MISURA 2.1.1 (e) - ZONE SVANTAGGIATE (articoli 14÷21)ASSE PRIORITARIO 2 - TUTELA E VALORIZZAZIONE DELPATRIMONIO AMBIENTALE E PAESAG-GISTICOSOTTOPROGRAMMA 2.1 - AMBIENTELOCALIZZAZIONELa misura opera nelle zone svantaggiate, così come previsto ai sensi dell’articolo 14 e seguenti delReg. CE 1257/99:Le zone di montagna, definite ai sensi dell’art. 18 del Reg. CE 1257/99, sono quelle delimitate aisensi dell’art. 23 del Reg. CEE 950/97 e le altre zone svantaggiate, definite ai sensi dell’art. 19 delReg. CE 1257/99, sono quelle delimitate ai sensi dell’art. 24 del Reg. CEE 950/97 (vedi allegato n.3).DURATA<strong>2000</strong> – <strong>2006</strong>OBIETTIVIL’attuazione della presente misura concorrerà al perseguimento degli obiettivi globali del Piano diSviluppo Rurale, quali la tutela del territorio e la salvaguardia dei livelli demografici.. Qualiobiettivi specifici la misura si propone di incidere in maniera sostanziale e duratura su:- mantenimento dell'agricoltura in aree a svantaggio naturale;e di influire, seppure non in maniera determinante, su:- salvaguardia del paesaggio e delle caratteristiche tradizionali dei terreni agricoli e forestali;e con riflessi meno evidenti, ma pur tuttavia significativi su:- tutela di ambienti agricoli e forestali ad alto valore naturale.DESCRIZIONE DELLA MISURALa misura prevede, al fine di prevenire o limitare l’abbandono dell’attività produttiva e lospopolamento dei territori meno favoriti, con conseguenze estremamente negative sia in termini didegrado del contesto ambientale, sia di aumento dei rischi di calamità naturali, di integrare i redditidegli agricoltori che presidiano tali territori, così da rendere meno evidente la disparità con gliagricoltori delle zone più favorite e con quanti operano in altri settori produttivi.La misura si prefigge, inoltre, all’interno di tali territori, di salvaguardare la zootecnia attuata conmetodi estensivi, che rappresenta un metodo di utilizzo delle risorse economicamente vantaggioso,se orientato a produzioni di alta qualità, oltre che fattore di miglioramento ne salvaguardia perl’ambiente.La misura è volta a garantire un uso continuo delle superfici agricole e favorire il mantenimento diun livello minimo di popolazione tale da consentire la vitalità della comunità rurale. Si propone,inoltre, la conservazione dello spazio naturale ed il mantenimento, oltre che la promozione, disistemi di produzione agricola sostenibili, che tengano in particolare conto i requisiti ambientali. Atal fine si ritiene utile compensare, almeno in parte, il differenziale di reddito che si registra traquanti svolgono l’attività agricola nelle zone svantaggiate e quanti, invece, operano in territori piùfavorevoli, oltre che indennizzare i maggiori oneri derivanti dagli impegni assunti.Pag. 114
È prevista una modulazione degli aiuti differenziata tra le zone di cui all’art. 18, zone di montagna,e le altre zone svantaggiate ai sensi dell’art. 19. Sarà data priorità alle aziende ad indirizzozootecnico e alle aziende i cui addetti siano residenti in azienda.Caratteristiche principaliIntensità d’aiuto, importo e differenze applicate:L’aiuto viene differenziato, in funzione della gravità degli svantaggi naturali permanenti chepregiudicano l’attività agricola, diversificando le zone di montagna dalle altre zone svantaggiate. Sitiene, inoltre, conto del tipo di produzione diversificando le indennità in funzione delle colture, nelrispetto di quanto previsto all’art. 15, 1° comma, secondo trattino del Reg. CE 1257/99. Al fine,quindi, di perseguire obiettivi di mantenimento della zootecnia di qualità nelle zone marginale, siprevedono priorità per le aziende ad indirizzo zootecnico che attuino un tipo di zootecnia estensivatale da garantire la compatibilità con l’obiettivo della salvaguardia ambientale. Al fine poi