Esercizio 2012 - Cassa Rurale di Rovereto
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Patrimonio supplementare) già previsto - riconosce la possibilità <strong>di</strong> neutralizzare completamente<br />
le plusvalenze e le minusvalenze rilevate nelle citate riserve a partire dal 1° gennaio<br />
2010. La Banca ha esercitato tale opzione e pertanto il Patrimonio <strong>di</strong> vigilanza ed i coefficienti<br />
<strong>di</strong> solvibilità dal 30 giugno 2010 tengono conto <strong>di</strong> tale <strong>di</strong>sposizione.<br />
La <strong>Cassa</strong> monitora con estrema attenzione le <strong>di</strong>namiche dei <strong>di</strong>fferenziali valutativi dei titoli in<br />
argomento anche in or<strong>di</strong>ne alla prevista prossima abrogazione dei filtri prudenziali al patrimonio<br />
<strong>di</strong> vigilanza a seguito del recepimento del nuovo framework prudenziale (Basilea 3).<br />
La Banca, in ossequio alle <strong>di</strong>sposizioni contenute nella Circolare 263/06 del 27 <strong>di</strong>cembre 2006<br />
della Banca d’Italia e successive mo<strong>di</strong>fiche (“Nuove <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> Vigilanza prudenziale per<br />
le banche”, ha definito un processo <strong>di</strong> valutazione interna dell’adeguatezza della dotazione<br />
patrimoniale (Internal Capital Adeguacy Process - ICAAP). Tale processo persegue la finalità<br />
<strong>di</strong> determinare, in ottica sia attuale sia prospettica, il capitale complessivo necessario a fronteggiare<br />
tutti i rischi rilevanti cui la Banca è esposta.<br />
Con riguardo ai rischi <strong>di</strong>fficilmente quantificabili, nell’ambito del processo viene valutata<br />
l’esposizione agli stessi, sulla base <strong>di</strong> un’analisi che tiene conto dei presi<strong>di</strong> esistenti, e sono pre<strong>di</strong>sposti/aggiornati<br />
i sistemi <strong>di</strong> controllo e <strong>di</strong> attenuazione ritenuti adeguati in funzione della<br />
propensione al rischio definita.<br />
Come noto, il nuovo framework prudenziale approvato alla fine del 2010 (Basilea 3), è in<br />
corso <strong>di</strong> recepimento legislativo a livello comunitario attraverso:<br />
• una nuova Direttiva, la Capital Requirements Directive (la cosiddetta CRD4), che necessiterà<br />
del consueto processo <strong>di</strong> recepimento negli or<strong>di</strong>namenti nazionali e contiene le <strong>di</strong>sposizioni<br />
in materia <strong>di</strong> autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria, libera prestazione<br />
dei servizi, cooperazione tra le Autorità <strong>di</strong> vigilanza, II Pilastro, ambito <strong>di</strong> applicazione<br />
dei requisiti, metodologie per la determinazione dei buffer <strong>di</strong> capitale;<br />
• un nuovo regolamento, Capital Requirements Regulation (CRR), che <strong>di</strong>sciplina i requisiti<br />
prudenziali che saranno <strong>di</strong>rettamente applicabili alle banche e alle imprese <strong>di</strong> investimento<br />
che operano nel Mercato Unico. Si tratta dei requisiti che derivano dal nuovo accordo<br />
<strong>di</strong> Basilea e <strong>di</strong> quelli già in vigore, in quanto provenienti dalle <strong>di</strong>rettive 2006/48 (sulle<br />
banche) e 2006/49 (sulle imprese <strong>di</strong> investimento) emesse in attuazione del precedente<br />
accordo (Basilea 2).<br />
Nel mantenere sostanzialmente inalterata l’impalcatura concettuale introdotta con Basilea 2<br />
– correlazione tra dotazione patrimoniale e rischiosità, centralità del processo <strong>di</strong> autovalutazione<br />
delle banche, Informativa al pubblico - le nuove regole ne comportano un significativo<br />
rafforzamento, in particolare su taluni aspetti in precedenza non adeguatamente regolati<br />
(quali, a titolo esemplificativo il rischio <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà e l’interrelazione tra stabilità micro e<br />
macro-prudenziale).<br />
Le principali caratteristiche del nuovo framework sono ormai note.<br />
Vengono innalzati significativamente i livelli <strong>di</strong> qualità e <strong>di</strong> quantità del capitale che le banche<br />
devono detenere a fronte dei rischi assunti. In particolare, è stato definito un concetto armonizzato<br />
<strong>di</strong> capitale bancario <strong>di</strong> primaria qualità, il common equity tier 1 (CET1), corrispondente<br />
Bilancio <strong>2012</strong> <strong>Cassa</strong> <strong>Rurale</strong> <strong>di</strong> <strong>Rovereto</strong> - Banca <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to Cooperativo - Società Cooperativa<br />
Relazione sulla Gestione<br />
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