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in Flebologia - SIF

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3 - I trattamenti endovascolari<br />

Durante il riposizionamento (ovvero durante la fase di retrazione) non avviene<br />

nessuna erogazione di energia da parte dell’apparato e, soprattutto, l’erogazione<br />

di energia non varia <strong>in</strong> base alla velocità di retrazione <strong>in</strong> quanto ogni segmento<br />

di 6,5 cm. viene trattato con un s<strong>in</strong>golo ciclo on-off. Ogni ciclo è completamente<br />

e automaticamente standardizzato e gestito dal generatore che imposta durata,<br />

temperatura (120°) e potenza massima senza possibilità di “contam<strong>in</strong>azioni”<br />

<strong>in</strong>dividuali e senza necessità di impostare alcun parametro fisico (come accade<br />

<strong>in</strong>vece per i sistemi laser a retrazione manuale cont<strong>in</strong>ua).<br />

L’<strong>in</strong>tervento viene eseguito <strong>in</strong> anestesia locale mediante <strong>in</strong>filtrazione manuale<br />

o, meglio, con l’ausilio di una pompa peristaltica di una soluzione anestetica<br />

per tumescenza fredda (4°) a base di soluzione sal<strong>in</strong>a fisiologica + lidoca<strong>in</strong>a<br />

con ep<strong>in</strong>efr<strong>in</strong>a all’1% + bicarbonato sodio <strong>in</strong> concentrazione 8.4% che ha lo<br />

scopo di:<br />

1. comprimere la vena trattata per favorire il contatto della parete venosa<br />

con l’elemento riscaldante del catetere;<br />

2. creare una barriera liquida per proteggere la cute ed i tessuti molli dai<br />

danni termici (è necessario creare uno spessore di almeno 10 mm. tra<br />

la superficie cutanea e la vena),<br />

3. consentire l’effetto analgesico sia durante che dopo il trattamento per<br />

almeno 4 ore;<br />

4. ridurre <strong>in</strong> maniera significativa gli ematomi.<br />

Per quanto riguarda le <strong>in</strong>dicazioni alla tecnica Closure Fast, possiamo affermare<br />

che, esaurita la prima fase di learn<strong>in</strong>g curve, essa può essere applicata alla<br />

maggior parte dei paziente affetti da varicosi della vena safena <strong>in</strong>terna, evitando<br />

i seguenti casi:<br />

• tortuosità significativa.<br />

• segmenti di calibro > 14 mm.<br />

• anomalie di decorso (segmenti sottofasciali).<br />

• anomalie di calibro (segmenti esili post-flebitici alternati a segmenti<br />

varicosi).<br />

• anomalie numero (VSI duplici e triplici).<br />

• paziente estremamente magri.<br />

• presenza di materiale trombotico nella vena safena <strong>in</strong>terna.<br />

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3.2 - Trattamento endovascolare delle varici con radiofrequenza<br />

La perfetta conoscenza dell’anatomia e dell’emod<strong>in</strong>amica venosa mediante<br />

ecocolorDoppler è presupposto <strong>in</strong>dispensabile e fondamentale per la buona<br />

riuscita della tecnica.<br />

DESCRIZIONE DELLA METODICA:<br />

La tecnica Closure Fast prevede i seguenti steps:<br />

1. Accurato mappaggio emod<strong>in</strong>amico e morfologico dell’arto con<br />

ecocolorDoppler.<br />

2. Puntura ecoguidata <strong>in</strong> Trendelenburg della vena safena <strong>in</strong>terna (di regola<br />

al III superiore della gamba o al III <strong>in</strong>feriore della coscia); <strong>in</strong> alternativa si<br />

esegue un accesso chirurgico con m<strong>in</strong>i <strong>in</strong>cisione di 3 cm.<br />

3. Posizionamento nella VSI di un <strong>in</strong>troduttore 7F da 11 cm. (secondo tecnica<br />

standard di Seld<strong>in</strong>ger).<br />

4. Introduzione del catetere operativo che viene fatto progredire verso l’alto<br />

sotto controllo ecografico.<br />

5. Identificazione anatomica precisa della crosse safeno-femorale, avendo<br />

cura che la punta del catetere va posizionata esattamente 2 cm. al di sotto<br />

della confluenza del ramo epigastrico che deve essere lasciato pervio <strong>in</strong><br />

modo da consentire un buon “lavaggio” della vena (va sottol<strong>in</strong>eato che<br />

l’effetto di riscaldamento e qu<strong>in</strong>di di trombosi della vena si prolunga <strong>in</strong><br />

alcuni casi di 1.75 cm. oltre la punta del catetere).<br />

6. Anestesia per tumescenza della vena, <strong>in</strong> particolare della regione <strong>in</strong>gu<strong>in</strong>ale.<br />

7. Inizio del trattamento mediante cicli di riscaldamento della durata di 20<br />

secondi a 120° ritirando il catetere step-by-step sulla guida dei markers<br />

centimetrati (è consigliabile eseguire 2 cicli alla crosse <strong>in</strong> caso di VSI di Ø<br />

> 8 mm.) e applicando una efficace compressione esterna.<br />

8. Al term<strong>in</strong>e del trattamento è possibile eseguire flebectomie secondo tecnica<br />

standard di Muller.<br />

9. In caso di accesso percutaneo non è necessario applicare punti di sutura ma<br />

solo degli strips.<br />

10. Viene applicato un bendaggio elastico o una calza di II classe di<br />

compressione.<br />

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