbisogno termico fino a 30 kWh/m 2 anno. Sono case da 3 litri di gasolioo 3 metri cubi di metano per metro quadrato di superficie abitata. Segue CasaClima® B; dovesono raggruppate abitazioni che hanno un fabbisogno termico fino a 50 kWh/m 2 anno. Sono caseda 5 litri di gasolio o 5 metri cubi di metano per metro quadrato di superficie abitata.La denominazione di CasaClimaPiú® poi viene data a quegli edifici abitativi che vengono costruitiin modo ecologico e che utilizzano energie rinnovabili per il proprio fabbisogno di calore. Loscopo di questa denominazione é di promuovere lo sviluppo di costruzioni realizzate nel pienorispetto dell’ambiente. Le CasaClimaPiú® devono soddisfare i seguenti criteri:• il fabbisogno termico deve essere inferiore ai 50 kWh/m 2 anno;• il riscaldamento deve essere garantito da fonti energetiche rinnovabili, l’impianto termicocioè funziona senza combustibili fossili;• non vengono utilizzati materiali di costruzione dannosi per l’ambiente e per <strong>la</strong> salute;• almeno uno dei seguenti provvedimenti ecologici deve essere adottato: pannellifoto<strong>vol</strong>taici, collettori so<strong>la</strong>ri, per l’acqua sanitaria o per il riscaldamento, utilizzo di acquapiovana, tetto verde.Protocollo ITACADiversa è <strong>la</strong> struttura del protocollo sviluppato da ITACA (Istituto per l'innovazione e <strong>la</strong>trasparenza degli appalti e <strong>la</strong> compatibilità ambientale) il quale si prefigura come uno strumentodi valutazione energetico-ambientale, corredato da settanta schede, in cui viene inquadrato ognisingolo requisito re<strong>la</strong>tivo ai diversi aspetti dell'eco-sostenibilità di un progetto.Con <strong>la</strong> costituzione di uno specifico gruppo di <strong>la</strong>voro il 6 dicembre 2001, ITACA ha ritenutonecessario avviare un confronto tra le regioni italiane tale da consentire <strong>la</strong> formu<strong>la</strong>zione di unaserie di regole condivise con le quali poter definire le soglie ed i requisiti necessari per <strong>la</strong>predisposizione di progetti con caratteristiche di bioedilizia. Molte Regioni infatti stanno operandonel settore con finalità ed ottiche profondamente diverse. È su tali basi che è stato e<strong>la</strong>borato unprotocollo di <strong>la</strong>voro condiviso (Protocollo ITACA) che consenta di attribuire un punteggio di ecosostenibilitàagli edifici ma soprattutto è stata definita, in modo univoco, una rego<strong>la</strong> basata supresupposti di certezza scientifica, interesse pubblico e semplicità.La base concettuale è costituita dal GBC (Green Building Challenge, protocollo inglese espostopiù oltre), per il quale ITACA ha interpretato un approccio alle costruzioni basato sul<strong>la</strong>sostenibilità ambientale, dove le risorse e le materie prime siano utilizzate in modo ecologico e <strong>la</strong>riduzione dei carichi ambientali sia consistente.<strong>13</strong>8

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!