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in Flebologia - SIF

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8 - Il l<strong>in</strong>fedema<br />

di volume dell’arto affetto. Nei casi non ancora complicati, elettivamente<br />

suscettibili di prevenzione, questi f<strong>in</strong>i sono raggiungibili mediante una<br />

precoce condotta terapeutica rappresentata dalla k<strong>in</strong>esiterapia (l<strong>in</strong>fodrenaggio<br />

e pressoterapia), dall’uso di presidi elastocompressivi (bendaggi a più strati,<br />

tutori elastici, calze elastiche), dalla correzione di difetti posturali (tutori, ortesi,<br />

plantari, ecc.) nonché dalla assunzione di medicamenti ad azione l<strong>in</strong>fotropa.<br />

Infatti, visto che il decorso cl<strong>in</strong>ico del l<strong>in</strong>fedema risulta gradualmente e<br />

pesantemente <strong>in</strong>gravescente, quanto più è precoce l’azione terapeutica, tanto più<br />

si può ottenere il rallentamento dell’evoluzione della patologia che, altrimenti,<br />

arreca notevoli disagi al paziente non solo dal punto di vista prettamente fisico<br />

e comportamentale, ma anche dal punto di vista lavorativo, essendo i l<strong>in</strong>fedemi<br />

più avanzati spesso gravemente <strong>in</strong>validanti e con un alto costo sociale ed<br />

economico. Il protocollo terapeutico fisico deve, naturalmente, essere adattato<br />

alla condizione cl<strong>in</strong>ica e deve comprendere accorgimenti comportamentali<br />

(regole di vita, g<strong>in</strong>nastica domiciliare, psicoterapia, autoterapia) <strong>in</strong> tutti i<br />

tipi di l<strong>in</strong>fedema, <strong>in</strong> particolar modo se si tratta di un l<strong>in</strong>fedema negli stadi<br />

<strong>in</strong>iziali (molle <strong>in</strong>termittente, molle remittente), scelte di k<strong>in</strong>esiterapisti<br />

esperti (l<strong>in</strong>fodrenaggio manuale, pressoterapia), farmaci efficaci ed affidabili,<br />

eventualmente cure termali flebo-l<strong>in</strong>fologiche (percorsi termali, bagni Kneipp<br />

ecc.) (Kauffmann 1996, Biassoni 1996, Peck<strong>in</strong>g 1996, Campisi 1996).<br />

Essendo la caratteristica pr<strong>in</strong>cipale del l<strong>in</strong>fedema, dal punto di vista chimico,<br />

rappresentata dall’elevata concentrazione di prote<strong>in</strong>e del fluido stagnante,<br />

la rimozione di questa componente è fondamentale se si vogliono ottenere<br />

risultati duraturi nel tempo. Rimuovere esclusivamente la componente idrica,<br />

ad esempio mediante l’uso di farmaci diuretici, significa ottenere un risultato<br />

transitorio e a volte controproducente <strong>in</strong> quanto tale condotta terapeutica non<br />

farebbe altro che concentrare ulteriormente le prote<strong>in</strong>e del fluido stagnante. La<br />

conseguenza di tutto ciò sarebbe la eventualità di un ulteriore <strong>in</strong>cremento dei<br />

fenomeni fibrotici del l<strong>in</strong>fedema e la certezza di una sua reiteratezza. La terapia,<br />

pertanto, al pari della prevenzione, deve essere <strong>in</strong>staurata precocemente per<br />

arrestare l’evoluzione dal semplice edema, reversibile, alla fibrosi, irreversibile.<br />

L’<strong>in</strong>tervento terapeutico si avvale del bendaggio elastocompressivo con<br />

bende a corta elasticità per ridurre, a livello <strong>in</strong>terstiziale, la quota di liquidi<br />

172<br />

8.1 - Il l<strong>in</strong>fedema: le possibilità della terapia medica<br />

e l<strong>in</strong>fa stagnante che i meccanismi di drenaggio, saturati, non riescono più<br />

a smaltire, determ<strong>in</strong>ando, così, la condizione di stasi a livello dello spazio<br />

<strong>in</strong>terstiziale. Accanto a tale presidio, è necessario affiancare <strong>in</strong>terventi di tipo<br />

fisico rappresentati dal L.D.M. (L<strong>in</strong>fo Drenaggio Manuale), dalla Pressoterapia<br />

sequenziale, dai percorsi termali, nonché dalla necessità di far <strong>in</strong>dossare calze<br />

elastiche di compressione adeguata.<br />

FITOTERAPIA NELLE PATOLOGIE VASALI:<br />

Le molecole presenti nelle droghe vegetali, utili nel trattamento delle patologie<br />

vasali, possono essere raggruppate <strong>in</strong> 4 grandi famiglie:<br />

1. flavonoidi;<br />

2. antocianosidi;<br />

3. lattoni;<br />

4. sapon<strong>in</strong>e.<br />

FLAVONOIDI: Sono composti polifenolici, distribuiti ubiquitariamente<br />

nelle piante e considerati gli antiossidanti del mondo vegetale; esplicano,<br />

<strong>in</strong>oltre, azione antiflogistica paragonabile, dal punto di vista biochimico, ai<br />

cortisonici, <strong>in</strong> quanto, <strong>in</strong>ibendo l’attività del timo, riducono la chemiotassi<br />

leucocitaria.<br />

I più usati nelle patologie vascolari sono: Rut<strong>in</strong>a (Flavone), estratta <strong>in</strong><br />

passato da Ruta graveolens, (non più perché tossica), oggi da altre piante;<br />

Citroflavonoidi (Flavoni, diosm<strong>in</strong>a); Quercet<strong>in</strong>a (Flavone) e Kaempferolo,<br />

presenti nei semi di Ippocastano e nelle foglie di G<strong>in</strong>kgo biloba; Esperid<strong>in</strong>a<br />

(flavani); Polifenoli contenuti nei frutti (c<strong>in</strong>orrodonti) della Rosa can<strong>in</strong>a<br />

ANTOCIANOSIDI: Strutturalmente simili ai flavonoidi, impartiscono la<br />

colorazione alla pianta. Comprendono:<br />

cianid<strong>in</strong>a, delfid<strong>in</strong>a, malvid<strong>in</strong>a, presenti nel Vacc<strong>in</strong>ium myrtillus,<br />

proantocianosidi e i loro oligomeri (OPC), presenti nella Vitis v<strong>in</strong>ifera.<br />

LATTONI: Si tratta di: Derivati triterpenici (acido asiatico, madecassico,<br />

asiaticoside, madecassicoside), contenuti nella Centella asiatica;<br />

G<strong>in</strong>kgolidi A,B,C (il più attivo è il B), contenuti nella G<strong>in</strong>kgo biloba;<br />

derivati Sesquiterpenici, composti che costituiscono una classe chimica;<br />

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