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PIANO DI SVILUPPO RURALE PER L'UMBRIA 2000-2006 - Inea

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miglioramento del suolo che nei soprassuoli di origine naturale sta creando condizioni favorevoli aduna maggiore articolazione strutturale dei soprassuoli.Lo stato dell’ambienteNel 1997 è stata pubblicata la prima “Relazione sullo stato dell’ambiente in Umbria”, che riassumeil quadro conoscitivo complessivo delle diverse componenti ambientali e pone in evidenzia leinformazioni possedute nei vari settori.In sintesi, si può rilevare l’abbondanza di dati su fauna, vegetazione, agricoltura e zootecnia, aspettispesso trascurati in altre relazione sullo stato dell’ambiente, e la carenza di dati su energia, traffico etrasporti. Fra gli sviluppi proposti merita particolare attenzione l’individuazione di indicatori e diindici sintetici in grado di rendere conto della struttura e della qualità complessiva del territorio,quali riferimento per le scelte di sviluppo sostenibile della regione.Rimandando alla consultazione della ”Relazione sullo stato dell’ambiente” per informazioni dimaggiore dettaglio, si riportano schematicamente le principali indicazioni emerse per ciascunacomponente analizzata.Qualità dell’aria.Manca un piano organico di rilevazione e la realizzazione di reti di monitoraggio.Le informazioni derivano da indagini ambientali e campagne di rilevamento effettuate su stazionipuntuali delle province di Perugia (1991-1993) e Terni (1991-1994).Tenuto conto che le rilevazioni sono state eseguite in alcune delle situazioni più problematiche dellaregione, tutte le realtà considerate non registrano condizioni di particolare gravità.Solo il biossido di azoto ha superato occasionalmente il livello di attenzione (200 µg/mc); in tre casiè stato superato il limite per l’ossido di carbonio e per l’ozono; la concentrazione di piomboevidenzia una diminuzione costante nel tempo.Per quanto concerne le deposizioni acide (1990-1995), prevalgono valori di acidità, ma contendenza alla diminuzione negli anni.Acque superficiali.A partire dal 1984 è stato istituito un sistema di monitoraggio sui principali tratti del reticoloidrografico regionale. Per quanto concerne la qualità dell’acqua è stata eseguita la valutazione inbase al valore EBI (Extended Biotic Index) che prevede cinque classi (I= ambiente non inquinato;II= evidenti alcuni effetti di inquinamento; III: ambiente inquinato; IV= ambiente molto inquinato;V= fortemente inquinato) e ne emersa la seguente situazione:- Bacino del Tevere - in genere prevalgono condizioni di inquinamento diffuso che nonraggiungono però condizioni estreme (accentuato inquinamento nel 16% dei casi, mentre il40% risulta leggermente inquinato ed inquinato);- Bacino fiume Chiascio e Topino - prevalgono le situazioni leggermente inquinate (50%) einquinate (27,5%), con presenza di situazioni fortemente inquinate (12,5%);- Bacino fiume Nestore – sono prevalenti condizioni di inquinamento; il 76% presentacondizioni da inquinate a fortemente inquinate;- Bacino fiume Paglia (solo per il 50% in territorio umbro) - il 65% presenta acque inquinate; icasi più gravi (classi IV e V) costituiscono il 6,6%;- Bacino Nera-Velino - per il 50% sono evidenti alcuni effetti di inquinamento; il 25% èinquinato; il 12% molto inquinato e il 9% fortemente inquinato; il fiume rimane in classe IIfino a pochi chilometri prima della cascata delle Marmore.L’uso idropotabile è fortemente condizionato su tutta la rete dalle caratteristiche microbiologiche edall’ammoniaca e nessuna acqua risulta balneabile.Pag. 13

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