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P. VILLARI - E. CASANOVA. SCELTA DI PREDICHE E SCRITTI DI ...

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<strong>DI</strong> FRA GIROLAMO SAVONAROLA 133<br />

robbo da molti mali; e vi dissi ancora che volevo<br />

ornnino che facesto lega col monde spirituale, e con<br />

gli angeli suoi: e proposimi volere essere vostro<br />

ambasciatore e vostro legato a Die. Bench_ io fossi<br />

presuntuoso e stolto a cosi dire, nondimeno io<br />

fondai la mia presunziono nolla bont_ divina: e<br />

quosto dissi, se voi sarete uniti. Or, preparandomi io<br />

per andare in quella legazione, eeco venire uno che<br />

mi conduceva, il quale mi disse: _ Guarda un poco<br />

prima, come le cose stanno _. Guardai, e vidi un<br />

gran trionfo, e per tutto vidi una grando moltitudine,<br />

e quasi choio mi spaventai. E dissemi costui,<br />

come dicono questi filosofi, che potenza passiva non<br />

in Die, ma solo 1' anima, e che in ogni creatura<br />

ben si trova questa potenza passiva, la qualo non<br />

altro che imperfezione, e che nessuno si pub chiamare<br />

pure appresso a Die .... Secondario, mi disse :<br />

_ Volendo tu andare per ambasciatore, dovresti<br />

esser meglio vestito, e d' altre vesti che tu non sei,<br />

essondo legato di tanta eomunit_ quanta _ la citt_<br />

di Firenze. Tu hai la veste molto piccola; e so essa<br />

bianca, questa rappresenta i buoni e i serventi<br />

della cittk, ma tu non hal a andare dinanzi a Die<br />

solamente per quelli, ma per tutti quelli che sono<br />

nolla citt_, e perb, oltre alla veste bianca, hai ancora<br />

a avere la nora per i peceatori, e bigia per i<br />

tiepidi. E por6 guarda bone come tu devi andaro,<br />

bone ordinate in questa tua legazione _.<br />

Per la qual cosa molto mi spavontai, considerando<br />

i miei terrori e i mioi peecati, e quelli della<br />

citt_, e dissi come dice qui Job: Utinam appenderentur<br />

peccata mea, quiSus iram merui, in statera.<br />

Oh! se i nostri peccati (io dice di tutti) si<br />

avessero a pesare bone colla stadera, e bilaneia<br />

giusta, certo noi meriteremo forse, e senza forso,

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