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Eleganza
tranquilla
Siamo ancora sotto il sole dell’estate 2012 e la moda maschile già ci
ha proiettato nella stagione calda del prossimo anno.
Sarà un uomo diverso quello che gli stilisti e le grandi Maisons ci
hanno consegnato, prima con la rassegna internazionale di Pitti
Uomo a Firenze, e poi a Milano e Parigi con il pret-à-porter di
lusso?
Certamente sarà un uomo con i piedi per terra, con le idee molto
chiare in fatto di lusso inteso come dimensione da vivere senza
identificarla solo con costi proibitivi che la situazione attuale obbliga
a un ridimensionamento su tutti i fronti.
Con il nuovo assetto che l’Italia, l’Europa, il mondo occidentale
dovranno darsi per affrontare un futuro immediato non facile, il
lusso come “categoria di investimento” registrerà meno sofferenze
rispetto ad altri comparti del consumo: lo affermano fonti autorevoli
e lo confermano stilisti credibili come Ermanno Scervino,
Giorgio Armani, Brioni, Donatella Versace, per citarne solo alcuni:
“sarà lusso come ricercatezza estrema di qualità, lusso nel lavoro
sempre più di tipo artigianale che i capi o gli accessori richiedono,
lusso nel modo di pensare l’eleganza senza estremi facili , ormai
anche stilisticamente superati”. I pantaloni, i jeans bucherellati e
strappati? Non ne abbiamo visti molti per il 2013. Piuttosto abbiamo
constatato un ritorno se non al genere classico tout court a
un’eleganza tranquilla. L’uomo del 2013 non vuole giocare ad apparire
ad ogni costo, non vuole abbigliamenti da paparazzate che la
moda lascia a eventuali protagonisti del vuoto. Una passeggiata ricognitiva
tra stands, show rooms e sfilate ci consegna il verbo, ciò
che la moda ritiene sia il look 2013 per un uomo che ispiri sicurezza
e (possibilmente) tranquillità. A Firenze, per arrivare ai padiglioni
della Fortezza da Basso l’organizzazione degli eventi per Pitti
ha seminato nel grande piazzale centinaia di scope, scopini, scopette
di saggina “vestite” da spaventapasseri, su una colonna sonora
bucolica a base di cinguettii , fischietti e strani suoni destinati a tenere
lontani uccellacci immaginari ma soprattutto il negativo.
Pensare in positivo, sempre, è una delle grandi forze del settore abbigliamento
italiano che affronterà un periodo così difficile come
quello che stiamo vivendo nei settori produttivi tutti e che supereremo
ancora una volta.
While we are still enjoying summer this year, designers
are already planning male fashion for next year hot season.
According to what has been presented by fashion houses at
Pitti Uomo in Florence and by luxury prêt-à-porter in Milan
and Paris, will male fashion be different?
Surely, the new man will have his feet on the ground
and clear ideas for what luxury means as a way
of living and not just as a present economic situation that
force general cuts.
While Italy, Europe and the West will have to take
important decisions in order to face the economic
crisis in the future, luxury as an investment is
going to suffer less than other sectors, according to reliable
sources such as Ermanno Scervino, Giorgio Armani,
Brioni and Donatella Versace, to name a few.
They said: “luxury will be extreme pursuit of quality,
more handmade products and elegance without
extremes, now out-to-date”.
We have not seen a lot of trousers and bullet-riddled
jeans for 2013.
We have rather notice a return back to a calm elegance,
if not to a simple classic style.
The man of 2013 does not want to show off at any cost.
Walking through stands, showrooms and runways,
people are allowed to see what fashion thinks is
the right look in 2013 for a man who wants to
inspire security and (possibly) clam.
In Florence, along the way to the pavilions of the Fortezza
Da Basso, the organization of the Pitti events has scattered
in the square hundreds of millet brooms “dressed up” as
scarecrows. The sound-track is made by tweets, whistles
and other odd sounds intended to keep imaginary birds
away, but also negativity.
Always thinking positively is one of the strengths of the
Italian clothing industry, which will face such a difficult
period and get through it one more time.
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