diprevenire fenomeni di spopolamento delle aree interessate è dato un punteggio preferenziale alleaziende i cui titolari o coaudiuvanti o salariati risiedono in azienda.Per le aziende ricadenti nelle zone individuate ai sensi 18 del Reg. CE 1257/99 (ex art, 23 del Reg.CEE 950/97) l’indennità viene modulata come segue:- per colture annuali o perenni specializzate ad Ha euro 200- per altri usi dei terreni (ad es. pascoli, prati permanenti, colture perenni non specializzate, ecc.)euro 120Per le aziende ricadenti nelle zone individuate ai sensi 19 del Reg. CE 1257/99 (ex art, 24 del Reg.CEE 950/97), l’indennità viene modulata come segue:- Per colture annuali o perenni specializzate ad Ha euro 150- Per altri usi dei terreni (ad es. pascoli, prati permanenti, colture perenni non specializzate, ecc.)euro 100Per le aziende che hanno bestiame superiore a 3 UBA e che abbiano un carico di bestiame nonsuperiore a 2 e non inferiore a 0,3 UBA ad ettaro, viene accordata priorità assoluta in graduatoria;non sono ammissibili a beneficiare dell’aiuto, e non rientrano in graduatoria, le aziende che abbianoun carico di bestiame superiore a 2 UBA ad ettaro.Per le domande presentate da aziende i cui titolari o coaudiuvanti o salariati sono continuativamentepresenti in azienda è previsto un punteggio addizionale in graduatoria.Il limite massimo di aiuti concedibili per azienda non può, comunque, superare l’importo di 20.000euro per anno.La quota di cofinanziamento FEOGA è pari al 50% dell’indennità liquidabile.I contributi assentiti ai sensi delle Misure Agoambiental,i per servizi non forniti dalla presentemisura, possono sommarsi all’indennità di cui alla presente azione, sempre che sia rispettato quantoprevisto dall’art. 23 del Reg. CE 1257/99.Altri elementiDefinizione delle superfici minimeLa superficie minima aziendale richiesta per poter accedere alle indennità è di Ha 3.Obblighi dei beneficiariSono tenuti al proseguimento di un’attività agricola, sulle superfici impegnate, ed al mantenimentodelle unità di bestiame adulto (UBA) dichiarate, per almeno un quinquennio a decorrere dal primoPag. 115
- Page 1 and 2:
PIANO DI SVILUPPO RURALE PERL’UMB
- Page 3 and 4:
Allegato 1S. GiustinoCiternaCittà
- Page 5 and 6:
INDICEDESCRIZIONE QUANTIFICATA DELL
- Page 7 and 8:
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE---------
- Page 9 and 10:
DESCRIZIONE QUANTIFICATA DELLA SITU
- Page 11 and 12:
capacità d’uso del suolo, ovvero
- Page 13 and 14:
miglioramento del suolo che nei sop
- Page 15 and 16:
(numero totale di incendi, superfic
- Page 17 and 18:
2) densità demografica della popol
- Page 19 and 20:
(il 2%) su 87.000 donne che svolgon
- Page 21 and 22:
più recente il grado di spopolamen
- Page 23 and 24:
di sfruttamento delle innovazioni,
- Page 25 and 26:
economica, le radici dell’afferma
- Page 27 and 28:
I comparti più rilevantiAgricoltur
- Page 29 and 30:
Due aspetti vanno evidenziati in co
- Page 31 and 32:
La collocazione territoriale del si
- Page 33 and 34:
Punti di forza e debolezza del Sist
- Page 35 and 36:
Impatto del precedente periodo di p
- Page 37 and 38:
STATO DI ESECUZIONE FINANZIARIA CON
- Page 39 and 40:
Reg.CE2081/93 Ob5B sottoprogramma 2
- Page 41 and 42:
Gli obiettivi generali del regolame
- Page 43 and 44:
potenziamento, la creazione di magg
- Page 45 and 46:
Coerenza interna del PianoIl Piano,
- Page 47 and 48:
gerarchia sono stati elaborate le m
- Page 50 and 51:
Nello specifico le priorità sono:1
- Page 52 and 53:
Piano forestale regionaleIl Piano f
- Page 54 and 55:
Locali. Esse costituiscono pertanto
- Page 56 and 57:
agronomica dei reflui zootecnici st
- Page 58 and 59:
La prima tipologia, generata dalla
- Page 60 and 61:
ATTUAZIONEStrategieL’analisi econ
- Page 62 and 63:
Quantificazione degli obiettiviGli
- Page 64: PIANO FINANZIARIOSpesa complessivaL
