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quaderno n.3 - ars

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Castelvecchio …. erano sconosciuti anche agli studiosi di Dante … che avevano<br />

preferito ignorarli piuttosto che affrontarli e discuterli criticamente», ma anche la<br />

critica d’oggi non ha cambiato affatto atteggiamento:«è il caso, innanzi tutto, di<br />

Giovanni Getto che, leggendo nel 1948 questi volumi solamente “in omaggio al<br />

nome del Pascoli poeta” finiva per rimanere continuamente deluso “dal susseguirsi<br />

opaco di queste interminabili pagine” ». ma nemmeno quei critici che hanno<br />

affrontato il dantismo pascoliano con maggiore simpatia sono riusciti a liber<strong>ars</strong>i da<br />

un certo senso di fastidio e di ripulsa. Perciò oggi, secondo il Capecchi, se vogliamo<br />

sentire il fascino del Pascoli dentista, dobbiamo cambiare l’angolo di visuale:<br />

«dobbiamo leggerla [l’opera del Pascoli] come una confessione, come una (seppure<br />

mirabilmente velata) autobiografia… Pascoli, con il pretesto di parlare della<br />

“Commedia”, parla di sé: si accinge a studiare il poema per comprendere la struttura<br />

morale dell’oltremondo dantesco… e si accorge progressivamente de la<br />

“Commedia” gli può offrire un pretesto per confess<strong>ars</strong>i». Il Capecchi, dopo aver<br />

notato varie corrispondenze tra i due poeti, evidenzia soprattutto quelle estetiche:«La<br />

“Commedia”, oltre a rappresentare il passaggio della vita attiva a quella<br />

contemplativa, raffigura anche il cammino che, grazie alla guida di Virgilio.<br />

“Studio”, conduce all’ “aste” (Matelda) e, successivamente, alla<br />

“Sapienza” (Beatrice). Il poema sacro, quindi, finisce per rappresentare anche quello<br />

che deve essere, secondo Dante e secondo Pascoli, il cammino che conduce alla<br />

“poesia”: non è sufficiente l’ “ingegno”… ma ci vuole anche lo “studio” degli autori<br />

del passato e delle loro poetiche per poter divenire poeti grandi e regolari».<br />

CATINELLA, GIACOMO Tetralogia Ermeneutica sul Grande Arcano della<br />

Natura, Editrice Miriamica, Bari 1991.<br />

- Contiene due saggi dedicati a Dante: “La<br />

Vita Nova di Dante” e “La prima cantica dell’Inferno dantesco”. Si tratta di analisi<br />

di tipo ermetico-esoterico, che tentano di chiarire significati oscuri e simbologie<br />

sulla base soprattutto di interpretazioni etimologiche di vari termini.<br />

CERULLI, ENRICO Il “Libro della Scala” e la questione delle<br />

fonti arabo-spagnole della Divina Commedia, Biblioteca Apostolica Vaticana, Città<br />

del Vaticano 1949.<br />

CERULLI, ENRICO Dante e l’Islam, in AA-VV., Oriente e<br />

Occidente nel Medio Evo, Accademia Nazionale dei Lineei, Roma 1957.

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