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Scarica la ricerca - vol I (13,1 MB) - federcasa lombardia

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Federcasa LombardiaRegione LombardiaStrutture trasparenti verticali esterneLe strutture trasparenti costituiscono notoriamente elementi critici d’in<strong>vol</strong>ucro, perché rompono <strong>la</strong>continuità dell'elemento a maggior resistenza termica, creando un’area che favorisce le perdite dicalore sia per trasmissione sia per venti<strong>la</strong>zione. A tal proposito, <strong>la</strong> recente normativa introduceuna maggiore attenzione verso tali strutture che, se ben progettate, possono costituire unostrumento per garantire buone prestazioni in fatto di iso<strong>la</strong>mento ed anche elementi integrati dischermatura so<strong>la</strong>re.Il tema delle strutture trasparenti è molto importante quindi, perché in fase di bi<strong>la</strong>ncio energeticoesse influiscono sensibilmente sia sulle valutazioni inerenti le perdite di calore per trasmissionesia sugli apporti gratuiti di energia so<strong>la</strong>re nel periodo invernale.In partico<strong>la</strong>re gli aspetti legati alle caratteristiche delle superfici vetrate attengono all’analisi del<strong>la</strong>radiazione so<strong>la</strong>re incidente in re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> posizione geografica ed all’orientamento, al<strong>la</strong>tipologia e tecnologia costruttiva ed alle dimensioni delle superfici vetrate.Per considerare questi aspetti occorre definire un meccanismo che valuti attraverso simu<strong>la</strong>zionidinamiche, giornaliere e mensili, gli effetti legati al dimensionamento delle aperture rispetto al<strong>la</strong>loro esposizione, <strong>la</strong> collocazione degli ambienti (dimensionandone il giusto rapporto diilluminazione diurna in funzione delle specifiche attività sviluppate al loro interno), gli effettiderivanti dall’ombreggiamento delle superfici trasparenti (in re<strong>la</strong>zione all’esposizione e al periododell’anno).In una prima fase di analisi, di tipo sostanzialmente quantitativo, si procede individuandol’orientamento di ogni singolo componente vetrato, presente sul<strong>la</strong> superficie d’in<strong>vol</strong>ucro, rispettoal percorso so<strong>la</strong>re. Utilizzando appositi diagrammi so<strong>la</strong>ri e tabelle dell’intensità energetica sidefinisce l’intensità radiativa incidente su ciascuna esposizione valutando in che misura il datoquantitativo di partenza risulta verificato in re<strong>la</strong>zione alle caratteristiche morfologiche dell’edificio,alle ombre portate di corpi edilizi o masse naturali. Questa analisi iniziale consente di valutare econtrol<strong>la</strong>re gli apporti gratuiti estivi ed invernali derivanti dai fenomeni di interazione solecostruito.In generale quindi si può riassumere che i principali parametri da control<strong>la</strong>re si concentrano infase progettuale e sono legati alle esigenze di iso<strong>la</strong>mento, tenuta, controllo so<strong>la</strong>re, venti<strong>la</strong>zionenaturale. In gran parte quindi si risolvono studiando l’esposizione del fabbricato rispetto al<strong>la</strong>posizione del sole sull’orizzonte e l’orientamento delle superfici vetrate e le destinazioni d’uso delfabbricato.Controllo dispersioni per trasmissionePartendo dal presupposto che l’utilizzatore si attenga ad un comportamento razionale, ledispersioni risultano in grossa parte attenuate se si fa riferimento ai nuovi valori di trasmittanzatermica di legge, e già a partire dal 1 gennaio 2006.Limiti di legge (L.311/2006):Zona climaticaDal 1 gennaio2006U [W/mq K]Dal 1 gennaio 2008U [W/mq K]Dal 1 gennaio 2010U [W/mq K]Te<strong>la</strong>io e vetro Vetro Te<strong>la</strong>io e vetro Vetro Te<strong>la</strong>io e vetro VetroD 3,1 2,6 2,8 2,1 2,4 1,9E 2,8 2,4 2,4 1,9 2,2 1,7F 2,4 2,3 2,2 1,7 2,0 1,3mentre per <strong>la</strong> Regione Lombardia (DGR 31.10.2007- tab.A3 –allegato A)192

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