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Scarica la ricerca - vol I (13,1 MB) - federcasa lombardia

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Federcasa LombardiaRegione LombardiaSecondo lo studio compiuto da Gian Battista Barbarossa negli anni Novanta su circa <strong>13</strong>0.000alloggi residenziali di proprietà dell’Istituto Autonomo Case Popo<strong>la</strong>ri di Mi<strong>la</strong>no il patrimonioresidenziale era tecnologicamente suddivisibile nelle seguenti cinque c<strong>la</strong>ssi:Muratura piena 17 %Struttura mista 30 %Alloggi prefabbricati a pannelli portanti 21 %Struttura puntiforme e tamponamento con intercapedine 12 %Edilizia industrializzata 20 %Oggi questi calcoli sarebbero completamente da rivedere al<strong>la</strong> luce delle avvenute demolizioni,cessazioni, aggiunte e modificazioni delle consistenze patrimoniali dell’ALER.Il parco residenziale mi<strong>la</strong>nese, infatti, da una <strong>la</strong>to è stato fortemente influenzato dal<strong>la</strong> presa dicoscienza avvenuta negli anni Ottanta e Novanta del<strong>la</strong> vetustà edilizia del suo patrimonio e delsuo stato di conservazione. In questi due decenni, infatti, ci si rese conto che una considere<strong>vol</strong>eparte del parco immobiliare versava in precarie condizioni conservative e si valutò cheeconomicamente <strong>la</strong> situazione stava per divenire drammatica.Per far fronte all’emergenza, acuita da una grave condizione economica di passività dell’Istituto,in quel frangente si pensò di ricorre al<strong>la</strong> vendita di parte del patrimonio immobiliare IACP perpoter disporre immediatamente di capitali da reinvestire.Si procedette, quindi, ad una prima alienazione di circa 10.000 alloggi con lo scopo di risanare ilbi<strong>la</strong>ncio e poter intervenire con opere di manutenzione straordinaria.Rispondendo ai suoi compiti istituzionali, inoltre, in questi ultimi anni l’ALER si è sforzato diascoltare le nuove istanze provenienti dal<strong>la</strong> società civile e dalle inevitabili modificazione delloscenario urbano di riferimento. Richieste sempre maggiori provengono, infatti, da partico<strong>la</strong>ricategorie sociali quali anziani, extracomunitari, studenti, diversamente abili e impiegatitemporanei legati al<strong>la</strong> flessibilità e precarietà del mercato <strong>la</strong>vorativo. La frammentazione deinuclei familiari, inoltre, ha subito un rapido e inaspettato aumento.Il trend di crescita del numero dei nuclei familiari costituiti da una so<strong>la</strong> persona in questi ultimianni ha continuato inesorabilmente ad aumentare, rendendo ancora più complessa <strong>la</strong> situazioneche si era registrata tra il 1997 ed il 2003, quando il numero delle persone sole locatarie di unitàresidenziali di proprietà dell’ALER erano passato dal 9,7% al 29,01%.Diversificare e rendere maggiormente flessibili le strutture architettoniche è divenuto quindi unodei compiti principali dell’Istituto che, insieme al<strong>la</strong> Regione Lombardia e ad altre istituzioni locali,hanno s<strong>vol</strong>to un’attenta azione di concertazione nell’ambito del<strong>la</strong> riqualificazione urbana e delproprio patrimonio immobiliare. Tuttavia, malgrado questi sforzi, cospicue parti del patrimonioresidenziale pubblico versano ancora in condizioni di conservazione precaria.La stessa Azienda Lombarda Edilizia Residenziale negli scorsi anni ha sentito <strong>la</strong> necessità diverificare lo stato conservativo del suo patrimonio immobiliare per non risultare economicamentesperequativa nei confronti dei suoi utenti. L’ufficio patrimoniale si è dunque occupato dicatalogare il proprio patrimonio edilizio schedandolo secondo alcune grandi macrocategorie:- C<strong>la</strong>sse di Conservazione 1 (edifici in buono stato di conservazione assegnati al 100%del canone locatario)- C<strong>la</strong>sse di Conservazione 2 (edifici con gravi danni, verificati da sopraluoghi appositamentepredisposti, assegnati con una detrazione del 20% sul normale canone locatario)- C<strong>la</strong>sse di Conservazione 3 (edifici che non risultano a norma - es. non conformi alleprescrizioni sancite dal<strong>la</strong> Legge n. 457 del 5 agosto del 1978 - assegnati con unadetrazione del 40% sul normale canone locatario)- C<strong>la</strong>ssi di Conservazione 4 e di Conservazione N (edifici in buono stato di conservazioneassegnati al 100% del canone locatario seguendo nuove modalità contrattuali)74

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