Affidamenti familiari e Centri Affidi in Toscana - Centro regionale di ...
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Bamb<strong>in</strong>i e ragazzi <strong>in</strong> affidamento familiare e nei servizi residenziali <strong>in</strong> <strong>Toscana</strong><br />
Il lavoro con le famiglie e con i m<strong>in</strong>ori che vivono nel nucleo o che sono temporaneamente<br />
<strong>in</strong> affidamento richiede <strong>in</strong>fatti, per il superamento delle con<strong>di</strong>zioni critiche, la presenza<br />
<strong>di</strong> un ambiente sociale circostante <strong>di</strong>sponibile alla collaborazione e aperto alla presa<br />
<strong>in</strong> carico comunitaria. Tale modello <strong>di</strong> protezione sociale comprende le cosiddette reti<br />
<strong>in</strong>formali e le varie forme <strong>di</strong> scambio e <strong>di</strong> aiuto che si realizzano tra le famiglie, adeguatamente<br />
sostenute dalle istituzioni e dai servizi locali con l’offerta <strong>di</strong> opportunità e contesti<br />
<strong>di</strong> partecipazione.<br />
In questa stessa prospettiva, lo sviluppo delle reti locali a sostegno della qualificazione<br />
degli <strong>in</strong>terventi è anche un impegno esplicito che la Regione ha assunto nell’atto <strong>di</strong> <strong>in</strong><strong>di</strong>rizzo<br />
<strong>in</strong> materia <strong>di</strong> affidamento e che si pone nella prospettiva della sussi<strong>di</strong>arietà e della<br />
progettazione territoriale attraverso percorsi <strong>di</strong> costruzione <strong>di</strong> senso con<strong>di</strong>visi dalle istituzioni<br />
pubbliche con le organizzazioni <strong>di</strong> volontariato, le associazioni e gli enti <strong>di</strong> promozione<br />
sociale, le cooperative sociali, le associazioni <strong>familiari</strong> e le famiglie della comunità 4 .<br />
Ciò significa anche che, accanto all’<strong>in</strong><strong>di</strong>spensabile ricerca <strong>di</strong> una sempre maggiore <strong>in</strong>tegrazione<br />
funzionale tra i vari settori <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento <strong>di</strong>versamente co<strong>in</strong>volti nelle politiche per<br />
le famiglie e i m<strong>in</strong>ori, la sfida che si prospetta è quella <strong>di</strong> consolidare la relazione tra il sistema<br />
delle prestazioni socio-assistenziali normalmente previste per la categoria dei nuclei<br />
svantaggiati e il sistema più ampio e <strong>di</strong>versificato dei servizi per le famiglie e i bamb<strong>in</strong>i.<br />
Un’offerta questa che, dalla ricca rete dei servizi socio-educativi per la prima <strong>in</strong>fanzia, gli<br />
adolescenti e i giovani passa <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e attraverso tutti quei contesti aperti <strong>di</strong> opportunità e<br />
proposta sociale, educativa, formativa, culturale, ambientale e sportiva per le famiglie, i<br />
genitori e i giovani sperimentati positivamente oramai <strong>in</strong> larga parte del nostro territorio<br />
<strong>regionale</strong>.<br />
4 Artt. 15-17 legge <strong>regionale</strong> 24 febbraio 2005, n. 41, Sistema <strong>in</strong>tegrato <strong>di</strong> <strong>in</strong>terventi e servizi per la tutela dei <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> cittad<strong>in</strong>anza<br />
sociale.<br />
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