in Flebologia - SIF
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7 - Flebotrombosi<br />
DIAGNOSI DIFFERENZIALE: È VERAMENTE UNA TEP?<br />
Comprende tutte le condizioni patologiche che determ<strong>in</strong>ano dispnea o dolore<br />
pleurico o dolore toracico<br />
1. Edema polmonare acuto<br />
2. Infarto miocardico acuto<br />
3. BPCO riacutizzata<br />
4. Pneumotorace spontaneo<br />
5. Polmonite e broncopolmonite<br />
6. Asma<br />
7. Atelettasia polmonare<br />
8. Dissezione aortica<br />
9. Frattura costale<br />
10. Dolore muscolo scheletrico<br />
L’anamnesi, gli score cl<strong>in</strong>ici, l’esame obiettivo, l’ECG, l’rx torace, il dosaggio<br />
degli enzimi di mionecrosi, l’Ecocardiografia, l’Ecocolordoppler venoso arti<br />
<strong>in</strong>feriori permettono di effettuare sempre una corretta diagnosi differenziale.<br />
Nel sospetto di TEP si deve cercare di ottenere una diagnosi più “certa”<br />
possibile per evitare sia di non trattare i pazienti con TEP (esponendoli a rischio<br />
di morte), sia di trattare a lungo con terapia anticoagulante (potenzialmente<br />
pericolosa) pazienti nei quali non vi è TEP.<br />
VALUTAZIONE PROGNOSTICA:<br />
1. Criteri cl<strong>in</strong>ici: shock, ipotensione, score di Aujeski<br />
2. Criteri bioumorali: tropon<strong>in</strong>a (i livelli di tropon<strong>in</strong>a correlano con<br />
la dilatazione del v. destra e sono associati ad embolia polmonare<br />
complicata ed a maggiore mortalità) e BNP<br />
3. Criteri strumentali: ECG, Ecocardio, angioTC<br />
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• TEP massiva e submassiva: mortalità 10% alla prima ora. Necessita di<br />
formulare precocemente la diagnosi ed avviare la terapia adeguata<br />
7.3 - Malattia Venosa Cronica ed Embolia Polmonare<br />
• Micro TEP: buona sopravvivenza(ostruzione limitata, spontanea lisi<br />
dell’embolo)<br />
TERAPIA:<br />
1. Farmacologica (trombolisi, Epar<strong>in</strong>a non frazionata ENF, Epar<strong>in</strong>a a<br />
Basso Peso Molecolare EBPM, dicumarolici TAO)<br />
2. Non farmacologica (filtri cavali, embolectomia)<br />
La gravità del quadro cl<strong>in</strong>ico è determ<strong>in</strong>ante nella scelta dell’approccio<br />
terapeutico<br />
TEP ad alto rischio o massiva o critica con <strong>in</strong>stabilità emod<strong>in</strong>amica:<br />
La terapia trombolitica quando non contro<strong>in</strong>dicata rappresenta il gold standard<br />
dei quadri di TEP massiva.<br />
Terapia di supporto:<br />
1. ENF endovena <strong>in</strong>iziale<br />
2. Trombolisi (se non contro<strong>in</strong>dicazioni): rTPA al dosaggio di 100 mg <strong>in</strong><br />
2 ore<br />
3. Alla sospensione del trattamento trombolitico, dopo valutazione dei<br />
parametri emocoagulativi, segue l’epar<strong>in</strong>a sodica e.v. al dosaggio di<br />
1.000 u.i l’ora, poi embricata con warfar<strong>in</strong><br />
Embolectomia: (se trombolisi contro<strong>in</strong>dicata, o non responders alla terapia)<br />
1. Chirurgica<br />
2. Tramite cateterismo<br />
Filtri venosi cavali<br />
TEP a basso rischio:<br />
1. Non benefici cl<strong>in</strong>ici della trombolisi<br />
2. EBPM o fondapar<strong>in</strong>ux<br />
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