in Flebologia - SIF
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2 - Mappaggio morfo-funzionale e trattamento delle varici<br />
MATERIALI E METODI:<br />
È importante fare precedere gli <strong>in</strong>terventi ablativi da un accurato studio Eco-<br />
ColorDoppler per evitare o ridurre gli errori tecnici. Il mappaggio morfo-funzionale<br />
pre-operatorio ha notevolmente ridimensionato il classico <strong>in</strong>tervento di stripp<strong>in</strong>g.<br />
Infatti con l’Eco-Color-Doppler si valuta:<br />
1. Variabilitàanatomica del sistema;<br />
2. Valutazione degli apparati valvolari;<br />
3. Accurato studio dei punti di fuga e di rientro;<br />
4. Interpretazione della direzione dei flussi;<br />
5. Giusta esecuzione ed <strong>in</strong>terpretazione delle manovre statiche e d<strong>in</strong>amiche.<br />
Le moderne acquisizioni di emod<strong>in</strong>amica hanno rivalutato la varicectomia considerata<br />
<strong>in</strong> passato un trattamento estetico (“elim<strong>in</strong>azione del visibile”). Essa è <strong>in</strong>dicata:<br />
1. A completamento di stripp<strong>in</strong>g ultra-corto, corto o lungo e nella recidiva;<br />
2. Asse safenico non dilatato, con valvola preterm<strong>in</strong>ale <strong>in</strong>cont<strong>in</strong>ente e valvola<br />
term<strong>in</strong>ale cont<strong>in</strong>ente;<br />
3. Reflusso N2 > N3 alto (con <strong>in</strong>cont<strong>in</strong>enza breve safeno-femorale) e con safena<br />
sottostante cont<strong>in</strong>ente;<br />
4. Reflusso N1 > N3;<br />
5. Reflusso di N3 a partenza dal golfo safenico con tronco safenico cont<strong>in</strong>ente;<br />
6. Presenza di perforanti di rientro sulla safena (<strong>in</strong> genere sotto il g<strong>in</strong>occhio),<br />
capaci di svuotare la quota refluente una volta elim<strong>in</strong>ate le varici di N3;<br />
7. Pazienti molto giovani o anziani, dove una chirurgia di m<strong>in</strong>ima puòessere<br />
giustificata (difficile stabilire l’evoluzione nel primo caso, risultati<br />
funzionalmente adeguati nel secondo caso);<br />
8. Varici di piccolo calibro <strong>in</strong> pazienti che rifiutano la scleroterapia;<br />
9. Altre situazioni: malattia ischemica cardiaca o periferica, artropatia, epatopatia,<br />
cause psicologiche, ecc.<br />
Nel periodo dicembre 1997 - aprile 2011 abbiamo trattato 1528 arti <strong>in</strong>feriori, <strong>in</strong> 913<br />
casi (59,7%) abbiamo effettuato varicectomie senza <strong>in</strong>terventi sul sistema safenico<br />
<strong>in</strong>terno o esterno, <strong>in</strong> 615 casi (49,3%) siamo <strong>in</strong>tervenuti sul sistema safenico <strong>in</strong>terno o<br />
esterno con varicectomie associate. Tali <strong>in</strong>terventi sono stati eseguiti <strong>in</strong> regime di Day-<br />
Hospital, <strong>in</strong> anestesia locale o sp<strong>in</strong>ale.<br />
RISULTATI:<br />
Il 100% dei pazienti trattati chirurgicamente secondo tali protocolli hanno riferito nel<br />
tempo un miglioramento estetico e cl<strong>in</strong>ico più che soddisfacente; non abbiamo mai<br />
rilevato, nei controlli Eco-Color-Doppler che sistematicamente effettuiamo ad un mese,<br />
tre mesi, sei mesi ed un anno dall’atto operatorio, recidive di crosse, laddove è stato<br />
necessario <strong>in</strong>tervenire anche sul sistema delle safene; le varici residue ed evolutive<br />
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2.3 - Mappaggio morfo-funzionale e trattamento delle varici: la chirurgia ablativa<br />
post-operatorie hanno sempre trovato giovamento con il trattamento scleroterapico.<br />
CONCLUSIONI:<br />
1. La varicectomia può essere ritenuta <strong>in</strong>tervento di scelta e non “palliativo” <strong>in</strong><br />
circa il 60% dei pazienti varicosi; l’’atto operatorio (varicectomia isolata e/o a<br />
completamento di <strong>in</strong>terventi sul sistema delle safene <strong>in</strong>terne o esterne) viene<br />
eseguito <strong>in</strong> regime di Day-Surgery, generalmente <strong>in</strong> anestesia locale o sp<strong>in</strong>ale,<br />
effettuando m<strong>in</strong>i <strong>in</strong>cisioni cutanee che praticamente non alterano il profilo<br />
estetico;<br />
2. Le collaterali varicose, quando non sono molto tortuose, anziché “mullerizzate”<br />
possono essere <strong>in</strong>cannulate ed elim<strong>in</strong>ate con m<strong>in</strong>istripp<strong>in</strong>g;<br />
3. In caso di stripp<strong>in</strong>g corto o ultra-corto safenico, previo un corretto marcaggio<br />
preoperatorio, si può orientare la sonda per un “<strong>in</strong>cannulamento <strong>in</strong> blocco”<br />
safenico + collaterale (N2+N3);<br />
4. Dopo l’<strong>in</strong>tervento viene effettuato un bendaggio elastocompressivo, sostituito<br />
il giorno successivo da una calza elastica post-operatoria;<br />
5. I pazienti possono essere dimessi dopo poche ore dall’<strong>in</strong>tervento o al massimo<br />
il giorno dopo perfettamente deambulanti, riprendendo, <strong>in</strong> casi di necessità,<br />
anche l’attività lavorativa.<br />
In conclusione, nella chirurgia delle varici il trattamento ablativo rappresenta il gold<br />
standard. Esso deve essere necessariamente preceduto da un accurato studio Eco-Color-<br />
Doppler per evitare e/o ridurre gli errori tecnici, al f<strong>in</strong>e di ottenere un soddisfacente<br />
risultato estetico e funzionale, duraturo nel tempo.<br />
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