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PIANO DI SVILUPPO RURALE PER L'UMBRIA 2000-2006 - Inea

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COLTIVAZIONI ERBACEESCELTA DEL TERRENOSi veda quanto detto per la normale buona pratica agricola.AVVICENDAMENTOPer motivi sanitari è assolutamente sconsigliato il ristoppio cioè il ritorno nell’anno successivo della stessa specie sullo stessoappezzamento, mentre l’obiettivo deve essere quello di massimizzare i vantaggi derivanti dalla coltura precedente, in termini di fertilità estruttura del terreno. Si consiglia comunque l’applicazione di un avvicendamento almeno triennale.PREPARAZIONE DEL TERRENOPer tutti i cereali autunno vernini i lavori preparatori del terreno, in particolare l’aratura, non debbono superare, di norma, 25 cm diprofondità. Nei casi di terreni precedentemente investiti a mais da granella, sorgo o erba medica la profondità del lavoro preparatoriopropriamente detto può essere portata a 30-35 cm per consentire un buon interramento dei residui colturali. Nel caso di colture da rinnovo(es. barbabietola, girasole, tabacco) la profondità può aumentare anche in relazione alle caratteristiche fisiche del terreno. Per molte colture econ opportuni avvicendamenti (es. grano dopo girasole o barbabietola) è buona norma preparare il terreno con una minima lavorazione oaddirittura senza nessuna lavorazione.All’atto dell’interramento dei residui colturali non sono ammessi apporti di azoto per favorire la umificazione dei residui colturali incorporatinel terreno.E’ obbligatorio eseguire tutte quelle opere necessarie per la regimazione delle acque (rete di scolo delle acque superficiali e manutenzionedei fossi di raccolta)SEME E SEMINASementeE’ obbligatorio l’uso di semente certificata.Densità di seminaSi veda quanto detto per la normale buona pratica agricola.CONCIMAZIONEPer la stesura di un corretto piano di fertilizzazione i principali elementi da considerare sono:- fabbisogno delle colture in N, P e K, in base alla resa prevista;- precessioni colturali ,- caratteristiche dei suoli e loro dotazione in elementi nutritivi;- modalità di distribuzione più efficienti per la coltura.Concimazione fosfo potassicaSe la dotazione del terreno è elevata l’apporto di questi elementi può essere sospeso o ridotto.Se la dotazione è buona sono possibili apporti di concimi che coprano le asportazioni delle colture e le perdite dovute all’eventualelisciviazione del potassio (concimazione di mantenimento).Con la dotazione insufficiente la sola concimazione di mantenimento, pone a rischio la produzione. E’ pertanto ammesso integrare questaconcimazione con quote di arricchimento che però vanno concentrate sulle colture più esigenti e nel corso di un certo numero di anni,variabile in funzione del livello di insufficienza e del potere di fissazione del suolo.Per quanto riguarda l’epoca di distribuzione, le concimazioni con fosforo e potassio sono generalmente ammesse solo alla preparazione delterreno; il fosforo può essere localizzato alla semina o al trapianto.E’ sempre sconsigliato l’uso di concimi complessi in copertura, in quanto il fosforo ed il potassio così apportati non vengono utilizzatiappieno dalla coltura.Concimazione azotataIl calcolo delle quantità da somministrare viene fatto sulla base di un bilancio, anche se semplificato, tra gli apporti e i bisogni che si hannonell’intero ciclo colturale. L’azoto che serve è determinato, come il fosforo e il potassio, dall’obiettivo di produzione che si pensa diraggiungere.Per quanto riguarda invece l’azoto che si rende utilizzabile nel corso della coltura, si deve tenere conto della quota di azoto, disponibile nelterreno di quello che sarà reso tale per effetto della mineralizzazione della sostanza organica presente nel terreno e da ciò che deriverà dairesidui della coltura precedente; oltre a quote residuali derivanti da concimazioni organiche condotte negli anni precedenti. L’obiettivo delbilancio è quello di una razionalizzazione e riduzione della conseguente somministrazione di concimazione azotata.IRRIGAZIONEL’irrigazione va valutata non come pratica a se stante ma bensì integrandola nei suoi effetti e limiti applicativi, con le altre tecniche colturali,in particolare la difesa e la concimazione.Per la determinazione del volume di adacquamento, fermo restando la variabilità dovuta alla diversa composizione fisica del terreno, che siconsiglia di rilevare con un’analisi, si consiglia di irrigare in funzione dell’evaporazione giornaliera, delle precipitazioni meteoriche (darilevarsi mediante l’installazione di un pluviometro) e dello stadio fenologico della coltura con l’obiettivo dell’uso contenuto e razionaledella risorsa.Pag. 135

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