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PIANO DI SVILUPPO RURALE PER L'UMBRIA 2000-2006 - Inea

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Il Docup ob. 3 che dovrà favorire l’adeguamento e l’ammodernamento delle politiche e dei sistemidi istruzione, formazione ed occupazione, sarà applicato trasversalmente su tutto il territorioregionale.Le Iniziative Comunitarie saranno 4: Leader, Equal, Urban e Interreg. Di queste Leader sarà quelladi maggior rilevanza nel territorio regionale sia in termini di risorse mobilitate che di strettaconnessione con il Piano di sviluppo rurale.Ognuno dei programmi sarà cofinanziato da un solo fondo comunitario anche se il campo diintervento dei singoli fondi sarà notevolmente ampliato. Il FEAOG estenderà notevolmentel’ambito di operatività finanziando anche interventi non strettamente agricoli come ad esempio nelsettore dell’artigianato, del turismo rurale collegato al settore agricolo o nel campo delleinfrastrutture nelle aree rurali. Il FESR d’altro canto finanziando per intero il Docup ob. 2 estenderàl’operatività oltre che al settore delle PMI, del turismo e ambiente anche alle iniziative in campo disviluppo rurale previste nel precedente Ob. 5b.La pressoché completa sovrapposizione territoriale dei 3 Programmi comporta un problema dicoerenza e coordinamento delle fasi di predisposizione dei piani in modo da garantire una sinergiadelle azioni presenti nei vari documenti ed evitare la sovrapposizione di stesse azioni nel medesimoterritorio.Al momento della presentazione del presente Piano non essendo state ancora approvate le areedell’Ob. 2 la coerenza con il relativo DOCUP è assicurata in sede di Piano Regionale di Sviluppo.Il coordinamento tra l’operatività del FERS e del FEAOG, finalizzato al rispetto della nonsovrapposizione dei due Fondi, viene assicurato con le indicazioni riportate nella descrizione diciascuna misura.Verrà in ogni caso assicurata omogeneità nella definizione dell’intensità degli aiuti e verrà rispettatoil principio della non sovrapposizione dei due Fondi (FEAOG e FERS) per il finanziamento dellestesse tipologie di intervento.Zone interessate da misure territoriali specificheZone di applicazione delle misure agroambientaliL'individuazione delle zone è stata effettuata sulla base della cartografia redatta per il nuovoPiano Urbanistico Territoriale dell'Umbria (L.R. 52/83 e succ. modifiche), che costituisce lostrumento quadro di pianificazione regionale. Inoltre hanno contribuito alla loro scelta anche lenormative comunitarie, nazionali e regionali, nonché l'adozione di piani specifici quali: ilPiano regionale di risanamento delle acque (DPGR 648/85), il Piano regionale per losmaltimento dei rifiuti (L.R. 44/87), la L.R. 9/95 “Tutela dell’ambiente e nuove norme inmateria di aree naturali protette”, il Piano stralcio sulla qualità delle acque per la tutela esalvaguardia del Lago di Chiusi.Le zone individuate ai fini dell'applicazione del Piano (allegato n. 2) sono le seguenti:Ambiti degli acquiferi sensibili (carta n. 1).Sulla base dei risultati delle più recenti indagini idrogeologiche effettuate sui principaliacquiferi e finalizzate al reperimento di risorse idriche da destinare ad usi civili, la Regione haindividuato nelle aree indicate le zone con acquiferi sensibili.Da queste zone vengono attualmente captati circa i due terzi dell'intero fabbisogno regionale diacqua potabile.Le aree di emergenza o acquiferi a vulnerabilità accertata (carta n.2)L'individuazione delle aree di emergenza è stata effettuata in base alla criticità dei risultatisulle analisi delle acque potabili regionali recentemente effettuate dalle Aziende SanitariePag. 53

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