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Green
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Dentro il
Golf
A journey through golf
by Matteo Ala
People see it, play it, think about it, but above all live it in
different ways. Just ask ten golfers what this sport means to
them, and they will probably answer ten different things.
Surely, you will find some similarities, but analyzing the different
emotions hidden in the answers, you will realize how
many facets this sport has, despite those clichés that linked it
to boredom, banality and snobbery.
One of the first things that a golfer wants to demolish are
those clichés, trying to explain how golf is a drug rather than
snobbery, pure competitiveness rather than banality.
The first thing to consider in order to understand the different
facets of golf is the age of players, in particular the distinction
between old and new generations, between old
members of the clubs and maybe their nephews who are
just have been introduced to golf.
The difference between them is not only the degree of technical
progress, but lies above all in a much more competitive
approach to golf. Today, golfers are more competitive,
not necessarily only in professional competitions, but also in
informal ones. Today, the way people play sports in general
has led to the development of a culture of the winner, especially
because the winner will enter a context dominated by
social networks, that offers a great media coverage and is
able to highlight personal talents and achievements. In such
a context, golf differs to other sports.
This analysis is not intended to be a hymn or an apology to
the values of this sport, but we want to highlight the culture
of personal success, which depends only on personal abilities,
the results of a good training, energy and the powers
Lo si vede, lo si gioca, lo si pensa, ma soprattutto lo si vive in maniera
diversa. Provate a chiedere a dieci golfisti cosa significhi per loro
questo sport, molto probabilmente risponderanno in dieci modi diversi.
Certo troverete anche alcune analogie ma scavando tra le diverse
emozioni nascoste nelle risposte, vi accorgerete di quante sfaccettature
questo sport riesca ad offrire, nonostante i luoghi comuni
parlino di noia, snobbismo e gioco banale.
Una delle prime cose che il golfista vuole smantellare è questa predisposizione
del pensiero comune cercando di spiegare come si tratti di
una droga piú che di snobismo, puro agonismo piú che banalità. La
prima considerazioni da fare per trovare le diverse essenze del golf
riguarda l’età, in particolare la netta distinzione tra le vecchie e nuove
generazioni, tra i soci storici dei circoli e magari i nipoti ai quali oggi
viene presentato il golf.
La diversità rispetto al golf dei “nonni” non consiste solo in un processo
di modernizzazione tecnica, ma risiede soprattutto in un approccio
nettamente più agonistico. A passo con i tempi l’obiettivo primario
sarà in primis di essere competitivi, non necessariamente nel mondo
del professionismo, ma nella realtà di circolo. Il modo in cui oggi viene
affrontato lo sport in generale porta ad un forte attaccamento verso la
cultura del vincitore, soprattutto perché esso si inserirà in un contesto
dominato dai social network che offrono una vetrina mediatica capace
di esaltare in maniera unica le doti e le conquiste personali. All’interno
di questo quadro generale il golf propone una differenza sostanziale
rispetto ad altre discipline. Questa analisi non vuole essere un inno o
un’apologia ai valori di questo sport ma quello che di buono si vuole
evidenziare é la cultura del successo personale, che dipende solo e
soltanto dalle proprie capacità, dai frutti di un buon allenamento, dal
coraggio e dalla concentrazione con il quale si affronta una gara. Non