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Affidamenti familiari e Centri Affidi in Toscana - Centro regionale di ...

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Il percorso assistenziale nell’affidamento <strong>di</strong> m<strong>in</strong>ori<br />

re – famiglia – affidatari è adottata quasi nel 70% dei casi <strong>di</strong> m<strong>in</strong>ori italiani e <strong>in</strong> un numero<br />

più ridotto per gli stranieri le cui famiglie però molto frequentemente non sono presenti<br />

<strong>in</strong> Italia.<br />

L’evoluzione del progetto è seguita <strong>in</strong> modo sistematico dai servizi attraverso verifiche programmate<br />

che hanno una frequenza prevalentemente mensile e poi trimestrale. Le verifiche<br />

forniscono ai servizi e agli operatori le conoscenze necessarie per adeguare gli <strong>in</strong>terventi alle<br />

esigenze emerse e apportare, quando necessario, mo<strong>di</strong>fiche al progetto educativo.<br />

Il fatto che molti progetti vengano effettivamente mo<strong>di</strong>ficati e che le variazioni apportate<br />

siano documentate comprova la vali<strong>di</strong>tà delle procedure adottate. L’affidamento dei<br />

m<strong>in</strong>ori è un <strong>in</strong>tervento che impegna fortemente gli operatori e i servizi, si esplica attraverso<br />

un percorso complesso nel quale sono co<strong>in</strong>volte più persone che dovrebbero, ma non<br />

sempre riescono, concorrere all’obiettivo comune. Ogni affidamento è un caso particolare<br />

e ognuna delle persone <strong>in</strong>teressate (genitori-m<strong>in</strong>ore-affidatari) richiede un approccio <strong>in</strong><strong>di</strong>vidualizzato<br />

per cui l’operatore che segue un affidamento deve far ricorso a più modalità<br />

operative e impiegare strumenti, tecniche e meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> trattamento <strong>di</strong>fferenziati.<br />

La ricerca ha consentito, attraverso l’analisi <strong>di</strong> alcuni punti critici del progetto <strong>di</strong> affido,<br />

<strong>di</strong> verificare che si è acquisita un metodologia comune <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento che viene applicata<br />

sistematicamente <strong>in</strong> tutte le fasi del proce<strong>di</strong>mento.<br />

3. Note conclusive<br />

Come richiamato <strong>in</strong> apertura del volume, questa ricerca sugli affidamenti dei m<strong>in</strong>ori <strong>in</strong><br />

<strong>Toscana</strong> è stata impostata e realizzata nell’ambito della collaborazione fra la Regione<br />

<strong>Toscana</strong> e l’Istituto degli Innocenti, nel quadro delle attività previste dalla L.R. 31/2000, e<br />

si pone l’obiettivo <strong>di</strong> monitorare un fenomeno – l’affidamento – che è stato oggetto <strong>di</strong><br />

specifiche <strong>di</strong>sposizioni regionali, tra le quali si sono segnalate recentemente prima il Piano<br />

d’Azione Diritti dei m<strong>in</strong>ori (Del. C.R. 238/2003) e successivamente gli In<strong>di</strong>rizzi <strong>in</strong> materia<br />

<strong>di</strong> affidamento <strong>di</strong> m<strong>in</strong>ori approvati dalla Giunta Regionale (Del. G.R. 139/2006).<br />

Appare qu<strong>in</strong><strong>di</strong> naturale leggere i risultati della ricerca <strong>in</strong> questo contesto e analizzarli <strong>in</strong><br />

rapporto agli obiettivi e alle <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni previsti nei citati atti <strong>di</strong> <strong>in</strong><strong>di</strong>rizzo della Regione.<br />

Dagli andamenti, che abbiamo gia evidenziato, appare uno scostamento non trascurabile<br />

nell’applicazione della procedura <strong>di</strong> affido rispetto agli obiettivi e ai risultati che la<br />

Regione, <strong>in</strong> piena aderenza alla legge 149/2001, propone <strong>di</strong> perseguire.<br />

Se consideriamo i dati del periodo 2002-2005 e ancor più quelli antecedenti, si può con<br />

ragione ipotizzare che questa <strong>di</strong>fferenza, anziché essere riassorbita, sia dest<strong>in</strong>ata quanto<br />

meno a perdurare se non <strong>in</strong>terverranno azioni e risorse f<strong>in</strong>alizzate a sostenere e ad accrescere<br />

le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> efficacia del lavoro professionale dei servizi locali e a evitare al contempo<br />

la cronicizzazione delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio della famiglia e del m<strong>in</strong>ore.<br />

Monitorare l’<strong>in</strong>tero percorso <strong>di</strong> aiuto rivolto (prima, durante e dopo l’<strong>in</strong>tervento affidatario)<br />

alle famiglie problematiche e ai m<strong>in</strong>ori a rischio, con il co<strong>in</strong>volgimento <strong>di</strong>retto degli<br />

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