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PIANO DI SVILUPPO RURALE PER L'UMBRIA 2000-2006 - Inea

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−COO<strong>PER</strong>ATIVE E O<strong>PER</strong>ATORI AGRICOLIRisultati della consultazione e della concertazione.Nelle numerose sedi di confronto, caratterizzate, peraltro, da una rilevante partecipazione, è statoriscontrato un ampio consenso sui contenuti e sull’impostazione generale del Piano.Gli argomenti più discussi in fase di consultazione e che sono stati oggetto di osservazione, possonoessere così sintetizzati:- ammodernamento dei sistemi produttivi al fine di perseguire la competitività delle imprese e nelcontempo la qualificazione dei prodotti anche sotto il profilo alimentare;- insediamento giovani agricoltori e prepensionamento;- commercializzazione dei prodotti di qualità con contestuale valorizzazione del territorio sotto ilprofilo economico ambientale e culturale;- formazione;- misure agroambientali e di quelle orientate verso l’ambiente;- opportunità di fissare i limiti dei tetti al massimo e al minimo ai fine dell’attuazione di alcunemisure;- incentivi per le culture biologiche ;- ricomposizione fondiaria;- misure forestali con particolare riferimento alla percentuale di intervento;- incentivi per lo sviluppo di attività extra agricole volte a determinare nuove fonti di reddito pergli agricoltori;- potenziamento dei servizi e delle infrastrutture nelle zone rurali;- coordinamento con gli altri piani della programmazione regionale ;- eccezioni all’art.37 del regolamento CE n. 1257/99 per quanto riguarda in particolare il settoreolivicolo e vitivinicolo;- criteri per dimostrare la redditività economica delle imprese;- valutazione di normali sbocci di mercato;- buone pratiche agricole;- requisiti minimi in ordine al benessere degli animali;Le proposte contenute nel Piano tengono conto nella maniera più ampia possibile di tutti isuggerimenti avanzati nelle diverse sedi di confronto.Confronto con gli organismi di concertazione sull’attuazione del Piano diSviluppo RuraleNelle fasi di attuazione del Piano (gestione, monitoraggio, valutazione, sorveglianza e revisione)saranno coinvolti gli organismi della consultazione, attivati nella sua fase di elaborazione, sulla basedi quanto previsto dalla L.R. n. 13/<strong>2000</strong> e precedenti.Tale confronto sarà quindi promosso, con particolare attenzione riservata all’attuazione delleMisure Agroambientali e di quelle volte a valorizzare il patrimonio ambientale al fine di garantirel’equilibrio con le altre misure di sviluppo rurale e, quindi, un impatto positivo sul territorio,nell’ambito dei seguenti organismi:- Tavolo di concertazione fra le parti economiche e sociali;- Consiglio delle Autonomia Locali;- Tavolo verde con le organizzazioni professionali agricole istituito con deliberazione dellaGiunta Regionale n. 7389 del 12 novembre 1997;- Tavolo Agroalimentare con le organizzazioni di cooperative e con le organizzazioni piùrappresentative del settore agro-alimentare ed agro-industriale;- Autorità ed organismi ambientali riconosciuti (rispettivamente inserite nella sessione ristretta esessione allargata del Comitato regionale di sorveglianza).Pag. 191

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