Visualizza la rivista a bassa risoluzione in formato pdf

“Guardo fuori dalla finestra e non vedo più montagne, ma un cartellone
pubblicitario, spiega Ron English - Sono circondato da mascotte
aziendali che governano il pianeta. Onnipresenti eppure intoccabili”.
E’ questo che dalla metà anni Ottanta spingerà l’artista a intervenire
sovvertendo i media mainstream, utilizzando le loro stesse tecniche.
L’idea di base è che costringendo la gente a interrogarsi su quanto
davvero sia reale una pubblicità, se ne demistifichino i contenuti commerciali.
Combattere il dilagare di loghi e pubblicità con le loro stesse armi,
creando cortocircuiti percettivi, attraverso la ricontestualizzazione di
simboli e icone della cultura pop contemporanea.
Questo è il Culture Jamming. Un termine coniato dall’indie rock band
Negativland e reso popolare dal critico culturale Mark Dery in un suo
articolo pubblicato nel 1990 sul New York Times.
English comincia a modificare i manifesti pubblicitari alla North Texas
State University nel 1984. Da allora ad oggi il culture jammer americano
è intervenuto su oltre 850 manifesti, in un primo momento per
mostrare le proprie opere in pubblico, poi per veicolare messaggi sociali,
politici e controculturali utilizzando quegli spazi.
Le prime opere di questo genere furono le affissioni contro la multinazionale
del tabacco Camel, in cui English sostituiva la parola Cancer
– cancro - al nome delle sigarette mantenendole invariate, che apriranno
la strada a una lunga serie di lavori, tra cui Think Different, un
manifesto realizzato sulla falsa riga di quelli della campagna della
Apple Computer che associava il logo Mac a Gandhi, Picasso e Miles
Davis. Ron English come testimonial per la “sua” campagna invece
"I look out the window and I cannot see the mountains anymore,
but a billboard”, said Ron English. “I am surrounded by
corporate mascots that rule the world. Omnipresent yet untouchable.
" This is the reason that, in the mid-1980’s, pushed
the artist to intervene in order to subverte the mainstream
media, using their own techniques. The main idea is that
forcing people to wonder about how real an advertisement is
means demystifying its commercial content.
It means fighting the spread of logos and advertisements with
their own means and creating difficulties in their perception,
through the new contextualization of symbols and icons of
contemporary pop culture. We are writing about the Culture
Jamming, a term coined from the indie rock band
Negativland and become popular thanks to the cultural critic
Mark Dery in his article published in 1990 in The New York
Times. English began to change billboards at the North Texas
State University in 1984. Since then, the American culture
jammer has modified more than 850 advertisements, to display
his works in public but also to convey social, political
and countercultural messages using those spaces.
The first works of this kind were billboards against the multinational
tobacco Camel, where English replaced the brand of
cigarettes with the word Cancer; this act would pave the way
for a long series of works, including Think Different, a poster
designed along the lines of the Apple Computers advertisements,
that combined the Mac logo with Gandhi,
157