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Influenza dello strain-rate sul comportamento meccanico dei ...

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Cap. VI – CONCLUSIONI<br />

Nel capitolo III sono state illust<strong>rate</strong> le relazioni tensione-deformazione di natura<br />

sperimentale che meglio si adattano allo studio <strong>dei</strong> processi deformativi dinamici<br />

ed i legami costitutivi contenuti nel software LS-Dyna applicazione principe per<br />

quanto concerne i codici di calcolo per la modellazione dinamica delle strutture.<br />

Sono stati così analizzati i modelli di Cowper-Symonds, Jones e Johnson & Cook<br />

e nel confronto sono stati estrapolati i loro lati positivi e negativi trascurando il<br />

mo<strong>dello</strong> di Jones poco innovativo dal punto di vista analitico e<br />

contemporaneamente poco utilizzato nella pratica sperimentale.<br />

Nel capitolo IV l’attenzione ha riguardato la sensibilità nei confronti di questa<br />

attuale ed innovativa tematica e, quindi, l’interesse dedicatovi da parte <strong>dei</strong> codici<br />

normativi e delle istruzioni tecniche correntemente più usate. Si è fatto, perciò,<br />

riferimento alle Norme Tecniche per le Costruzioni italiane, al Bollettino n°187<br />

del 1988 ed al Model Code del 1990 redatti dal CEB-FIP ed alle TM 5-1300<br />

americane, le più all’avanguardia ed esaurienti in questo settore e con un carattere<br />

estremamente votato alla progettazione.<br />

Il capitolo V rappresenta, infine, il cuore di questo elaborato di tesi con la sua<br />

carica sperimentale e la grande importanza <strong>dei</strong> ri<strong>sul</strong>tati raggiunti. Infatti,<br />

implementando analisi numeriche con l’aiuto del software Biaxial si è giunti alla<br />

costruzione di legami M-χ con all’interno gli effetti della velocità di deformazione<br />

gettando, in questo modo, le basi per la costruzione di modelli applicabili ad<br />

elementi frame per analisi di tipo dinamico non-lineare che tengano conto del<br />

fenomeno <strong>dello</strong> <strong>strain</strong>-<strong>rate</strong>. Altro apprezzabile ri<strong>sul</strong>tato raggiunto riguarda<br />

l’importanza stessa di non trascurare gli effetti che la velocità di deformazione ha<br />

sui materiali strutturali: infatti, dalle analisi implementate si è visto come la<br />

sensibilità allo <strong>strain</strong>-<strong>rate</strong> abbia un peso maggiore, in termini di legame M-χ, del<br />

rapporto di sforzo assiale applicato al generico elemento. Da un analisi comparata<br />

<strong>dei</strong> dati a evidenziare ri<strong>sul</strong>ta il fatto che per valori di <strong>strain</strong>-<strong>rate</strong> crescenti le<br />

migliori risposte meccaniche si avevano per valori di sforzo normale crescente per<br />

cui, se in caso di azioni quasi-statiche elementi colonna poco caricati erano<br />

avvantaggiati, in caso di carichi dinamici con elevate velocità di deformazioni le<br />

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