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PIANO DI SVILUPPO RURALE PER L'UMBRIA 2000-2006 - Inea

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Nello specifico le priorità sono:1. Contribuire alla difesa dell’ambiente mantenendo i trends di riduzione degli impatti, riqualificaree valorizzare l’ambiente naturale antropizzato;2. Valorizzare e rafforzare gli elementi di “vantaggio comparato” rappresentati dalla qualità delleproduzioni e dalla “specializzazione qualitativa” delle imprese agroalimentari in sinergia con ivalori territoriali rappresentati dall’ambiente, dall’attrazione suscitata dal patrimonio storicoartistico e architettonico, dalla cultura e dalle tradizioni locali;3. Riqualificare il tessuto economico rurale attraverso la diversificazione della attività ed ilmarketing territoriale.Coerenza esternaCompatibilità con le altre politiche agricole e di mercatoIn base a quanto previsto nel regolamento il Piano esclude interventi nel campo della ricerca, dellapromozione dei prodotti agricoli e dell’eradicazione delle malattie animali. Viene quindi rimarcatoil principio di una netta demarcazione tra le sfere di competenza delle diverse politiche.In particolare per quanto riguarda la ricerca, gli eventuali progetti che si renderanno necessari peraccompagnare la realizzazione del PSR verranno eventualmente inseriti nell’ambito dei Programmiquadro per la ricerca europea.Gli interventi di promozione non inseriti nel Piano verranno attuati nell’ambito delle diverse OCM,nel Piano è comunque prevista una specifica azione riguardante esclusivamente lacommercializzazione dei prodotti agricoli di qualità.Per quanto riguarda le azioni nel campo del risanamento degli allevamenti dalle zoonosi si rimandaa specifici piani nazionali o regionali di profilassi.Inoltre al fine di assicurare una compatibilità tra politiche di sviluppo rurale e politiche di mercatonel Piano non vengono previsti interventi a carattere strutturale che rientrano nel campo diapplicazione delle varie OCM (ad esempio aiuti per la riconversione varietale, reimpianti emiglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti possono essere finanziati nell’ambitodell’OCM vitivinicola).Coerenza con la programmazione regionaleIl Piano regionale di sviluppo (PRS) e il Piano urbanistico territoriale (PUT) sono gli strumentigenerali della programmazione regionale, come previsto dallo Statuto della Regione dell’Umbriaagli art, 19,20,21. Questi due documenti fanno da cornice ed indirizzano le varie programmazionisettoriali.Piano regionale di sviluppoIl Piano regionale di sviluppo 1999-2002 adottato come schema di Piano dalla Giunta Regionalecon DGR 1539 del 20 ottobre 1999 è impostato sui seguenti temi generali:- il nesso sviluppo, occupazione e welfare;- l’identità regionale;- la programmazione negoziata;- la riforma dello Stato e della Pubblica Amministrazione.Il PRS opera su due linee strategiche fondamentali: la politica dei fattori e la politica dei settori.Non viene prefigurato un modello di sviluppo predeterminato anche se tendenzialmente si orienta auno sviluppo di tipo endogeno che valorizzi le potenzialità locali. L’impostazione per settori ha loscopo di facilitare la definizione analitica delle politiche.La politica dei fattori, considerata con molta attenzione sia a livello comunitario che nazionale, siriferisce alla finanza pubblica, il territorio e l’occupazione.Pag. 50

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