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Affidamenti familiari e Centri Affidi in Toscana - Centro regionale di ...

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Il percorso assistenziale nell’affidamento <strong>di</strong> m<strong>in</strong>ori<br />

<strong>in</strong> tutti i casi possibili, salvo eccezioni <strong>di</strong> particolare urgenza e gravità, con la famiglia del<br />

m<strong>in</strong>ore responsabilizzata dal progetto, <strong>in</strong> un <strong>in</strong>tervento d’autorità.<br />

Ci sono conseguenze nell’assetto delle competenze e nel processo <strong>di</strong> affido. Nella misura<br />

<strong>in</strong> cui l’affido giu<strong>di</strong>ziale <strong>di</strong>venta prassi normale si depotenzia la capacità dell’ente locale<br />

nell’esercizio della competenza propria <strong>in</strong> materia <strong>di</strong> tutela dei m<strong>in</strong>ori e corrispondentemente<br />

anche l’<strong>in</strong>iziativa e l’azione professionale dei servizi sociali locali sempre più impegnati<br />

a dare esecuzione a provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sposti dall’autorità giu<strong>di</strong>ziaria.<br />

A questo punto – e come bene evidenzia nel suo contributo Luigi Fa<strong>di</strong>ga – serve ricordare<br />

che la legge 149/01, oltre a prevedere la presa <strong>in</strong> carico precoce delle famiglie problematiche,<br />

def<strong>in</strong>isce l’affidamento familiare come <strong>in</strong>tervento <strong>di</strong>sposto dal servizio sociale<br />

locale, previo consenso manifestato dai genitori o dal tutore, che viene reso esecutivo dal<br />

giu<strong>di</strong>ce tutelare.<br />

Quando manca l’assenso del genitore o del tutore provvede il tribunale per m<strong>in</strong>orenni ai<br />

sensi degli articoli 330 e seguenti del co<strong>di</strong>ce civile. Sono due proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>versi: il primo<br />

dovrebbe essere quello generalmente applicato come normale procedura e al secondo si<br />

dovrebbe ricorrere <strong>in</strong> casi <strong>di</strong> grave pregiu<strong>di</strong>zio per il m<strong>in</strong>ore e rifiuto totale dei genitori.<br />

È il consenso dei genitori la <strong>di</strong>scrim<strong>in</strong>ante fra le due procedure, ma il consenso deve<br />

essere ricercato, sollecitato, fatto maturare perché tutto il percorso successivo all’allontanamento<br />

del m<strong>in</strong>ore necessita dell’adesione della famiglia <strong>in</strong> tempi compatibili con le sue<br />

esigenze <strong>di</strong> crescita.<br />

La ricostruzione <strong>di</strong> un rapporto <strong>di</strong> collaborazione con la famiglia, che non può essere<br />

messa fra parentesi nel progetto <strong>di</strong> affido, è un impegno <strong>in</strong>elu<strong>di</strong>bile per i servizi locali che<br />

prima <strong>di</strong> tutto devono recuperare e rimarg<strong>in</strong>are una posizione conflittuale <strong>in</strong> cui i genitori<br />

hanno subito una decisione che dal loro punto <strong>di</strong> vista possono avvertire come <strong>in</strong>giusta,<br />

severa e punitiva.<br />

Poiché il superiore <strong>in</strong>teresse del m<strong>in</strong>ore è il punto <strong>di</strong> riferimento centrale <strong>di</strong> tutto il processo<br />

<strong>di</strong> affido, <strong>in</strong><strong>di</strong>pendentemente dall’amm<strong>in</strong>istrazione che lo <strong>di</strong>spone, ci sono buoni e<br />

ragionevoli motivi per ritenere che, fatte salve le situazioni <strong>di</strong> rischio grave <strong>in</strong> cui si deve<br />

agire con urgenza e anche d’autorità, un percorso non traumatico, <strong>in</strong> cui la famiglia sia<br />

messa <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> recepire la proposta <strong>di</strong> affidamento come un’azione non <strong>in</strong>vasiva, ma <strong>di</strong><br />

aiuto effettivo, risponda meglio all’<strong>in</strong>teresse del m<strong>in</strong>ore.<br />

La qualità delle relazioni fra tutti i soggetti implicati nel progetto <strong>di</strong> affido è un fattore<br />

utile per il buon risultato che si vuole perseguire e prima <strong>di</strong> tutto attenua le <strong>in</strong>certezze, le<br />

ambiguità e le <strong>di</strong>fficoltà con cui il m<strong>in</strong>ore si trova a confrontarsi.<br />

Indubbiamente l’affido <strong>in</strong>trafamiliare ha più limitate ripercussioni sul sistema delle relazioni<br />

<strong>di</strong> vita e dei legami affettivi del m<strong>in</strong>ore e questo è sicuramente un fattore positivo.<br />

Pur apprezzandolo sotto questo profilo l’affido <strong>in</strong>trafamiliare, al quale si ricorre <strong>in</strong> misura<br />

cosi rilevante, qualche perplessità la suscita.<br />

Intanto, <strong>in</strong> estrema s<strong>in</strong>tesi, si può <strong>di</strong>re che questa forma <strong>di</strong> affido riporta all’<strong>in</strong>terno della<br />

famiglia pur allargata, i problemi che non ha saputo affrontare prima e per i quali non è<br />

stata <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> <strong>in</strong>traprendere un percorso almeno consensuale.<br />

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