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double-breasted in special occasions, Crombie-Coat style.
Moreover, a six-button double-breasted coat with back-belt and
fox or wolf fur neck, a piece of clothing that was prerogative of
noblemen in Florence during the reign of the Medici family.
Informal flannel clothes and pure woollen clothes of 400-480 g.
There must be no limits in patterns, colours and models: singlebreasted
and double-breasted, from blue to Prince of Wales, pinstriped,
browns and dark greens. Sporting clothes in tweed and
velvet are necessary to go to the racecourse or to the countryside.
Let’s pass to spring now.
To spring and to autumn, since there is not much difference.
Two textiles are used in particular: gabardine and solaro. The
former is a difficult textile to handle, a challenging textile for the
tailor, so much that no one is now able to do it. The latter
originated in the army, thus is more informal and has to be used
at day-time. In addition, any textile and any pattern are suitable,
as long as they do not weight more than 300-320 g/m.
What would be the right coat if it was still cold?
Dust coats and raincoats are the right ones in spring
and autumn. Dust coats must be single-breasted
with hidden buttons and brown-coloured.
This model is named after Cover Coat and has three seams on
each cuff. Raincoats do not need to be custom-made and have to
be used just in case of rain.
We have talked about traditional suits. What about special
occasions such as gala and opening nights?
For this kind of events, an elegant man needs to have in his
wardrobe tailcoats, morning dresses and dinner jackets. They have
to be made with flannel in order to avoid unpleasant creases and
also because that is the textile which was used in the past.
piopetto blu per le grandi occasioni, modello Crombie-Coat. In più,
quale simbolo di riconoscimento tra feudatari e ricchi signori della
Firenze dei Medici, occorrerebbe anche un cappotto doppiopetto sei
bottoni con martingala dietro e collo di volpe o di lupo. Abiti formali
in flanella, per tener calde le gambe, e abiti in pura lana di 400-480gr.
A livello di fantasie, colori e modelli non di deve porre limite.
Dal doppiopetto al monopetto e dal blu al principe di galles passando
attraverso i gessati, i marroni e i verdoni. Abiti più sportivi in tweed e
velluti, per andare magari all’ippodromo o in campagna.
Passiamo alla primavera?
Primavera ed autunno perchè alla fine non c’è molta differenza.
Due sono i tessuti usati per antonomasia: il gabardine e il solaro.
Il primo è un tessuto che testa le capacità del sarto; è molto difficile da
lavorare. Infatti non c’è più praticamente nessuno in grado di farlo.
L’altro invece, il solaro, è un tessuto di origini militari, è per un uso informale
diurno. Oltre a questi due si ponno usare qualsiasi tessuto e
fantasia ad una condizione: che non superino i 300-320gr/mt.
E se il freddo si facesse ancora sentire qual è il capospalla adatto?
I capi spalla usati per la primavera e per l’autunno sono gli spolverini e
gli impermeabili. I primi vanno fatti monopetti con bottoni nascosti in
marrone. Questo modello prende il nome di Cover Coat e si caratterizza
per avere quattro cuciture all’altezza di ciascun polso. Invece,
per quanto riguarda l’impermeabile normalmente non è su misura e
serve solo in caso di pioggia.
Abbiamo parlato di abiti tradizionali, ma per le grandi occasioni come
serate di gala e Prime della Scala...
Per quel genere di occasioni un uomo di classe tiene sempre nel proprio
guardaroba, di vari pesi, tight, frak e smoking. Questi vanno fatti
in flanella per evitare spiacevoli grinze. Anche perchè anticamente o
venivano fatti in flanella o venivano fatti in flanella!