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quaderno n.3 - ars

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MANETTI, RENZO Desiderium Sapientiae. Simboli esoterici nella città antica. La<br />

Giuntina, Firenze 1996.<br />

- Non è uno studio specifico su Dante, ma contiene veri spunti assai<br />

interessanti sul carattere ermetico, alchemico ed in genere esoterico sulla sua opera e<br />

su quella degli stilnovisti, nonché su opere artistiche come il Campanile di Giotto,<br />

l’abbazia cistercense di San Galgano, la “Madonna del Porto” di Taddeo Gaddi, il<br />

Palazzo e al Fortezza dei Medici la “Primavera” e la “Nascita di Venere” di<br />

Botticelli. La simbologia di queste opere dimostra «il sincretismo spirituale presente<br />

nell’esoterismo delle tre grandi religioni monoteiste: l’Ebraismo, il Cristianesimo e<br />

l’Islam. Fra l’XI e il XV secolo questa comunanza di temi e di esperienze spirituali<br />

trovò espressione nel Sufismo islamico, nella Cabbalà ebraica, nell’Alchimia (l’Arte<br />

Regole), nell’improvviso nascere e fiorire del ciclo del Graal, nella mistica<br />

cistercensa e in quella dei Templari, che ebbero la regola scritta proprio da San<br />

Bernardo. La poesia del Dolce Stil Nuovo e di Dante si colloca nell’alveo di questa<br />

tradizione esoterica, che non si esaurì con il XIV secolo, ma trovò nell’Umanesimo<br />

di Ficino e Pico nuova linfa e nuovi motivi».<br />

MARINO, GUGLIELMO Esoterismo e Divina Commedia, Avatar, Como 1993.<br />

- Analisi in chiave esoterica della “Commedia” di Dante, considerato fedele<br />

d’amore, cataro e templare. Come si legge nell’ultima di copertina, il Marino «si<br />

vale della Divina Commedia come di un grande mantra mediante il quale indaga i<br />

meccanismi delle “cause prime”, individuando, attraverso gli effetti delle stesse, i<br />

momenti magni del Pensiero umano teologico-filosofico ma anche i più immediati<br />

bisogni etici-coscienziali di crescita dell’uomo». Scrive il Marino: «La Divina<br />

Commedia è un libro esoterico. Ciò che Dante descrive va oltre il viaggio della<br />

singola anima umana; spazia lungo tutti gli stati della coscienza attraversabili dal<br />

genere umano … Dante è un iniziato dalla Chiesa Albgese, è cataro e fedele<br />

d’amore … il poema dantesco è il più grande servizio dell’Uomo che il Medioevo<br />

ha donato all’Occidente dove non esisteva un poema dedicato all’eterno divenire<br />

dell’uomo». La “Commedia” è il nuovo libro dei Morti posseduto già dal Tibet e<br />

dall’antico Egitto, ma che la latinità pagana ancora non aveva prodotto.«Solo Dante<br />

… ci ha dato, sotto il velame “di li versi strani”, un grande capolavoro a tutt’oggi, in<br />

gran parte, ancora da conoscere».<br />

L’opera del marino è, in sostanza, un grande commento esoterico alla<br />

“Commedia”, dalla quale è possibile trarre continui insegnamenti per l’uomo che<br />

aspira alla conoscenza, perché Dante è il “Maestro di coloro che sanno”.

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