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PIANO DI SVILUPPO RURALE PER L'UMBRIA 2000-2006 - Inea

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La collocazione territoriale del sistema agroalimentare umbro 15La buona vicinanza geografica esistente tra agricoltura ed industria di trasformazione (nei termini dicoesistenza dei due segmenti della filiera nello stesso sistema locale) ed il tipo di sistema locale (nelsenso di spiccata o bassa ruralità) in cui questo si verifica, sono gli elementi su cui si basa laseguente lettura territoriale.Il primo elemento, anche se in modo non sufficiente, fornisce indicazioni sul livello di integrazioneterritoriale dell’agroindustria, e quindi sull’utilizzo da parte di questa di materie prime locali, ilsecondo elemento ci informa sulle potenzialità endogene dei sistemi locali rurali, conferite dallapresenza simultanea di agricoltura ed industria di trasformazione dello stesso comparto (perapprofondimenti consultare le tabelle di analisi socioeconomica, in particolare la tabella 29a e b).Nel caso dei cereali è confermato quanto detto sopra: a fronte di una non concentrazione dellesuperfici cerealicole, troviamo una forte concentrazione delle imprese di seconda trasformazione(pane, pasta, pasticceria, ecc.), le quali si localizzano soprattutto in sistemi locali a bassa ruralità(Terni, Perugia, Assisi, Foligno) dove sono presenti le grosse arterie stradali della regione. Leimprese di prima trasformazione (molini) sono invece leggermente meno concentrate sul territorio ehanno rilevanza anche in un sistema locale rurale come Marsciano.Anche nel comparto della carne più del 50% della materia prima è lavorata in quattro sistemi locali(Terni, Norcia, Perugia e Foligno), di cui solo uno ha una spiccata ruralità (Norcia). La presenzasimultanea di capi bestiame allevati ed industria di trasformazione si registra per Perugia, Foligno,Terni ed Assisi (dove in ogni caso si rileva una presenza importante di capi bovini e suini edindustria della carne).La concentrazione di capi allevati (vacche), trova invece una buona rispondenza con l’industrialattiero-casearia. La produzione e trasformazione del latte si localizza in prossimità dei grossi centri,caratterizzati da bassa ruralità : Perugia, Terni, Assisi e Foligno.Nel comparto dell’olio si evidenzia una buona rispondenza geografica, tra concentrazione dellesuperfici coltivate ad olivo ed oleifici, nei sistemi locali di Terni, Perugia, Foligno, e Todi, mentrenel settore del vino tale presenza simultanea si verifica in Orvieto, Perugia, Foligno e Marsciano.Infine nel caso dell’ortofrutta e conserve si rileva una buona concentrazione, in termini di industria,a Norcia per la lavorazione del tartufo e le lenticchie, mentre buona prossimità geografica, traagricoltura ed industria, si rileva per Terni e Foligno.In sostanza emerge che gran parte delle filiere agroalimentari si concentrano nei sistemi locali abassa ruralità (Perugia, Terni, Foligno, Assisi) dove forte è l’effetto attrattivo dei centri urbani.Solo in alcuni casi troviamo fenomeni di concentrazione in sistemi locali rurali: Marsciano edOrvieto per il vino, Todi per l’olio.In questo contesto, Norcia spicca per essere un sistema locale rurale che presenta concentrazione indue comparti agroindustriali (lavorazione salumi e conserve) senza avere un corrispettivo nel settoredegli allevamenti e delle coltivazioni.15 Non avendo a disposizione, per l’agricoltura, dati recenti a livello comunale, si sono incrociati i dati del censimentodell’agricoltura 1991, con quelli del censimento intermedio dell’industria del 1996.Pag. 31

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