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P. VILLARI - E. CASANOVA. SCELTA DI PREDICHE E SCRITTI DI ...

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_2_ SERMONI E PRE<strong>DI</strong>CttE<br />

lazioni ehe io predico abbiano a venire, va adunque,<br />

e lavora. Va', vedi ehi sono quelli che lavorano:<br />

_roverai che sono quelli ehe credono. Non _ adunqueil<br />

mio dire che faccia che non si lavori. Praeterea,<br />

io ti he detto che Firenze ha ad aver manco<br />

tribolazioni che nessun' altra citt{_ tribolata: puoi<br />

adunque lavorare. Ma tu di' pure : -- E' mi pare che<br />

noi stiamo peggio dell' altre cittk. -- Dimmi come<br />

stai tu, Leone?- Oh! male -- E' ti par eosi, ma<br />

non _ per5 cosi. Leone, tu non stai peggio delle altre<br />

citt{_, bench6 tu abbia la febbre, perch6 io ti dice<br />

che lore hanno la febbre mortale e che morranno, e<br />

tu camperai e non morrai, credimelo a me. Non stai<br />

adunque male, Firenze, come tu dici. Puoi adunque<br />

lavorare. Poveri, non vi lasciate levare a cavallo da<br />

cos_oro. Se non fosse la predica e la esortazione<br />

che io he fatte e fat_e fare in private, tu saresti<br />

morro di fame. Quando ti dicon costoro che non<br />

vogliono lavorare, che non si pub lavorare, di' lore:<br />

Dateci almanco della roba rostra, da poi che non<br />

si lavora. Domandane ai cittadini che lavorano, se<br />

io he detto lore che liberamente vadano a lavorare,<br />

e sostentino i poveri_ e sebbene perdessero qualche<br />

cosa in questo tempo, che lo facciano per amor di<br />

Die. quia centuplum accipietis.<br />

Udite adunque quello che dice Kmos centre<br />

quelli che opprimono i povorelli: Audite hoc qui<br />

conterretis pauperem et deficere facitis egenos terrae,<br />

dicentes : quando transibit messis et venumdabimus<br />

merces, udite voi, po_enti, che oppressate i poveri,<br />

e toglietegli le possessioni e le case e le vesti e<br />

rubate le vedove e bevete il sangue dei pupilli. Che<br />

dir5 io ancora del poverel Comune_ che ognuno lo<br />

ruba? E tu che hal il mode, e hal della roba assai,<br />

e presti al Comune a usura, dimmi un poco, non

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