Il Piano di sviluppo intende offrire agli operatori agricoli l’opportunità di realizzare l’obiettivo diuno stabile sviluppo economico con il massimo della libertà nelle scelte imprenditoriali tra un vastoventaglio di opzioni in funzione delle risorse dell’impresa, delle opportunità offerte dal territorio edal contesto economico sociale in cui l’impresa opera. Il piano può consentire alle imprese dipresentare e, quindi, realizzare un business plan aziendale che individui la singola strategia disviluppo sostenibile, i servizi all’ambiente e al territorio e sul quale potrà essere valutatal’ammissibilità e correlata una modulazione degli aiuti.Un tale modello è coerente con le linee guida che devono orientare la strategia di sviluppodell’economia regionale, che sono improntate sui seguenti principi:1. sviluppo rurale integrato ed endogeno;• Lo sviluppo integrato è la risposta per ovviare all’incapacità di parte dell’agricoltura,soprattutto nelle zone più marginali, a realizzare redditi e condizioni di vita sufficienti adevitare lo spopolamento delle zone rurali, soprattutto da parte delle giovani generazioni. Ladiversificazione, insieme al miglioramento della competitività, sono fattori determinanti perl’incremento ed il consolidamento dei redditi agricoli, che, a loro volta, costituiscono la baseper uno sviluppo diffuso del territorio rurale;• Lo sviluppo endogeno mira a valorizzare tutte le risorse interne, evitando di importaremodelli incompatibili con le caratteristiche del territorio. La valorizzazione delle risorseumane, dei prodotti tipici e della vivibilità e bellezza dello spazio rurale, lo sviluppo delleattività agrituristiche e di quelle ricreative, il turismo volto alla riscoperta di valori culturali,artistici e religiosi potranno creare nuove opportunità di reddito, oltre a nuovi stili di vita edopportunità sociali, frenando l’esodo dalle campagne.2. sviluppo economico compatibile con la sostenibilità ambientale.• La sostenibilità ambientale è essenziale per valorizzare il capitale naturale dei territori rurali,allo scopo di mantenere inalterate le potenzialità dell’ambiente, quale risorsa strategica per losviluppo, per il miglioramento delle condizioni di vita e della salute dei consumatori. In taleottica si collocano l’orientamento delle tecniche agricole verso un sempre minor ricorso amezzi tecnici di natura chimica, e l’adozione di pratiche volte a contenere il rischioidrogeologico.3. Parità uomo donna.• Le pari opportunità uomo e donna sono garantite in tutte le misure, in particolare,nell’attuazione del Piano verranno previste apposite priorità.La scelta di utilizzare, potenzialmente, tutti gli strumenti messi a disposizione dal Reg. CE n.1257/99, è legata, da un lato, alla lunghezza del periodo di programmazione, e dall’altro alladifficoltà di prevedere la risposta che il territorio vorrà e saprà dare. Per questo non si è scelto, Adeccezione di alcune misure (relative all’art. 33, zone svantaggiate ed agroambiente), di prevedereuna specifica zonizazione.Questa scelta, tuttavia, non può prescindere dalla necessità di operare, in questa prima fase, sceltecoerenti ed utili al raggiungimento degli obiettivi descritti. Per questo è importante valutare ilpotenziale di impatto di ogni singola misura rispetto al risultato atteso.Per poter meglio capire come, le singole misure, per le azioni in esse contenute, contribuiscono alraggiungimento degli obiettivi, e di come, le misure stesse, all’interno di ogni singolo asseprioritario, sono in sinergia tra di loro e coerenti con la strategia del piano, sono state costruite dellematrici, suddivise per assi, che, per ogni singola misura, riportano il grado degli impatti sulraggiungimento dei diversi obiettivi definendo una gerarchia di tali impatti. Tenendo conto di talePag. 46
gerarchia sono stati elaborate le matrici per asse di seguito riportate, che, semplificando, rendonopiù immediatamente leggibile il Piano, e danno la possibilità di avere, con immediatezza, unapercezione delle peculiarità, in termini di efficacia, delle distinte misure.‣ Asse prioritario 1‣ Asse prioritario 2Pag. 47
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