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P. VILLARI - E. CASANOVA. SCELTA DI PREDICHE E SCRITTI DI ...

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CRONACA <strong>DI</strong> SIMONE FILIpI_.PI 40_<br />

condannato alla morte et fatto morire. Dove che gli amici<br />

suoi et nimicl di f. Girolamo cavavano fuori che il frato.<br />

lo haveva fatto morire, accib non havesse a scoprlre come<br />

s'era trovato seco a Ferrara a fare la moneta falsa. Si<br />

consideri che scelerata veramente diaboliea inventione fu<br />

questa<br />

Essendo Tanai _ de'Nerli pedestal dl Prat_, dope la morte<br />

di f. Girolamo, mandb un bando per tutto Prate. che niuno<br />

andasse al convento di S. Domenico in detta terra n_ desse<br />

alli frati dl quel convento alcuna limosina. I1 che fece perch_<br />

detti frati abbandonassino quel luogo, volendo poi egli<br />

darlo a' Conventuali che n'erano gi'£ stati cacciati. Ma il dissegno<br />

non riusci, perch;: alcuni Pratesi, buoni et fideli, ordinarono<br />

che alcuni di lore, separatamente l'uno dall'altro, andassero<br />

a Tanai, dicendogli: -- Noi habbiamo havere da' frati<br />

di San Dobaenico. Come habbiamo a fare per havere i! nostro<br />

? -- et Tanai diceva: -- Andate" et chiedetegli lore et<br />

fatevi pagare. -- Et cosi per questa via v'andarono, quando<br />

uno et quando un altro, portando sempre sotto il mantello<br />

alcuni sacehetti pieni dl pane et altri lore bisogni, finch_<br />

forni l'officio di Tanal. I1 quale, mentre vi stir. tenne sempre<br />

serrate San Domenico.<br />

Una mattina, andando io scrittore a San Marco. poi che<br />

i frati avevono avuta licenza di aprire la chiesa come prima, "<br />

trovai cho quella nott6 i cattivi havevano at_accato con una<br />

rune, alla porta del martello un asino morto, ma con la pe.lle,<br />

che, per esser state morto pareechi giorni, puzzava forte, et<br />

stava sospeso da terra; havondoli fatti parecchi buchi nel<br />

ventre, dove usciva tanta ribaldaria che ammorbava tutta<br />

quella piazza.<br />

•. In quei medesimi tempi ehe s'apri San Marco, alcuni<br />

scelerati dipinsero in pi_ fogli fra Girolamo che stava coIi<br />

un novitio, cosa vituperosissima!; et appiccarono tal figura<br />

alla porta della chiesa di San Marco,. et in qtxalch¢ altro<br />

luogo di Fiorenza; ot io scrittore 1oviddi. Et dissesi all'hera<br />

che lo inventore fu Giovanni di Bartolomeo da San Miniato:<br />

seppesi, et non se ne re, per altro, dimostratione.<br />

Predicando in Santa Maria del Fiore la quaresima un<br />

valent' huomo degli Osservanti del Carmine, et riprendendo<br />

senza rispetto ogni vitio, alla maniera di f. Girolamo, senza<br />

Qui e altrove _1testo ha sempre: .Da_ai.<br />

_AVO._AROLA 32

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