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in Flebologia - SIF

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8 - Il l<strong>in</strong>fedema<br />

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forte dim<strong>in</strong>uzione della permeabilità capillare. La protezione contro il<br />

danno vascolare è mediata anche dall’<strong>in</strong>ibizione dell’attivazione dei<br />

neutrofili e dalla dim<strong>in</strong>uzione dei livelli serici delle prote<strong>in</strong>e d’adesione<br />

endoteliale. La diosm<strong>in</strong>a migliora diversi parametri compromessi nella<br />

patologia diabetica, grazie alla potente azione antiossidante: è molto<br />

importante la dim<strong>in</strong>uzione del livello di glicosilazione delle prote<strong>in</strong>e e<br />

l’aumento d’attività della glutatione perossidasi. Di rilievo è anche la<br />

capacità di normalizzare la velocità di filtrazione capillare e dim<strong>in</strong>uire<br />

le resistenze al flusso ematico migliorandone la reologia. La diosm<strong>in</strong>a<br />

prolunga l’effetto vasocostrittore della noradrenal<strong>in</strong>a a livello delle<br />

pareti venose, per poi qu<strong>in</strong>di ridurre la capacitanza, la distensibilità e<br />

la stasi. Questo <strong>in</strong>crementa il ritorno venoso e ciò riduce l’ipertensione<br />

venosa. Inf<strong>in</strong>e, la diosm<strong>in</strong>a aumenta il drenaggio l<strong>in</strong>fatico mediante<br />

l’<strong>in</strong>cremento della frequenza e dell’<strong>in</strong>tensità delle contrazioni l<strong>in</strong>fatiche,<br />

aumentando la funzionalità della rete capillare l<strong>in</strong>fatica.<br />

FITOTERAPIA:<br />

Generalmente i pr<strong>in</strong>cipi attivi estratti dalle piante sono somm<strong>in</strong>istrati<br />

soprattutto <strong>in</strong> forma di t<strong>in</strong>tura (dalla droga secca), t<strong>in</strong>tura madre (dalla droga<br />

fresca), macerato glicer<strong>in</strong>ato, estratto fluido, estratto secco titolato o, ancora,<br />

<strong>in</strong> forma micronizzata, complesso fitosomale, ecc. Spesso, però, il processo<br />

di purificazione a cui sono sottoposte le parti delle piante, riduce fortemente o<br />

priva le sostanze della loro naturale veicolazione: i pr<strong>in</strong>cipi attivi non sono più<br />

capaci di raggiungere i loro bersagli <strong>in</strong> concentrazione utile per cui, da composti<br />

farmacologicamente attivi, si trasformano <strong>in</strong> <strong>in</strong>gredienti poco attivi, utili solo se<br />

somm<strong>in</strong>istrati ad alte dosi. Per questo problema non di poco conto, tra le varie<br />

formulazioni, appena lette, che abbiamo a nostra disposizione, ne è presente<br />

una che si basa su un concetto nuovo: il FITOSOMA® che è una struttura<br />

chimica brevettata determ<strong>in</strong>ata dall’<strong>in</strong>terazione stechiometrica, <strong>in</strong> solvente<br />

aprotico, di una frazione polifenolica pura, o standardizzata, con una matrice<br />

fosfolipidica estratta dalla soia. Sulla base delle sue caratteristiche (chimicofisiche,<br />

spettroscopiche e biologiche), il complesso sostanzialmente migliora<br />

8.1 - Il l<strong>in</strong>fedema: le possibilità della terapia medica<br />

la biodisponibilità orale del pr<strong>in</strong>cipio attivo. Il FITOSOMA® <strong>in</strong>crementa<br />

l’assorbimento, la concentrazione plasmatica e l’efficacia del pr<strong>in</strong>cipio attivo<br />

stesso. A parità di dosaggio <strong>in</strong> pr<strong>in</strong>cìpi attivi, la biodisponibilità orale della<br />

forma fitosomale è almeno 3 volte superiore rispetto alla forma libera.<br />

Dopo somm<strong>in</strong>istrazione orale, <strong>in</strong>fatti, il complesso fitosomale, superata la<br />

barriera gastrica, raggiunge l’<strong>in</strong>test<strong>in</strong>o tenue dove è sottoposto ad un processo di<br />

emulsione e micellazione dovuto all’<strong>in</strong>terazione con i sali biliari. In tale forma<br />

il FITOSOMA®, penetrato attraverso la mucosa <strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale, viene <strong>in</strong>corporato<br />

nei chilomicroni per mezzo dei quali, attraverso il sistema l<strong>in</strong>fatico e il torrente<br />

ematico, raggiunge i tessuti bersaglio dove i pr<strong>in</strong>cipi attivi vengono rilasciati<br />

<strong>in</strong> forma praticamente pura. L’ottimizzazione della “resa” farmacologica del<br />

pr<strong>in</strong>cipio attivo viene, poi, permessa dallo sviluppo di tecnologie che hanno<br />

reso possibile la realizzazione del cosiddetto “rilascio controllato”.<br />

Fig.1 - Diagramma biodisponibilità fitosoma<br />

Fig. 2 - Struttura molecolare Fitosoma®<br />

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