- Page 67 and 68: DESCRIZIONE DELLE MISUREElenco dell
- Page 69 and 70: - Gestione del suolo sotto vincolo
- Page 71 and 72: proprietà delle singole aziende ag
- Page 73 and 74: MISURA 1.1.1 (a) - INVESTIMENTI NEL
- Page 75 and 76: all’acquisizione di strumenti inf
- Page 77 and 78: medesime clausole finanziarie, proc
- Page 79 and 80: MISURA 1.1.3 (p) - DIVERSIFICAZIONE
- Page 81 and 82: 9. opere realizzate in ambito azien
- Page 83 and 84: Condizioni dettagliate di eleggibil
- Page 85 and 86: MISURA 1.1.4 (b) - INSEDIAMENTO DI
- Page 87 and 88: E’ riconosciuto l’insediamento
- Page 89 and 90: MISURA 1.1.5 (d) - PREPENSIONAMENTO
- Page 91 and 92: (in EURO)2000 2001 2002 2003 2004 2
- Page 93 and 94: MISURA 1.2.1 (g) - MIGLIORAMENTO DE
- Page 95 and 96: dell’investimento per la sua dura
- Page 97 and 98: g) Investimenti per la trasformazio
- Page 99 and 100: ) avviamento di organismi di commer
- Page 101 and 102: MISURA 1.3.1 (l) - AVVIAMENTO DI SE
- Page 103 and 104: esercizio, in modo che al quinto an
- Page 105 and 106: alla presente azione saranno, preva
- Page 107 and 108: sviluppino adeguate professionalit
- Page 109 and 110: La dotazione finanziaria pubblica n
- Page 111 and 112: Si conferma che le garanzie prestat
- Page 113: − dati sull’importo totale dell
- Page 117 and 118: MISURA 2.1.2 (f) - MISURE AGROAMBIE
- Page 119 and 120: Gli importi dell’aiuto sono modul
- Page 121 and 122: LocalizzazioneAcquiferi sensibili,
- Page 123 and 124: Indicatori di impatto ambientaleVar
- Page 125 and 126: Localizzazione:L’Azione sarà app
- Page 127 and 128: - per l’olivo: Fecciaro, Raggio e
- Page 129 and 130: BENEFICIARILa misura prevede la con
- Page 131 and 132: IMPORTI UNITARI DEGLI AIUTI PER AZI
- Page 133 and 134: ALLEGATO f.a “Dosi di riferimento
- Page 135 and 136: COLTIVAZIONI ERBACEESCELTA DEL TERR
- Page 137 and 138: COLTURE ORTICOLEAVVICENDAMENTOE’
- Page 139 and 140: Sambucus nigraSpartiumTaxus baccata
- Page 141 and 142: MISURA 2.1.3 (t) - TUTELA DELL’AM
- Page 143 and 144: - migliorare e conservare i pascoli
- Page 145 and 146: I contributi alle spese sono liquid
- Page 147 and 148: INDICATORI FISICIAzione Indicatori
- Page 149 and 150: Per il periodo di validità del Pia
- Page 151 and 152: I contributi alle spese di impianto
- Page 153 and 154: Allegato AElenco di riferimento del
- Page 155 and 156: MISURA 2.2.2 (i) - ALTRE MISURE FOR
- Page 157 and 158: - di 1.016.000 EURO, di cui 508.000
- Page 159 and 160: - migliorare la capacità delle for
- Page 161 and 162: del consumo di combustibili fossili
- Page 163 and 164: per i consorzi fra privati o misti
- Page 165 and 166:
Per l’azione d), trattandosi di i
- Page 167 and 168:
INDICATORI FISICINr. beneficiariPr
- Page 169 and 170:
mediante concessione di contributi
- Page 171 and 172:
ispetto del “de minimis” di cui
- Page 173 and 174:
Azione a)Azione b)Azione c)Azione d
- Page 175 and 176:
Totale delle spese pubblicheTotale
- Page 177 and 178:
Caratteristiche principaliIntensit
- Page 179 and 180:
1. interventi di ristrutturazione,
- Page 181 and 182:
MISURA 3.3.2 (q) - GESTIONE DELLE R
- Page 183 and 184:
interaziendali e collettivi.Sono co
- Page 185 and 186:
AUTORITÀ COMPETENTI E ORGANISMI RE
- Page 187 and 188:
Nella fase di attuazione, oltre all
- Page 189 and 190:
LA CONCERTAZIONE E LA CONSULTAZIONE
- Page 191 and 192:
−COOPERATIVE E OPERATORI AGRICOLI
- Page 193 and 194:
APPENDICEPag. 193
- Page 195 and 196:
Pag. 195
- Page 197 and 198:
Pag. 197
- Page 199 and 200:
Tabella 5 - Varietà e ruralità.De
- Page 201 and 202:
Figura 1 - Transizioni intersettori
- Page 206 and 207:
Pag. 206
- Page 208 and 209:
Tabella 22 - Distribuzione della su
- Page 210 and 211:
Tabella 26a - Composizione PLV (pre
- Page 212 and 213:
Pag. 212
- Page 214 and 215:
Pag. 214
- Page 216:
Pag. 216