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Affidamenti familiari e Centri Affidi in Toscana - Centro regionale di ...

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Bamb<strong>in</strong>i e ragazzi <strong>in</strong> affidamento familiare e nei servizi residenziali <strong>in</strong> <strong>Toscana</strong><br />

numero complessivo dei nuclei <strong>familiari</strong> con figli m<strong>in</strong>ori che ricevono assistenza economica<br />

(si è passati dai circa 7.000 dell’anno 2003 agli oltre 8.000 dell’anno 2004) 5 .<br />

Nel campo della tutela dell’<strong>in</strong>fanzia e dell’adolescenza, spostando qu<strong>in</strong><strong>di</strong> l’attenzione<br />

dalla prevenzione alle azioni <strong>di</strong> contrasto alle situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio quando questo è già<br />

<strong>in</strong>sorto, i servizi sono chiamati a far fronte ai bisogni <strong>di</strong> una popolazione molto <strong>di</strong>fferenziata<br />

e la complessità <strong>di</strong> questo <strong>in</strong>sieme <strong>di</strong> bisogni e delle conseguenti domande d’<strong>in</strong>tervento<br />

richiede competenze alquanto articolate.<br />

In particolare, negli ultimi anni l’esperienza <strong>di</strong> lavoro sul territorio ha consentito <strong>di</strong> rilevare<br />

crescenti criticità problematiche legate all’<strong>in</strong>stabilità della famiglia e all’aumento <strong>di</strong><br />

separazioni conflittuali, alla presenza sempre maggiore <strong>di</strong> famiglie monoparentali con prevalenza<br />

<strong>di</strong> madri sole, a famiglie che vivono situazioni <strong>di</strong> isolamento sociale.<br />

Questo ambito richiede l’attivazione d’<strong>in</strong>terventi a sostegno dei m<strong>in</strong>ori che non sempre<br />

possono essere garantiti all’<strong>in</strong>terno delle loro famiglie.<br />

Pertanto, si va dal servizio <strong>di</strong> educativa domiciliare, ai “tutor”, agli <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> “affido<br />

part-time” (che già si pongono come una misura <strong>in</strong>terme<strong>di</strong>a tra <strong>in</strong>terventi “<strong>in</strong> famiglia” e<br />

“fuori famiglia”), s<strong>in</strong>o ad arrivare agli affidamenti a tempo pieno.<br />

Per quanto riguarda questo tipo <strong>di</strong> <strong>in</strong>terventi cosiddetti “per m<strong>in</strong>ori <strong>in</strong> famiglia”, facendo<br />

riferimento ai dati che si ricavano dal citato rapporto delle zone socio-sanitarie dell’aprile<br />

2006, emerge come ci sia una sostanziale stabilità relativamente all’assistenza domiciliare<br />

e all’educativa domiciliare, mentre si registra una significativa crescita del numero<br />

dei bamb<strong>in</strong>i e dei ragazzi <strong>in</strong>teressati da <strong>in</strong>terventi <strong>di</strong> affido part-time a fronte <strong>di</strong> una <strong>di</strong>m<strong>in</strong>uzione<br />

riscontrata <strong>in</strong>vece nei casi <strong>di</strong> <strong>in</strong>serimento <strong>in</strong> servizi semi-residenziali.<br />

Con riguardo <strong>in</strong>vece al settore degli <strong>in</strong>terventi per i bamb<strong>in</strong>i e per i ragazzi “fuori dalla<br />

famiglia <strong>di</strong> orig<strong>in</strong>e”, le statistiche regionali evidenziano – come già sottol<strong>in</strong>eato nel paragrafo<br />

<strong>di</strong> apertura – un <strong>in</strong>cremento dei m<strong>in</strong>ori presenti nei servizi residenziali, nonché un<br />

aumento degli affidamenti etero<strong>familiari</strong> o a parenti 6 .<br />

In particolare, riguardo all’affidamento, occorre porre <strong>in</strong> evidenza alcuni aspetti che<br />

possono rappresentare elementi <strong>di</strong> criticità, sui quali torneremo più avanti nell’ultimo<br />

paragrafo.<br />

Si arriva <strong>in</strong>fatti frequentemente a pensare ad un progetto <strong>di</strong> affidamento dopo che altri<br />

<strong>in</strong>terventi si sono rivelati <strong>in</strong>adeguati o <strong>in</strong>sufficienti a superare le <strong>di</strong>fficoltà presenti. Questo<br />

ricorso all’affido <strong>in</strong> via residuale è una modalità adottata dai servizi e peraltro su questa stessa<br />

posizione sembra essere all<strong>in</strong>eata anche l’Autorità Giu<strong>di</strong>ziaria, ma che dovrebbe comunque<br />

costituire uno spunto <strong>di</strong> riflessione critica pensando a come questo si possa conciliare<br />

con gli elementi della progettazione e della valutazione degli esiti: <strong>in</strong>fatti, seguendo questo<br />

percorso, un progetto <strong>di</strong> affido rischia talora <strong>di</strong> essere elaborato nei confronti <strong>di</strong> un m<strong>in</strong>ore<br />

5 Da “Servizi e <strong>in</strong>terventi sociali per bamb<strong>in</strong>i, ragazzi e famiglie: rapporto sui dati delle zone socio-sanitarie della Regione<br />

<strong>Toscana</strong>”, aprile 2006.<br />

6 Ibidem.<br />

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