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Affidamenti familiari e Centri Affidi in Toscana - Centro regionale di ...

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Gli affidamenti <strong>familiari</strong> <strong>in</strong> <strong>Toscana</strong> nell’esperienza delle zone socio-sanitarie:<br />

analisi e valutazione del fenomeno e del sistema degli <strong>in</strong>terventi<br />

damento – sia giu<strong>di</strong>ziale che consensuale – riguarda prevalentemente i m<strong>in</strong>ori stranieri <strong>di</strong><br />

altre nazionalità: albanesi, pakistani e marocch<strong>in</strong>i. Ciò può essere spiegato dal fatto che i<br />

m<strong>in</strong>ori <strong>di</strong> nazionalità c<strong>in</strong>ese sono quasi sempre supportati dalle famiglie, quasi sempre<br />

<strong>in</strong>serite sotto il profilo lavorativo, anche se spesso accompagnate da problematiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio<br />

abitativo e/o caratterizzate da una con<strong>di</strong>zione non sempre adeguata. Inoltre la popolazione<br />

c<strong>in</strong>ese non risulta così permeabile rispetto ad altre nazionalità che, seppur spesso<br />

a f<strong>in</strong>i strumentali, consentono un monitoraggio maggiore del fenomeno. Per i m<strong>in</strong>ori <strong>di</strong><br />

nazionalità c<strong>in</strong>ese è più frequente la richiesta ai servizi sociali <strong>di</strong> <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i socio-<strong>familiari</strong>, da<br />

parte del Tribunale per i m<strong>in</strong>orenni, <strong>in</strong> seguito a ricorsi dei genitori con figli presenti sul territorio<br />

per il rilascio <strong>di</strong> permesso <strong>di</strong> soggiorno 16 .<br />

7. La valutazione degli aspetti critici e dei punti <strong>di</strong> fragilità nella formulazione dei<br />

progetti <strong>di</strong> affidamento: proposte e suggerimenti <strong>di</strong> miglioramento del sistema*<br />

Come abbiamo visto, per parlare <strong>di</strong> affidamento a famiglie o a servizi residenziali<br />

socio-educativi si deve necessariamente prima far riferimento a progetti e strumenti <strong>di</strong><br />

aiuto nei confronti dei bamb<strong>in</strong>i e delle loro famiglie naturali. L’affidamento, <strong>in</strong>fatti, non<br />

svolge solo una funzione protettiva e tutelante per il m<strong>in</strong>ore ma è parte <strong>di</strong> un progetto<br />

<strong>di</strong> rete più ampio rivolto contemporaneamente e <strong>in</strong> modo <strong>in</strong>tegrato al bamb<strong>in</strong>o e alla<br />

sua famiglia.<br />

L’allontanamento <strong>di</strong> un bamb<strong>in</strong>o dal proprio nucleo familiare assume un valore costruttivo<br />

solo se è pensato come una tappa <strong>di</strong> un più ampio progetto volto alla ricostruzione<br />

del suo benessere e, quando possibile, del suo nucleo familiare.<br />

Il raggiungimento <strong>di</strong> tali obiettivi va stabilito <strong>in</strong> una sequenzialità temporale <strong>in</strong> forza<br />

della quale ogni fase del processo <strong>di</strong> affido si basi sull’esplicitazione dei risultati attesi, sulla<br />

def<strong>in</strong>izione della durata <strong>di</strong> ogni fase, sul monitoraggio perio<strong>di</strong>co dell’andamento e sulla<br />

sua congruità rispetto al bisogno manifestato, sulle verifiche come strumento attraverso le<br />

quali apportare eventuali mo<strong>di</strong>fiche, <strong>in</strong>terruzioni, proroghe e r<strong>in</strong>novi.<br />

Il progetto, per la sua delicatezza e complessità, richiede la collaborazione e il contributo<br />

<strong>di</strong> specifiche professionalità socio-sanitarie ognuna delle quali, con il proprio orientamento<br />

metodologico, concorre alla costruzione <strong>di</strong> un progetto specifico per quel m<strong>in</strong>ore<br />

<strong>in</strong> modo complementare e multi<strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>are.<br />

16 Art. 31 TU 286/1998 – co. 1 “Il figlio m<strong>in</strong>ore dello straniero con questi convivente e regolarmente soggiornante è iscritto<br />

nel permesso <strong>di</strong> soggiorno <strong>di</strong> uno o <strong>di</strong> entrambi i genitori f<strong>in</strong>o al compimento del 14° anno <strong>di</strong> età”, co. 2 “Il Tribunale per<br />

i m<strong>in</strong>orenni, per gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico e tenuto conto dell’età e delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute del m<strong>in</strong>ore<br />

che si trova nel territorio italiano, può autorizzare l’<strong>in</strong>gresso o la permanenza del familiare, per un periodo <strong>di</strong> tempo determ<strong>in</strong>ato”.<br />

* A cura <strong>di</strong> Lucia Dallai.<br />

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