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quaderno n.3 - ars

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la morte, la pace con la guerra in una perenne schiavitù….” (XLII-2).<br />

“ In questa regione della dissomiglianza, che cosa contratteremo, Signore Dio? Guarda<br />

come il genere umano da un capo all’altro del mondo frequenta le fiere; chi cerca di<br />

arricchirsi, chi aspira agli onori, chi si pasce di una dolcezza di una favorevole riputazione..<br />

Passi i mari, e ti apri, navigando, un altro mondo, vai, come dice il Saggio, fino a tre dita<br />

dalla morte; lasci la patria, abbandoni i parenti, non conosci i figli, ti strappi dal fianco della<br />

moglie, e, senza badare a sacrifici, cerchi per comprare, acquisti per perdere, perdi per<br />

dolertene…Che pazzia è questa, figli di Adamo, girare i mari, percorrere la terra, andare in<br />

capo al mondo, "in fatiche innumerevoli, in veglie prolungate, in frequenti digiuni, e spesso<br />

in pericolo di morte" ( 2 Cor. 11,23)?…” ( XLII-3). “La seconda regione è il paradiso<br />

claustrale…” (XLII-4).<br />

“ La terza regione è quella dell’espiazione. Tre sono i luoghi che vengono assegnate alle<br />

anime dei morti a seconda dei loro meriti: l’inferno, il purgatorio, il cielo. L’inferno per gli<br />

empi, il purgatorio per quelli che hanno da essere purificati, il cielo ai perfetti. Quelli che<br />

sono nell’inferno non possono essere liberati, perché nell’inferno non c’è redenzione.<br />

Quelli che sono in purgatorio aspettano la redenzione, ma prima devono subire i tormenti,<br />

sia con il calore del fuoco, sia col rigore del freddo o altro grave dolore. Quelli che sono in<br />

cielo sono pieni di gaudio alla vista di Dio, fratelli di Cristo nella natura, coeredi con lui<br />

nella gloria, a lui simili nella gioconda eternità. Poiché dunque i primi non meritano di<br />

essere liberati e i terzi non hanno bisogno di redenzione, resta che ci fermiamo a quelli di<br />

mezzo per compassione, ai quali fummo uniti per la natura umana. "Andrò" in questa<br />

regione, "e vedrò questo meraviglioso spettacolo" (Es.3.3), come il pio Padre abbandona i<br />

figli che devono essere glorificati nelle mani del tentatore, non perché li uccida, ma perché li<br />

purifichi non mosso dall’ira, ma dalla misericordia, non per la distruzione, ma per<br />

l’istruzione, perché non siano ormai più "vasi di collera pronti per la distruzione" (Rom.<br />

9,22), ma vasi di misericordia da lui predisposti alla gloria. Mi alzerò dunque per venire in<br />

loro aiuto: chiederò con gemiti, implorerò con sospiri, intercederò con preghiere, soddisferò<br />

con il singolare Sacrificio; chissà che il Signore "veda e giudichi" (Es. 5,21), e muti<br />

l’afflizione in requie, la miseria in gloria, il castigo in corona. Con questi buoni uffici puoi<br />

abbreviare la loro penitenza, mettere fine alla loro sofferenza, togliere la loro pena. Percorri<br />

dunque, anima fedele, chiunque tu sia, la regione dell’espiazione, e in questo mercato fa<br />

acquisto per te di sentimenti di compassione” ( XLII- 5).<br />

“ La quarta regione è la geenna. O regione dura e greve, regione da pavent<strong>ars</strong>i, regione da<br />

fuggirsi. Terra dell’oblio, terra d’afflizione, "terra di miserie, terra di tenebre e di disordine,<br />

terra di sempiterno orrore" (Gb 10,22)! Luogo mortifero, in cui v’è fuoco ardente, freddo<br />

rigidissimo, ove è il verme che non muore, fetore intollerabile, i martelli che percuotono<br />

( Pr. 19, 29), tenebre che si palpano, la vergogna dei peccati, i vincoli delle catene, i volti<br />

orribili dei demoni. Tremo tutto e inorridisco al pensiero di questa regione "e sono scosse<br />

tutte le mie ossa (Salmi,21,15). Come mai sei caduto, o Lucifero, figlio dell’ aurora? Eri<br />

coperto d’ogni pietra preziosa" (Ez,28,13); ora "sotto di te c’è uno strato di marciume" (Is.<br />

14,11). O Dio, quanta distanza tra l’indumento ornato di pietre preziose e l’essere coperto<br />

di vermi, tra le delizie del paradiso e il verme roditore dell'inferno! So che quel fuoco è stato<br />

preparato per il diavolo e per i suoi angeli e per gli uomini che gli somigliano, dove

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