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Linee guida per una casa dure<strong>vol</strong>e e sostenibile in re<strong>la</strong>zione al parco edilizio esistente nel territorio di Mi<strong>la</strong>noAnche <strong>la</strong> normativa nazionale appare sensibile a questo aspetto, tanto che nell’allegato I, comma12 del D.Lgs. n. 311/2006, è chiaramente espresso l’obbligo di utilizzo di fonti rinnovabili percoprire il 50% (20% nei centri storici) del fabbisogno annuo di energia primaria per il soloriscaldamento dell’acqua domestica.Instal<strong>la</strong>zione di elettrodomestici a basso consumoL’utilizzo di elettrodomestici, ormai molto diffuso, che comporta un impiego quasi esclusivo dienergia elettrica (energia molto pregiata in ragione del<strong>la</strong> sua produzione) indica una doverosaattenzione al<strong>la</strong> riduzione dei consumi in questo specifico settore. Analogamente, come giàespresso nel capitolo B6, occorre privilegiare anche dispositivi di illuminazione dure<strong>vol</strong>i nel tempoe a basso consumo 5 . A titolo di esempio, si è osservato che se le città utilizzassero <strong>la</strong> tecnologiaa led per l'illuminazione pubblica (più costosa in termini di instal<strong>la</strong>zione, ma molto vantaggiosaper <strong>la</strong> manutenzione) si risparmierebbe ogni anno l'energia equivalente a 14 milioni di barili dipetrolio, con grande beneficio per l’ambiente. Si stima infatti che le applicazioni dell'illuminazioneda led con linee elettriche a bassa potenza potrebbero ridurre <strong>la</strong> domanda di energia del paeseper una potenza complessiva pari a quel<strong>la</strong> di due centrali elettriche.1.3. Durabilità dei componenti ediliziDeterminare con un sufficiente grado di approssimazione <strong>la</strong> durata di vita di un organismo edilizionon è sempre un facile obiettivo da raggiungere, dal momento che sono diversi i parametri cheentrano in gioco nel bi<strong>la</strong>ncio complessivo; certo è che <strong>la</strong> buona qualità dei materiali dacostruzione riveste sicuramente un importante ruolo, c<strong>la</strong>ssificandosi come una garanzia dirisparmio economico nel tempo, in grado di ridurre eventuali costi di manutenzione o sostituzioneper elementi ammalorati di posa re<strong>la</strong>tivamente recente rispetto al<strong>la</strong> vita del fabbricato.La durabilità dei componenti edilizi infatti è un fattore talmente sensibile, da essere oggetto di unaspecifica norma UNI 11156, “Valutazione del<strong>la</strong> durabilità dei componenti edilizi”, <strong>la</strong> quale indica ilcomportamento nel tempo dei componenti edilizi quando sottoposti all’influenza degli agentispecifici previsti nel<strong>la</strong> fase di esercizio.Recependo alcuni aspetti del<strong>la</strong> direttiva ISO 15686 “Buildings and constructed assets. Service lifep<strong>la</strong>nning”, quadro generale a livello internazionale in merito al<strong>la</strong> valutazione del<strong>la</strong> vita utile di unedificio, <strong>la</strong> UNI 11156 definisce <strong>la</strong> vita utile del singolo componente (Service life) come il periododi tempo che intercorre tra <strong>la</strong> prima posa e il momento in cui l’elemento tecnico non è più in gradodi garantire i livelli prestazionali richieste, considerando un livello di manutenzione minimodurante il periodo di uso e gestione dell’organismo edilizio 6 .Nello specifico ambito di questo studio, garantire un funzionamento costante delle caratteristicheprestazionali dell’in<strong>vol</strong>ucro permette, come facilmente immaginabile, di prolungare nel tempo ivantaggi del contenimento energetico previsto in fase di progettazione.2. PROGETTAZIONE DI NUOVI EDIFICI2.1 Controllo di elementi architettonici2.1.1 Forma dell’edificioÈ noto da sempre che <strong>la</strong> compattezza dei <strong>vol</strong>umi di un fabbricato incide fortemente sulle suedispersioni termiche in quanto <strong>la</strong> superficie dell'in<strong>vol</strong>ucro condiziona le trasmissioni di caloreverso l’esterno.5 La durata di una <strong>la</strong>mpada infatti è un fattore importante da considerare. Una <strong>la</strong>mpada ad incandescenza, adesempio, ha una durata media di utilizzo di 1000 ore. Essa raddoppia a 2000 ore per una <strong>la</strong>mpada alogena, eraggiunge il picco di valore con le fluorescenti, in media 8000 ore. All'interno di questa categoria è comunquenecessario distinguere tra le <strong>la</strong>mpade fluorescenti ad alofosfati (6000 ore) e quelle a trifosfori (12000 ore). Adaffermarlo sono gli stessi produttori mondiali come Osram e Philips, da “Il salvagente” - Settimanale dei diritti, deiconsumi e delle scelte, 9 marzo 2006.6 Sia <strong>la</strong> ISO 15686 che <strong>la</strong> norma UNI 11156, infine, introducono anche il termine di Design Life o vita utile diprogetto, indicante <strong>la</strong> “vita utile che il progettista pone come obiettivo, in termini di durata, del suo progetto” (fonte:Wikipedia.it).19

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