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Scarica la ricerca - vol I (13,1 MB) - federcasa lombardia

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Linee guida per una casa dure<strong>vol</strong>e e sostenibile in re<strong>la</strong>zione al parco edilizio esistente nel territorio di Mi<strong>la</strong>noresidenziale. Questo per almeno due ragioni: <strong>la</strong> prima perché il costo delle fonti convenzionalitende a salire a livelli elevati a causa di un incremento del<strong>la</strong> domanda ed a fronte di un’offerta indiminuzione; <strong>la</strong> seconda perché, attraverso un impulso fornito al<strong>la</strong> <strong>ricerca</strong>, ad una politica disostegno per le fonti non inquinanti ed infine all’al<strong>la</strong>rgamento del mercato, si potrà forse ottenereuna sensibile riduzione dei costi di questi impianti.4. Costi per l’efficienza energetica dei fabbricatiÈ interessante rilevare che il metodo svizzero Minergie® indica (nei suoi principi di buonaprogettazione architettonica verificati in un gran numero di interventi) che si possono produrresoluzioni costruttive che non portano ad aggravi nei costi di investimento e mantenimento, adesempio attraverso corrette valutazioni di analisi del sito, di corretta posa degli elementicostruttivi, di adeguato utilizzo degli impianti, ecc., bensì consentono una riduzione complessivadegli stessi. L’esperienza citata è quindi significativa per indicare che <strong>la</strong> soluzione architettonicaed esecutiva non è indifferente in termini di risparmio energetico. Resta comunque necessarioconsiderare, al<strong>la</strong> luce di comparazioni più specifiche tra tipologie differenti, per quali aspetti lequantità e le qualità degli elementi in gioco portano a risparmi reali e misurabili.Gli aspetti di carattere economico significativi per <strong>la</strong> <strong>ricerca</strong>, sono già stati esposti nel capitolo Gdi questa re<strong>la</strong>zione finale, e sono stati prodotti come analisi di due casi di studio per interventi dinuova edificazione e di riqualificazione di edifici esistenti.La qualificazione energetica (sia per i nuovi edifici, ormai obbligati al rispetto del<strong>la</strong> nuovanormativa, sia per gli edifici esistenti) deve tenere in conto, contemporaneamente, i costid’intervento e i costi di esercizio (risparmi energetici resi possibili dall’intervento stesso). Lavalutazione di sostenibilità economica si baserà infatti sul<strong>la</strong> quantificazione del tempo necessarioper coprire, con i risparmi ottenuti, i maggiori costi di intervento (tempo di ritorno) 38 .4.1 Costi di investimento e di esercizioEsaminata una significativa rassegna di dati ed esperienze riguardanti interventi per <strong>la</strong>qualificazione energetica degli edifici, è possibile formu<strong>la</strong>re le seguenti considerazioni:- gli extracosti per il raggiungimento di elevate prestazioni energetiche (segna<strong>la</strong>ti fino adoggi in assenza di norme ora definite dal D.Lgs 311/2006) variavano ovviamente infunzione del<strong>la</strong> tipologia edilizia ed in partico<strong>la</strong>re diminuivano progressivamente nel<strong>la</strong>sequenza indicata:- edificio iso<strong>la</strong>to > villette schiera > edificio in linea > edificio a torre.- per queste ultime due tipologie edilizie (certamente fra quelle di maggiore interesse peredilizia residenziale pubblica) gli extracosti corrispondenti al raggiungimento di standarddi tipo C<strong>la</strong>sse “A” sono indicati in letteratura con un valore compreso tra il 4 o il 5% el’11% del costo di una soluzione edilizia fino a ieri considerata di normale qualità(rispetto del<strong>la</strong> Legge 10/’91);- gli extracosti ovviamente, aumentano con <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse energetica di riferimento ma l’aumentonon è lineare in tutto il campo. Presenta un punto di flesso, per le 2 tipologie in linea e atorre, in corrispondenza di valori di fabbisogno energetico attorno a 50 kWh/m² anno,quindi tra le c<strong>la</strong>ssi che il protocollo CasaClima®, ad esempio, individua come “C” e “B”;- i valori di risparmio energetico possono toccare, per edifici in c<strong>la</strong>sse “A”, anche l’80%(nel confronto con le prestazioni standard ex legge 10/'91), mentre nei casi di edifici conprestazioni meno performanti (es: c<strong>la</strong>sse “C”) si ottengono risparmi dell’ordine del 30-40%, confermati da esperienze reali;- i costi di costruzione presi a base di questo confronto sono stati frequentementequantificati negli anni scorsi, stimati in letteratura, attorno a 900-1.000 €/m², ma sul<strong>la</strong>base di dati di mercato attuali, si ritiene che per l’area mi<strong>la</strong>nese, possano oggi risultaresuperiori, anche per l’edilizia residenziale pubblica.38 La valutazione separata dei due costi, senza <strong>la</strong> loro combinazione nell’indicatore “tempo di ritorno”, renderebbedifficile <strong>la</strong> verifica di sostenibilità economica.31

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