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16. I VERBI<br />
La grande varietà di forme verbali del Camp. rende molto arduo il compito di<br />
trovare uno standard che sia rappresentativo della maggior parte dei dialetti.<br />
Abbiamo voluto seguire il criterio della regolarità e dell’etimologia quanto più<br />
<strong>po</strong>ssibile; solo per il tem<strong>po</strong> imperfetto dei verbi ausiliari abbiamo lasciato due forme<br />
per alcune persone (una più diffusa e una più letteraria) per cercare di rappresentare<br />
la maggior parte dei territori del dominio campidanese.<br />
Inoltre abbiamo preferito mantenere nella norma l’uso della /g/ velare nel tema<br />
verbale dei verbi in -nni (‡ più avanti nei verbi irregolari) perché, nonostante siano<br />
forme non etimologiche e più tarde rispetto a quelle con la /gi/ palatale, hanno un<br />
maggiore uso e prestigio letterario sia in <strong>po</strong>esia che in prosa.<br />
Ci è sembrato molto im<strong>po</strong>rtante ri<strong>po</strong>rtare in tabella anche il passato remoto,<br />
seppur difettivo (mancano la 2 a pers. sing. e la prima e 2 a pers. plur.), perchè ancora<br />
vivo in numerose località e perché così chi vuole <strong>po</strong>trà utilizzarlo servendosi delle<br />
nostre tavole.<br />
Per quanto riguarda il congiuntivo imperfetto, dato che questa forma è sempre<br />
meno usata, sostituita nel parlato dall’imperfetto indicativo, abbiamo scelto di mettere<br />
nella norma solo le forme regolari, affinché l’uso sia il più facile <strong>po</strong>ssibile.<br />
Per ciò che concerne l’imperativo, abbiamo deciso di mettere tutte le persone,<br />
seppure la 3 a sing. e la 1 a e 3 a plur. siano voci prese in prestito dal modo congiuntivo<br />
e perciò sono inserite tra parentesi.<br />
Nelle tabelle abbiamo anche messo il doppio nome di alcuni termini grammaticali,<br />
uno che <strong>po</strong>tremmo definire internazionale (coniugatzioni, indicativu, congiuntivu,<br />
imperativu), l’altro (creato secondo i criteri che indicheremo in 17.4.h), sardo autentico<br />
(cungiugadura, inditadori, cungiungidori, cumandadori), a mo’ d’esempio<br />
di come si <strong>po</strong>trebbero fare i neologismi senza dover sfigurare ad ogni costo il sardo<br />
utilizzando solo cultismi stranieri.<br />
16.1. Verbi ausiliari<br />
Il verbo ausiliare ai non ha le forme com<strong>po</strong>ste dei tempi passati, né le forme<br />
dell’imperativo e del participio, <strong>po</strong>iché nel significato di <strong>po</strong>ssedere sono costruite<br />
col verbo tenni (vedi più avanti).<br />
impag. Nuovo 141<br />
9-03-2009, 19:08<br />
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