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P. VILLARI - E. CASANOVA. SCELTA DI PREDICHE E SCRITTI DI ...

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458 CRONACA <strong>DI</strong> SIMONE FILIPEPI<br />

chiesa a fare oratione; et egli si mosse dall'altra parte a<br />

trovare il Re in persona, alla presenza del quale si condusse<br />

con gran fatica. Entrato dunque nella camera sua,<br />

disse al Re, con grand'impeto di spirito, molto parole da<br />

parte di Die, concludendogli magnanimamente che dovesse<br />

uscir da Fiorenza egli et il sue esercito, et lasciarla intatta,<br />

come l'haveva trovata. I1 superbissimo Re, tutto conturbato<br />

per il parlare di questo frate, dicesi che rispose all'ultima<br />

sua parola di questa maniera: -- Io vorrb vedere chi me ne<br />

mander'_.- Et all'hera messosl fra Girolamo la mane in<br />

seno, et cavatone un Crocifisso di ottone piccolo, che sempre<br />

soleva portare, gli soggiunse: -- Questo Cristo, crocifisso per<br />

li peccatori, te ne manderh.- Nel qual tempo il Re tutto<br />

mutate nell'animo, come a Die piacque, seuz'altra replica,<br />

month a cavallo in su una sua muletta, con quattro o sei<br />

de'suoi baroni s'avvib per la Strada Romana. La cui motions<br />

sentendo, tutte l'altre sue genti lo seguitarono immediatamente<br />

senza dire altro, lasciando Fiorenza libera da cosl<br />

grave pericolo: che fu veramente opera divina et miracolosa.<br />

Partite il Re di Fiorenza, et passato da Siena et pol<br />

da Viterbo, gionse a Roma, dove si collegb con papa Alessandro<br />

sesto, alienandolo da Ferdinando re di Napoli, tutto<br />

che fosse sue parente, essendosl mosso per torgli il regno.<br />

Onde aggiunse al sue esercito le genti ancora del Papa,<br />

guidate da Cesaro Borgia detto il Valentine, sue figliolo.<br />

N5 si ildando ancora il Re totalmente del Papa, volse da<br />

lui per ostaggio Geme, fratello carnale del Gran Turco, prigioniero<br />

all'hera del Papa; del quale non sar£ fuor di proposito<br />

narrare 1' historia di questa prigionia.<br />

adunque da sapere, ehe trovandosi questo Geme in disgratia<br />

di Baiazette II 1sue fratello, Gran Turco, et alienate<br />

molto da lui, si era ritirato insieme con sua madre al Cairo,<br />

sotto la protettione del Soldano, inimicissimo di detto Gran<br />

Turco, et col quale soleva star sempre in continua guerra.<br />

Onde, trovandosi alla campagna contra di esso, et sperando<br />

assai nella persona di questo Geme, che era di molto valore<br />

et amatissimo della natione turchesca, accadde che, combatrondo,<br />

egli fu rotto dal Turco con grandissimo danno, a tale<br />

che detto Geme, constretto a £uggirsi, si raccomandb a[ Gran<br />

Mastro di Rodi che volesse salvarlo in quell'isola; il che<br />

I t_uesto nome nlallCZt lie| te_to, dov' _ invece ulla lacuna.

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