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P. VILLARI - E. CASANOVA. SCELTA DI PREDICHE E SCRITTI DI ...

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480 CRONACA <strong>DI</strong> SIMO_'E FILIPEPI<br />

Predicando il P. £ Girolamo, d_sse che. di queUi che all'hera<br />

gli credevono ne sarebbono eascati molti, massime<br />

de'suoi frati, et delle maggiori eolonne che bavesse la religione<br />

; et eosi fu. De' principali furono f. Malatest, a da Rimini<br />

et fi'a Franceschino, che pol fu procuratore a Roma<br />

dell'Ordlne di s. Domenico; li quali tentarono anco di fluhire<br />

la Congregatione di Toscana con quella di Lombardia,<br />

et fecero far molto prohibizioni ai frati eli S. Marco che non<br />

potessero leggere l'opere sue, n_ tenere nulla di sue, tentando<br />

anco di allargaro la strettezza del vivere et delle<br />

altre osservanze. Ma pifi di tutti fece danno fra Malatesta<br />

per la ritmtazione grande che haveva, non ristando di sparlate<br />

et di scrivere lettere in disfavore della dottrina di fra<br />

Girolamo, et di chi gli eredeva.<br />

Fondb il monasterio di santa Caterlna suUa piazza di<br />

San Marco, havendo ricevuto alla religione uno de' Rucellai<br />

insieme con la sua donna, di comune concordia; la qualo fu<br />

la prima pianta di detto monasterio, il quale poifu moltiplicare.<br />

Ma il detto sue marito tornb poi al secolo, et non perseverb<br />

nella religione.<br />

Comincib a levarsi su tra gli altri una schiera di giovanastri<br />

dissolutissimi, et di ribalda vita, contra la persona<br />

et opere di fra Girolamo, et andavano la notte interne a San<br />

Marco con grida et parole sporchissime, et sonando per dispregio<br />

un campanaccio da buf[kli, £acevono et dicevano<br />

mille pazzie in dispregio di detto Padre et suoi frati; et<br />

chi all' hera governava non no feco dimostratione alcuha.<br />

Predlcando il Padre Ira Gh'olamo, et riprendendo acerrimamente<br />

i peccati e_ vitli tanto de' secolari quanto de' religiosi<br />

di quel tempo, se gli suscitb grandissima persecutiono<br />

di molte religloni, ma principalmente di quella di san Francesco,<br />

detta dell'Osservanza. Uno de'quail, domandato il Penso,<br />

huomo dotto et facondo, ma ambitioso et superbo, gli predicb<br />

assai contra, tanto a Roma quanto a Fiorenza, ditchdone<br />

alla scoperta ogni male. Ma, come a Die piacque, presto<br />

si mori a Roma;-non restando perb gli altrl di sparlarne,<br />

non solo per gli pergami, ma ancora per le case et le botteghe,<br />

alla plebe et alle donniceiuole simplici, persuadendoli<br />

che non si confessassero da' frati di San Marco, stuzzicando<br />

anco et solleeitando grandi et potentl a levarsi dinanzi .<br />

questo frate et questo false profeta_ seeondo lore.<br />

Predicando poi contra Ira Girolamo in Fiorenza, certo

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