Influenza dello strain-rate sul comportamento meccanico dei ...
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Cap. I – EFFETTI DELLA VELOCITÀ DI DEFORMAZIONE SUL<br />
COMPORTAMENTO MECCANICO DEI MATERIALI STRUTTURALI<br />
Prova a sostegno della scarsa variabilità della risposta meccanica allo <strong>strain</strong>-<strong>rate</strong><br />
per acciai con la presenza di tali precipitazioni è rappresentata dall’analisi<br />
comparativa al microscopio elettronico delle superfici di rottura del metallo per<br />
due diverse velocità di deformazione (rispettivamente 1 s -1 e 7.18·10 2 s -1 ). Si nota,<br />
infatti, per le diverse velocità di deformazione, che la struttura rimane<br />
sostanzialmente invariata sia dal punto di vista della densità superficiale delle<br />
rugosità sia per quel che riguarda la loro altezza.<br />
Figura 1. 22 - Fotografia al microscopio elettronico della superficie di frattura di un acciaio con<br />
precipitazioni di Ni, Cu e Al in condizione quasi-statiche e per elevato <strong>strain</strong>-<strong>rate</strong><br />
Altro importantissimo fattore che influenza la sensibilità alla velocità di<br />
deformazione è il particolare processo di produzione seguito dall’acciaio/ghisa. In<br />
particolare ri<strong>sul</strong>ta rilevante la fase di raffreddamento che l’austenite (prima forma<br />
del metallo ferroso dopo la fusione <strong>dei</strong> minerali) subisce e che determina la<br />
trasformazione in martensite (attraverso velocità di raffreddamento superiore al<br />
limite critico) o perlite (composto stabile di ferrite-cementite ottenuto con<br />
modeste velocità di raffreddamento). Nel caso della martensite il “congelamento”<br />
della struttura austenitica e, quindi, il mancato sviluppo e/o movimento delle<br />
dislocazioni, determina la qualità di durezza superficiale ma, allo stesso tempo,<br />
fragilità e scarsa tenacia. La perlite, invece, rappresenta un compromesso tra<br />
proprietà elastiche e resistenza meccanica in quanto, durante la fase di<br />
raffreddamento eseguita a modeste velocità, si creano le condizioni favorevoli per<br />
la nascita e l’organizzazione delle dislocazioni. Le conseguenze per la sensibilità<br />
alla velocità di deformazione delle due diverse strutture dovrebbero portare nel<br />
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