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quaderno n.3 - ars

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ad Alagia sua sorella, l’usufrutto di 2600 lire, che possiede in Genova nelle Compere del<br />

sale.<br />

Il 1 luglio 1335 Franceschina Magagnini da Lucca cede ad Alterixia (Alagia), vedova<br />

di Moruello Malaspina 250 lire, scritte nella Compera di S. Lorenzo. L’atto è rogato in<br />

Genova nella contrada di S. Donato dove abita Alterixia. L’altro atto che la riguarda è del 1<br />

febbraio 1343.<br />

Sotto questa data, Magnifica Domina Alaxia marchionissima Malaspina uxor qm.<br />

Magnifici viri domini Moruelis marchionis Malaspina costituisce procuratore Rainerio da<br />

Moneglia.<br />

L’atto fu rogato in Genova nella casa di detta Alaxia, posta in S. Donato.<br />

L’ultimo atto trovato di questa donna, è registrato in una nota del Branchi, e consiste<br />

in un codicillo testamentario del 19 aprile 1344, fatto a rogito del notaio Antonio de Castro<br />

a Genova dalla magnifica Alagia, per restituire alla figlia Fiesca quanto ne aveva ricevuto.<br />

I documenti raccolti in questo articolo sono stati tratti da A. Ferretto: Codice<br />

diplomatico delle relazioni fra la Liguria la Toscana e la Lunigiana ai tempi di Dante.<br />

Di fronte alla vecchia chiesa prepositurale di S. Donato esiste la piazza omonima, che<br />

non mutò mai nome.<br />

Una casa con un vecchio portale di pietra di promontorio attrae l’attenzione, su per le<br />

scale, i capitelli, mascherati da un intonaco bianco di calce, lasciano intravedere la remota<br />

antichità dell’edificio.<br />

Chi poi indugia in fondo alla gradinata della chiesa, a sinistra, potrà scorgere una torre<br />

altissima.<br />

Casa e torre appartenevano alla famiglia Fieschi, questo si è saputo da un atto del 22<br />

marzo 1271 che ricorda la casa del Cardinale Ottobono Fieschi presso gli orti di S. Donato,<br />

ereditata dai fratelli Nicolò e Federico, in virtù del testamento dettato da Ottobono, non<br />

ancora Adriano V, il 28 settembre del 1275.<br />

Il 5 febbraio 1295 è nominata negli atti del notaio Corrado de Castello la casa di<br />

Nicolò Fieschi, posta in “Platea sancti Donati”.<br />

Infine s’ha chiara menzione della torre di S. Donato nel seguente passo del<br />

testamento, con cui Federico Fieschi, fratello di Nicolò e zio di Alagia, essendo in Sarzana<br />

moribondo, lascia eredi il 3 febbraio 1313 il fratello Nicolò di parecchi beni “Item legamus<br />

et iudicamus domino Nocolao de Flisco Lavanie et palatino Comiti frati nostro turrim<br />

nostram de Sancto Donato et omnes possessiones et iura de quibus, ecc.”. (Atto registrato il<br />

18 agosto del 1323 dal notaio Tomaso Casanova Reg. I, f. 130: Archivio di Stato di<br />

Genova).<br />

Questi documenti spiegano perché nella torre di S. Donato di proprietà dei Fieschi poi<br />

passata alla famiglia Grimaldi, trascorse la sua vecchiaia la buona Alagia.

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